Pubblicazioni del Senato - Indice per collana

Biblioteca di storia del diritto

Ennio Cortese. Il problema della sovranità nel pensiero giuridico medioevale

Roma, Senato della Repubblica, 2024 - Biblioteca di storia del diritto
Copertina di Ennio Cortese. Il problema della sovranità nel pensiero giuridico medioevale

Nel 1966, quando il giovane professore Ennio Cortese consegnò questo breve manualetto da litografare all’editore romano Bulzoni, il secondo volume de La norma giuridica, di recente riedita come numero 1 di questa collana, era uscito da due anni. Lavorando a La norma, Cortese si era immerso nelle fonti dottrinali manoscritte e a stampa e aveva fatto suo l’argomentare medievale, per il quale ogni concetto giuridico non costituisce un assunto pianamente descrivibile, ma rappresenta – appunto – un problema: un nucleo concettuale intorno al quale coagulare argumenta opposti. La sovranità costituisce, quindi, per Cortese uno dei problemi dialettici della dottrina giuridica medievale, da affrontare con il rigetto di ogni visione unilaterale, con il richiamo alla duplicità fra astratto e concreto, con la necessità di integrare le dottrine dei civilisti con quelle dei canonisti. Una lezione che merita ancora oggi di essere considerata con attenzione.

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Manlio Bellomo. Profili della famiglia italiana nell'età dei comuni

Roma, Senato della Repubblica, 2022 - Biblioteca di storia del diritto

Questo libro presenta un elegante affresco della famiglia medievale italiana, studiata e interpretata nello specchio delle fonti giuridiche dell'età del diritto comune. A distanza di più di mezzo secolo dalla prima pubblicazione, il volume merita di essere riproposto non solo perché offre acquisizioni storiografiche tuttora solide e attuali, ma anche perché rappresenta un esempio di metodo storiografico per il suo immediato radicamento su una vastissima platea di fonti, che garantiscono all'esposizione una permanente "freschezza" e validità scientifica.

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Ennio Cortese. La norma giuridica

Roma, Senato della Repubblica, 2020 - Opera in due volumi - Biblioteca di storia del diritto

A distanza di quasi sessant'anni dalla prima pubblicazione, l'opera di Ennio Cortese resta un punto di riferimento per gli specialisti di dottrine giuridiche medievali. L'edizione originale, pubblicata tra il 1962 e il 1964, è da tempo esaurita, così come la ristampa curata da Giuffrè nel 1995. Per tale ragione il Senato ha deciso di inaugurare la nuova Collana dedicata ai classici della storia del diritto con i due volumi de La norma giuridica. Si tratta infatti non solo di un caposaldo della storiografia giuridica italiana, ma anche di un testo che ben rappresenta le collezioni storico giuridiche della Biblioteca del Senato, che annoverano tra i fondi di maggior pregio proprio la biblioteca costruita da Ennio Cortese nel corso della sua lunga attività scientifica e della sua prestigiosa carriera accademica.

«Riconsiderato dopo oltre mezzo secolo dalla sua apparizione, il capolavoro di Ennio Cortese appare come uno straordinario esercizio di immersione in un universo intellettuale che ha marcato in profondità e in permanenza la mentalità occidentale. La stagione della scolastica giuridica è in qualche modo "rivissuta dall'interno", a partire dalla piena comprensione del valore creativo insostituibile che in essa ebbe la sua intrinseca - e perciò ineliminabile - complessità e contraddittorietà: cioè il confronto fra auctoritates contrastanti, fra maestri, e fra scuole diverse, che proponevano interpretazioni opposte. La Norma, insieme ad altre ricerche storico-giuridiche pubblicate in Italia nello stesso giro d'anni, aprì una stagione degli studi di storia del pensiero giuridico affrontati con metodo filologico e attenzione predominante alla letteratura manoscritta. A questo metodo Cortese si è sempre mantenuto fedele, nella convinzione che il pensiero giuridico medievale andasse indagato in tutta la sua ricchezza e profondità, ascoltandone armonie e dissonanze, ricostruendolo senza astrazioni ma nel rispetto della sua stringente logica interna».

(Dall'Introduzione alla nuova edizione)

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