L'Aula ha approvato, nella seduta antimeridiana di mercoledì 24 giugno, la "legge quadro in materia di contabilità e finanza pubblica nonché delega al Governo in materia di adeguamento dei sistemi contabili, perequazione delle risorse, efficacia della spesa e potenziamento del sistema dei controlli" (A.S.1397). La parola passa ora alla Camera.

L'importanza dell'approvazione - avvenuta con 243 sì, 12 astenuti (il gruppo dell'IDV) e nessun voto contrario - è stata sottolineata dal Presidente Schifani con una dichiarazione: "E' un giorno importante per il Senato, è stata varata una riforma storica attraverso un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione" (leggi il comunicato).

Il provvedimento è finalizzato ad adeguare il contesto normativo del governo della finanza pubblica ai cambiamenti istituzionali introdotti negli ultimi anni. In tal senso viene anzitutto ampliato l'ambito di applicazione delle norme all'intero comparto delle amministrazioni pubbliche e tutti i soggetti che ne fanno parte dovranno condividere un programma di armonizzazione dei sistemi e degli schemi contabili e di bilancio. Vengono introdotte norme di revisione degli strumenti di programmazione degli obiettivi di finanza pubblica e dei relativi documenti e si prevede, con riferimento al bilancio dello Stato, che la proposta di bilancio dei Ministeri copra puntualmente l'intero periodo di programmazione del bilancio pluriennale e non più soltanto il primo esercizio. Si introduce infine la previsione dell'assestamento come strumento facoltativo, pertanto svincolato da limiti temporali, e si delega il Governo per l'introduzione del bilancio di cassa.