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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 41 (Nuova Serie), ottobre 2017

Biblioteche e archivi a Roma

Il CNR e la Biblioteca Italiana della Scienza e della Tecnica

Ringraziamo la dr.ssa Luisa De Biagi, tecnologo CNR-SPR Biblioteca Centrale, per aver fornito il testo seguente.

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La Biblioteca Centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche è la principale biblioteca italiana della scienza e della tecnica. Venne istituita nel 1927, conseguentemente all'attribuzione al CNR del diritto di deposito legale delle pubblicazioni tecnico-scientifiche prodotte in Italia con il decreto del 31 marzo 1927. La sua storia è quindi profondamente legata a quella del suo fondatore, Guglielmo Marconi, che comprese con lungimiranza come il CNR e la sua biblioteca dovessero essere necessariamente correlati, tanto che la struttura trovò sede nei locali dell'allora piazzale delle scienze (ora piazzale Aldo Moro), inaugurati a Roma il 20 novembre 1937, pochi mesi dopo la morte di Marconi.

Lo scienziato aveva infatti intuito quanto fosse importante per la comunità scientifica e per il progresso tecnologico, industriale ed economico del Paese la disseminazione e la condivisione dell'informazione scientifica, dei dati sperimentali e dei saperi: parlava già di una rete informativa tra ricercatori che potesse creare un ponte con la società della conoscenza. Istituendo nel 1927, anno della sua nomina alla presidenza dell'Ente, la biblioteca e il Centro nazionale di notizie tecniche, Marconi ribadì quindi la funzione strategica del CNR, ossia "creare valore attraverso la conoscenza generata dalla ricerca".

Proprio lo scienziato, pioniere del wireless, intravide già con consapevolezza la necessità di mettere a punto servizi in grado di facilitare e promuovere quello che oggi chiamiamo Technology Transfer, prevedendo nel progetto, ad esempio, un gabinetto di riproduzioni fotografiche nei locali del seminterrato, accanto ai magazzini dei libri.

"Ma, non solo con le ricerche sperimentali, il Consiglio svolge la sua azione, esso si preoccupò di creare alcuni servizi la cui mancanza in Italia costituiva una causa di debolezza per la nostra organizzazione economica e per il progresso scientifico e industriale del nostro paese", scrive Guglielmo Marconi su "La ricerca scientifica" nel novembre 1932. "Fu istituito e ha già iniziato in Roma il suo funzionamento il Centro nazionale di notizie tecniche. [...] Tali notizie, mediante anche un largo uso della riproduzione fotografica, possono essere inviate agli interessati che le richiedano. La Bibliografia scientifica tecnica italiana viene pubblicata ormai con grande regolarità [...]. L'importanza di questa pubblicazione è veramente notevole; specialmente dall'estero sono giunte numerose manifestazioni di plauso e richieste continue che mostrano quanto sia apprezzata quest'opera poderosa alla quale partecipano tutti i Comitati tecnici del Consiglio nazionale delle Ricerche. Colla pubblicazione della Bibliografia fu inoltre possibile di riunire la collezione veramente completa di tutte le Riviste che si pubblicano in Italia, raccolta che non si trova in alcuna delle nostre Biblioteche" ("La Ricerca scientifica", a. III, v .2, n. 9-10, nov. 1932. p. 338-339).

Nella seduta del 28 giugno 1937 Amedeo Giannini, vicepresidente CNR e membro del Direttorio, informa che "dei compiti affidati dalla legge al Consiglio Nazionale delle Ricerche solo il problema della preparazione e pubblicazione della Bibliografia scientifica tecnica italiana debba ritenersi risolto".

"La Biblioteca Centrale è stata intitolata a Guglielmo Marconi nel 1995, alla presenza della figlia Elettra, continuando nel frattempo a svilupparsi con i 14 piani di torre libraria e una crescita cospicua delle collezioni del proprio patrimonio editoriale: più di 480.000 volumi per quasi 16.000 metri", dice Alberto De Rosa, attuale responsabile della Struttura di particolare rilievo CNR-Biblioteca Centrale. "Di pari passo, con il D.P.R. 3 maggio 2006, n.252, il deposito legale è divenuto on demand e su qualsiasi supporto, esteso cioè a tutte le tipologie di produzione editoriale nazionale di indirizzo scientifico-tecnico 'qualunque sia il processo di produzione, di edizione o di diffusione'; ciò ha trasformato la nostra biblioteca in biblioteca digitale a disposizione dell'utenza scientifica, con più di 10.000 periodici, circa 50.000 e-book, 20.000 proceedings e 5.000 standard, consultabili anche tramite la recente CNR BiblioApp, servizi bibliotecari a portata di smartphone, progetto vincitore come primo classificato del Premio innovazione CNR nel 2015.

Come ideale fil rouge con il passato, la biblioteca mantiene quindi ancora oggi la funzione di coordinamento e di supporto alla ricerca, con il compito di armonizzare le attività e i servizi del sistema bibliotecario dell'Ente. "Nel 2011, è stato istituito dal direttore generale il Comitato di coordinamento permanente per la gestione delle biblioteche del CNR, finalizzato ad assicurare la conservazione, lo sviluppo, la valorizzazione e la gestione integrata del patrimonio documentario con la centralizzazione degli abbonamenti consortili editoriali di interesse per l'Ente, garantendo così anche l'accesso ai servizi informativi tradizionali e digitali", conclude De Rosa.

Indirizzi e recapiti:

Biblioteca Centrale - Consiglio Nazionale delle Ricerche

Piazzale Aldo Moro n. 7

00185 Roma

Tel: +39 06 49933361

E-mail: biblioce@cnr.it

Sito web: https://bice.cnr.it/la-biblioteca

Fonte: Dr.ssa Luisa De Biagi (tecnologo CNR-SPR Biblioteca Centrale) e Dr Alberto De Rosa, (Dirigente Responsabile Biblioteca Centrale CNR) luisa.debiagi@cnr.it, alberto.derosa@cnr.it

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