Settanta anni di storia italiana raccontati attraverso la musica: il secondo appuntamento del 2020 di Senato &' Cultura, sabato 1° febbraio, è stato un omaggio al festival di Sanremo, alle canzoni e ai cantanti che hanno saputo dar voce, come ha spiegato il presidente Elisabetta Casellati, "ai principali mutamenti che hanno accompagnato la nostra società". Non si tratta, infatti, solo di canzonette: "Dietro la musica e le parole delle canzoni c'è l'attualità. C'è un racconto sociale, culturale. Un racconto attuale. Il racconto della vita di tutti noi".
L'evento, presentato da Lorella Cuccarini, ha visto la straordinaria partecipazione di due vincitori del festival, Iva Zanicchi e Fausto Leali, che hanno eseguito dal vivo Zingara (1969) e Ti lascerò (1989). Il maestro Agostino Penna ha proposto al pianoforte Chi non lavora non fa l'amore (Claudia Mori e Adriano Celentano, 1970) e L'amore rubato (Luca Barbarossa, 1998), mentre sugli schermi si alternavano filmati Rai d'epoca con Nilla Pizzi (Vola colomba,1952), Lucio Dalla (Piazza grande, 1972), Giorgio Faletti (Signor tenente, 1994), Simone Cristicchi (Ti lascerò una rosa, 2007) e Mahmood (Soldi, 2019). Marino Bartoletti, ex direttore di Rai Sport e grande esperto di musica leggera, ha raccontato il costume e l'attualità dietro ai testi.
All'appuntamento, introdotto dall'inno di Mameli eseguito dalla Schola cantorum dell'Accademia di Santa Cecilia e concluso da Nel blu dipinto di blu, la hit con cui Domenico Modugno si è aggiudicato la vittoria nel 1958, ha partecipato anche Giovanni Caccamo, vincitore nel 2015 tra le nuove proposte con Ritornerò da te.
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