A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Dal sito del Senato
Gli Inimitabili: Giuseppe Mazzini
Dal 22 giugno scorso una nuova pagina web arricchisce il sito internet del Senato: è stata dedicata, infatti, una sezione speciale alla memoria di Giuseppe Mazzini in occasione dell'anniversario della sua nascita, avvenuta il 22 giugno 1805. Come già per precedenti ricorrenze (ad esempio, i 75 anni di Senato della Repubblica), si è voluto così raccogliere, segnalare e riprodurre materiali di vario genere legati all'occasione.
In primo piano è lo spazio dedicato all'evento teatrale ispirato alla vita di Mazzini e ospitato il 19 giugno scorso nel cortile di Sant'Ivo alla Sapienza, su iniziativa del Presidente del Senato Ignazio La Russa (il quale è intervenuto per un indirizzo di saluto e un ringraziamento agli artisti; qui il video): si tratta dello spettacolo Gli inimitabili: Giuseppe Mazzini di Edoardo Sylos Labini, di cui sono disponibili una galleria di immagini su Instagram e il video integrale, ospitato sul canale YouTube SenatoItaliano.
È poi riportato un profilo biografico di Mazzini tratto dal volume I padri fondatori. 150 anni dello Stato Italiano, a cura di Giuseppe Talamo (Roma, Gangemi, 2011), promosso dal Senato della Repubblica a corredo dell'omonima esposizione del 2010, alla cui realizzazione aveva collaborato anche la Biblioteca del Senato.
Appunto presso la Biblioteca del Senato sono disponibili numerosi materiali d'interesse mazziniano. Per questa specifica occasione, la biblioteca ha fornito le scansioni di alcuni giornali storici, ora visibili online: le pagine sul centenario di Giuseppe Mazzini in "L'Illustrazione italiana" del 18 giugno e del 2 luglio 1905 (pp. 580-582 e 15-17), e gli articoli dedicati a Mazzini da "L'Illustration. Journal universel" del 24 luglio 1849 (pp. 321-322) e del 23 marzo 1872 (pp. 178-180), a pochi giorni dalla sua morte, con ritratti e raffigurazione del corteo funebre sul Lungarno pisano. Di una certa rarità è l'opuscolo - anch'esso ora online - La Repubblica romana del 1849 (Roma, IRAG, 1949), stampato dal Comitato nazionale per le onoranze a Giuseppe Mazzini a un secolo dal pionieristico esperimento repubblicano.
A questa selezione, le raccolte della biblioteca aggiungono, per chi volesse esplorarne il catalogo, numerosi ulteriori documenti: oltre a molte pubblicazioni di Mazzini, tra cui spiccano gli Scritti editi e inediti di Giuseppe Mazzini: edizione diretta dall'autore (Milano, G. Daelli, 1861-1891) e gli Scritti di Giuseppe Mazzini scelti a cura della R. Commissione per l'edizione nazionale (Bologna, Zanichelli, 1920), tra i record bibliografici si può rintracciare un'ampia bibliografia di studi mazziniani. Tra le varie biografie a lui dedicate, citiamo un'edizione con interessante apparato decorativo e di facile reperibilità perché digitalizzata in internet: Jessie White Mario, Della vita di Giuseppe Mazzini, opera illustrata con ritratti e composizioni d'insigni artisti. Milano, Sonzogno, 1885 (in biblioteca anche nelle edizioni del 1886 e del 2012, quest'ultima a cura di Marco Pizzo). Segnaliamo inoltre il volumetto Mazzini a Roma (Roma, Centenari, 1922), contenente scritti e lettere di Mazzini, pubblicato nel cinquantenario della sua morte a cura del Municipio di Roma, il 10 marzo 1922, già digitalizzato nella sezione "Scaffale della memoria" sul sito della biblioteca e disponibile anche nel Progetto Manuzio dell'associazione Liber Liber, con cui di recente è stata avviata una proficua collaborazione.
Di meno rapida individuazione, ma significativa presenza, segnaliamo alcuni storici giornali ideati o diretti col contributo di Mazzini stesso: i primi anni (1849-1850) di "L'Italia del popolo", stampato a Losanna, con l'allocuzione Agli Italiani (p. 1, vol. I) in cui è proprio Mazzini a presentare il giornale; "Il Dovere. Giornale politico settimanale per la democrazia" - attivo a Genova tra il 1863 e il 1867, della cui fondazione e direzione Mazzini incaricò Federico Campanella - contenente altri scritti mazziniani, come la Lettera di un esule del 4 luglio 1863, in cui si pone la questione dell'occupazione austriaca di Venezia, e la Lettera a Campanella del 24 settembre 1864; "La Roma del popolo. Pubblicazione settimanale di filosofia religiosa, politica, letteraria" (1871-1872, digitalizzata in internet dalla Biblioteca Gino Bianco), il cui primo numero, 9 febbraio 1871, è interamente occupato dal mazziniano programma Agli italiani (ma si vedano anche, a sua firma, gli articoli Le guarentigie al Papa dell'8 marzo 1871; Lettera ad una novella sposa del 7 settembre 1871; Ai giovani del 9 novembre 1871); qui, nel numero del 14 marzo 1872 si annuncia infine: Mazzini non è più.
Di altro tenore alcuni testi apparsi sulla stampa satirica, rappresentata in testate digitalizzate dalla Biblioteca del Senato e messe a disposizione sulla sua pagina Internet Archive; ci limitiamo a riportare esempi dall'"Arlecchino. Giornale-caos di tutti i colori" di Napoli, che cita Mazzini in una «compagnia di ballo» il 4 agosto 1862, e dall' "L'arlecchino. Giornale umoristico quotidiano" di Firenze, che riporta di lui, il 9 ottobre 1860, alcuni meno lusinghieri giudizi dei suoi contemporanei. Sempre d'intento satirico è la vignetta sul triumvirato romano che si trova in un'edizione coeva (Grande riunione tenuta nella sala dell'ex Circolo popolare in Roma. Roma, Paterno, 1849).
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