Macchina e uomo, nel campo della resocontazione, hanno ancora un lungo cammino da percorrere insieme. Non esiste, oggi, una macchina in grado di realizzare da sola un resoconto perfetto, così come non vi è resocontista che possa soddisfare da solo le esigenze connesse alla sua redazione. La loro integrazione consente invece di raggiungere l'obbiettivo di trasformare un discorso in un resoconto passando dalla lingua orale al testo scritto, mantenendo immutata la freschezza e la completezza dell'informazione ma rendendola comprensibile ed accessibile a chiunque.
A tali attività, tipiche di ogni forma di trascrizione, si aggiungono quelle legate alla particolare funzione propria di un resoconto parlamentare, emanazione dell'Istituzione, segno della trasparenza e legalità di quanto avviene nelle Assemblee legislative e per ciò stesso strumento di democrazia.
Per questi motivi la produzione di un resoconto è un'attività complessa, che richiede più passaggi di lavorazione da parte di una équipe altamente specializzata.
La ripresa del parlato, la rielaborazione del cosiddetto verbatim e la predisposizione per la pubblicazione nella forma prescelta (cartacea, elettronica o entrambe) rappresentano altrettante fasi di un processo in cui entrano in gioco l'abilità tecnica dello stenografo-resocontista, la sua competenza nelle materie oggetto di discussione così come nella procedura e nella prassi parlamentare, la sua sensibilità, affinata dall'esperienza, che gli consente di trasferire nel resoconto, oltre al detto, anche il non detto, le sensazioni, le emozioni.
L'elaborazione del testo, o resocontazione tout court, grazie ad una elevata professionalità e ad una rigorosa suddivisione ed organizzazione del lavoro, avviene in tempi rapidissimi e porta, unico caso in Europa, alla pubblicazione on line entro quaranta minuti dal momento in cui il discorso viene pronunciato.