La pubblicazione raccoglie gli interventi pronunciati nell'ambito del convegno "L'idea dell'Europa", tenuto a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, il 24 ottobre 2003. Tali interventi sono preceduti dalla relazione pronunciata da Ralf Dahrendorf il 2 ottobre 2003, sempre nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in occasione dell'inaugurazione del Master in studi europei per l'anno 2003-2004.

Questo volume, che è di grande utilità per farsi un'opinione sui principali temi dell'agenda internazionale di oggi, è una testimonianza dell'attività culturale che è stata svolta in questa legislatura. Gli autori degli interventi sono tutti protagonisti della vita politica nei loro paesi e sulla scena internazionale. E i temi che hanno affrontato sono i più caldi che oggi ci troviamo a dibattere e affrontare.

(dalla presentazione del Presidente del Senato Marcello Pera)

Il volume nasce dal convegno dedicato a Gentile studioso, politico e filosofo, tenutosi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani il 17 giugno 2004. I contributi di Antimo Negri, Francesco Perfetti, Giuseppe Bedeschi, Mauro Moretti e Jader Jacobelli contribuiscono a delineare una delle figure più controverse del panorama culturale italiano del Novecento.

Le lezioni tenute in Sala Zuccari fra febbraio e giugno 2003 da Enrico Berti, Sergej Averincev, Ernst Nolte e Larry Siedentop delineano, con prospettive diverse, il quadro dell'Europa attuale alla luce delle sue radici culturali. L'influenza della filosofia greca classica sul pensiero occidentale; il contributo della religione e della spiritualità all'identità europea; la riflessione sul futuro dell'Europa e, infine, l'interrogativo sull'esistenza o meno di una "opinione pubblica europea", di un'idea guida chiara e comunicabile intorno alla quale creare una vera e propria cultura del consenso: all'indomani dell'allargamento dell'Unione a 25 paesi e con i lavori costituenti in corso, le relazioni di questi quattro illustri studiosi offrono una chiave di lettura del processo storico in corso e rinnovati spunti di riflessione.

Il dibattito politico che portò alla riforma della legge elettorale del 1953 rappresenta uno dei momenti più aspri del confronto parlamentare fra maggioranza e opposizione nei primi anni di vita repubblicana. Meuccio Ruini, all'apice della sua lunga carriera politica e presidente del Senato in quei mesi, svolse un ruolo determinante nell'approvazione della nuova normativa in tempo utile per lo svolgimento delle elezioni che si sarebbero tenute di lì a poco. Nel cinquantenario di quegli accadimenti, il Senato ha già pubblicato due volumi: il catalogo della mostra documentaria organizzata dall'Archivio storico e il saggio sul dibattito in Parlamento e nel Paese. A questi si aggiungono ora gli atti del convegno sulla centralità di Ruini nella discussione parlamentare che portò alla nuova normativa elettorale.

In occasione dell'apertura al pubblico dell'Archivio storico del Senato, un convegno dal titolo "Gli archivi per la storia dei parlamenti", ha offerto vari spunti di riflessione sull'importanza della conservazione e valorizzazione delle fonti documentarie relative all'attività delle istituzioni parlamentari. Se da una parte l'accessibilità dell'immenso patrimonio di atti offre più ampie possibilità di approfondimento storico rispetto al passato, dall'altra apre a nuove prospettive future attraverso l'impiego su larga scala di media moderni e di nuove tecnologie.

"Il mondo si allarga. Si allargano i commerci, i rapporti economici, le relazioni politiche, le integrazioni culturali, e, dietro a questo allargamento, i valori, i princìpi, i diritti, le aspirazioni, le visioni. Che cos'è che non va in questo processo? Che cosa c'è da correggere? Perché lo si dovrebbe fermare? Il mondo largo è da restringere o espandere ancora? Le lezioni sull'argomento tenute nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e qui raccolte in volume trattano esattamente queste questioni. Esse hanno autori di indiscusso prestigio: dal compianto Senatore Giovanni Agnelli a Henry Kissinger, da Václav Havel a Valéry Giscard d'Estaing, da Bill Gates a Bernard Lewis".
(Dalla Introduzione del Presidente del Senato Marcello Pera)