Martedì 21 Gennaio 2025 - 264ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:30)
A conclusione delle comunicazioni del Ministro della difesa Crosetto in materia di proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione n. 6 della maggioranza, che impegna il Governo a continuare a sostenere l'Ucraina con aiuti militari e umanitari, favorire una tregua e una conferenza di pace e contribuire alla ricostruzione economica e industriale del Paese.
Il Ministro Crosetto ha ribadito il sostegno dell'Italia all'Ucraina fino al 31 dicembre 2025 come risposta all'intensificazione degli attacchi russi contro obiettivi civili ed energetici; ha sottolineato l'impegno dell'Italia nella difesa della libertà e dei valori democratici, anche come questione di sicurezza europea, e respinto le ipotesi di cessare gli aiuti militari, poiché ciò condurrebbe alla distruzione dell'Ucraina e all'impunità dell'aggressione russa. Il Ministro ha quindi espresso il desiderio di una pace giusta e duratura, auspicando un cambiamento che favorisca un percorso di tregua e ricostruzione, ricordando il ruolo centrale dell'Italia nel promuovere tale obiettivo con coerenza e responsabilità.
Presentate le proposte di risoluzione nn. 1 (M5S), 2 (Misto-AVS), 3 (IV), 4 (PD), 5 (Misto-Az) e 6 di maggioranza, nelle dichiarazioni finali i senatori Lombardo (Misto-Az), Spagnolli (Aut), Enrico Borghi (IV), Mariastella Gelmini (Cd'I), Gasparri (FI), Stefania Pucciarelli (LSP), Delrio (PD) e Menia (FdI) hanno espresso, seppur con sfumature diverse, il sostegno all'invio di aiuti militari e umanitari all'Ucraina, motivando tale posizione con la necessità di difendere i valori di libertà, democrazia e sovranità. Az ha enfatizzato l'importanza di un'Europa coesa e capace di sostenere Paesi candidati come Ucraina, Moldavia e Georgia; Aut ha invitato l'Europa a rafforzare la propria autosufficienza strategica e militare, puntando su unità e deterrenza; IV ha evidenziato la necessità di una riflessione più profonda sull'efficacia dell'Unione europea come attore internazionale; secondo Cd'I la pace non può basarsi sulla resa e l'Europa deve compiere un passo avanti verso una difesa comune; FI-BP ha richiamato l'importanza della difesa come strumento essenziale per preservare la legalità internazionale e ribadito la necessità di un equilibrio tra supporto umanitario e sicurezza militare; LSP ha invitato il Governo a intensificare gli sforzi diplomatici per una tregua e una pace realistica, ricordando il ruolo cruciale dell'Italia come promotore di stabilità in Europa; FdI ha sostenuto che gli aiuti italiani sono indispensabili per difendere i principi di libertà e democrazia e criticato chi pensa che si possa abbandonare la resistenza. Il PD, pur sostenendo il diritto dell'Ucraina alla difesa e l'invio di armi, ha annunciato l'astensione sulla risoluzione di maggioranza: il Governo non ha interpretato adeguatamente il ruolo di protagonismo politico e diplomatico dell'Italia e dell'Europa, capace di guidare iniziative di pace e di evitare che le decisioni siano dominate da attori esterni, come gli Stati Uniti. I sen. De Cristofaro (Misto-AVS) e Marton (M5S) hanno espresso contrarietà all'invio di armi all'Ucraina, definendolo una scelta bellicista che prolunga i conflitti e mina la pace, auspicando un'inversione di marcia verso il disarmo e un'Europa più autonoma e autorevole nelle sue decisioni.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1335 di conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 200, recante disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina.
Il relatore, sen. Menia (FdI), ha illustrato il testo, composto di 2 articoli, che proroga fino al 31 dicembre 2025 l'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari all'Ucraina, in linea con gli impegni assunti da Italia in ambito ONU, UE e NATO. La cessione, già prorogata al 2024, avviene previa approvazione parlamentare e segue le modalità definite dai decreti ministeriali del Ministro della difesa, in collaborazione con i Ministri degli esteri e dell'economia. Le forniture sono a titolo non oneroso, con un parziale rimborso tramite i fondi europei La misura non comporta nuovi oneri per la finanza pubblica, poiché utilizza materiali già disponibili.
A conclusione della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Casini, Tatjana Rojc (PD), Claudio Borghi (LSP), Ester Mieli, Barcaiuolo (FdI) e Magni (Misto-AVS), il Sottosegretario agli affari esteri Perego di Cremnago ha ricordato i sacrifici degli americani durante lo sbarco di Anzio e ribadito il dovere morale dell'Italia di difendere i suoi valori, sostenendo l'Ucraina contro l'invasione russa.
Sono quindi iniziate le dichiarazioni di voto, con gli interventi - a favore del provvedimento - dei sen. Dreosto (LSP), secondo cui è necessario proteggere le infrastrutture strategiche nazionali, sostenere le imprese e garantire la sicurezza energetica; Spagnolli (Aut), che ha ribadito con forza l'importanza di perseguire la pace, poiché le atrocità contro i civili sono inaccettabili e contrarie ai valori delle democrazie occidentali.
(La seduta è terminata alle ore 20:00 )