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Martedì 3 Dicembre 2024 - 248ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:38)

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1310 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145, recante disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali, già approvato dalla Camera dei deputati.

Il Presidente della 1a Commissione, sen. Balboni (FdI), ha riferito che la Commissione non ha avuto i tempi tecnici per concludere i lavori, pertanto il provvedimento arriva in Aula senza relatore. Il testo è composto da 32 articoli, suddivisi in cinque Capi. Il Capo I (articoli 1-4) riforma la disciplina sui permessi di soggiorno, le quote di ingresso e i controlli nel settore agricolo e lavorativo; il Capo II (articoli 5-10) introduce misure di protezione per le vittime di sfruttamento lavorativo e incentivi per l'emersione del lavoro sommerso. Il Capo III (articoli 11-15-sexies) regola operazioni di soccorso, procedure di respingimento e ricongiungimento familiare, e introduce l'elenco dei "Paesi di origine sicuri"; il Capo IV (articoli 16-18-ter) modifica competenze giurisdizionali e accelera i procedimenti relativi alla protezione internazionale; il Capo V (articoli 19-21) regola le risorse economiche e l'entrata in vigore del provvedimento.

Sono state respinte le questioni pregiudiziali QP1, QP2 e QP3, illustrate rispettivamente dai sen. De Cristofaro (Misto-AVS), Alessandra Maiorino (M5S) e Parrini (PD), sulle quali si sono espressi (favorevolmente) il sen. Scalfarotto (IV), secondo cui il decreto viola la Costituzione, aggirando il ruolo delle Camere e abusando dell'urgenza per limitare diritti fondamentali come giudice naturale, ricongiungimenti familiari e segretezza delle comunicazioni, e (contro) il sen. Lisei (FdI), secondo cui l'urgenza è motivata dalla necessità di combattere frodi nei flussi regolari e favorire un'immigrazione legale e controllata. Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Sandra Zampa, Delrio (PD), Cinzia Pellegrino, Marta Farolfi (FdI), Scalfarotto (IV), Dreosto (LSP), Cataldi, Maria Domenica Castellone (M5S) e Magni (Misto-AVS). I Gruppi di opposizione hanno criticato aspramente il decreto e accusato il Governo di operare in modo autoritario e propagandistico, senza offrire soluzioni strutturali al fenomeno migratorio, alimentando la paura nei confronti dei migranti: l'immigrazione non può essere bloccata, ma deve essere governata attraverso politiche inclusive, che ne affrontino anche le cause globali; l'approccio del Governo è inefficace nel risolvere i problemi demografici e occupazionali, con una gestione che non risponde alle reali esigenze del Paese, non tenendo conto dell'importante ruolo economico degli immigrati, che contribuiscono al PIL e al sistema pensionistico. I senatori di maggioranza hanno argomentato che il decreto risponde a problemi strutturali ignorati dai precedenti Governi, accusati di favorire illegalità e sfruttamento; hanno sottolineato misure di tutela per i migranti regolari, come la protezione dal caporalato e la creazione di quote riservate alle donne nel settore socio-sanitario e difeso la compatibilità del decreto con i diritti umani e le normative europee, anticipando il futuro patto sulla migrazione dell'UE.

(La seduta è terminata alle ore 19:40 )

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