A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Scaffale digitale
La Biblioteca del Senato su Internet Archive: le nuove collezioni e la loro ricerca
Un anno fa si dava notizia, su questa stessa rivista, della decisione della Biblioteca del Senato di pubblicare sulla piattaforma Internet Archive le digitalizzazioni di alcuni giornali non coperti da copyright.
Il primo blocco di caricamenti coinvolgeva dieci testate sette-ottocentesche; la loro pubblicazione consentiva di affrontare delle questioni che andavano sciolte se si voleva stabilizzare la presenza della biblioteca sulla piattaforma: a quale materiale dare la precedenza di pubblicazione? Come organizzarlo in collezioni coerenti? Di quali metadati corredarlo?
Daremo, di seguito, una risposta a queste domande, le quali hanno tutte a che vedere con l'obiettivo cruciale di fare incontrare risorse e utenti, ma intanto un po' di numeri che fotografano l'attuale situazione che, pure, è in costante aggiornamento.
Ad oggi il materiale pubblicato dalla Biblioteca del Senato su Internet Archive ammonta a 91 giornali e periodici e 50 monografie. Per questo autunno è previsto il caricamento di ulteriori 21 testate, al momento in fase di digitalizzazione; inoltre, la biblioteca è impegnata ordinariamente a valutare opere monografiche di pubblico dominio da digitalizzare e rendere consultabili online.
La scelta del materiale da pubblicare su Internet Archive - primaria questione affrontata - è caduta innanzitutto su quotidiani e periodici storici, materiale che fino a quel momento era disponibile all'interno della banca dati Giornali Storici In Digitale (GiSID), curata dalla biblioteca stessa. Quest'ultima, seppure ancora consultabile, da maggio 2023 non è più aggiornata e il materiale ivi presente è confluito in Internet Archive.
Infatti, alle dieci testate che hanno costituito il primo blocco di caricamenti, è seguito il riversamento nella piattaforma dell'intero archivio GiSID e la successiva integrazione di ulteriori titoli che via via si sono resi disponibili per la pubblicazione online.
Si tratta, nel complesso, di riviste di notevole interesse storico, pubblicate fra il XVIII e il XX secolo, tra cui varie risalenti al periodo illuministico e romantico, quali "Il caffè" di Pietro Verri, il "Giornale de' patrioti d'Italia", "Il democratico imparziale", fino al "Conciliatore" di Silvio Pellico e Giovanni Berchet, e all'epoca risorgimentale, come "Il 22 marzo", giornale uscito in concomitanza con le Cinque giornate di Milano, o "La Costituente italiana", rivista fondata a Firenze da Gustavo Modena e Atto Vannucci. Un'ampia sezione è poi rappresentata dai giornali umoristici e satirici dell'Ottocento, tra i quali "L'Arlecchino", "Il don Pirlone" e "La caricatura". Tra le collezioni più rilevanti si segnalano inoltre "Il travaso delle idee" e "Fanfulla". "Il travaso delle idee" è stato un settimanale umoristico italiano pubblicato a Roma a partire dal 1900 e che, nel corso della sua storia, ha cambiato spesso titolo e si è accompagnato a vari supplementi, tra i quali "Il travasissimo". "Fanfulla" è stato un quotidiano italiano fondato nel 1870, pubblicato dapprima a Firenze, poi a Roma.; tra il 1900 e il 1901 il quotidiano esce con il titolo "Il nuovo Fanfulla di Roma".
All'upload dei giornali è seguita una seconda fase di caricamenti, che stavolta ha coinvolto le monografie. Il personale della biblioteca si occupa da anni di digitalizzare testi rari di pubblico dominio presenti nel catalogo della biblioteca (iniziativa Scaffale della memoria e collana Biblioteca di storia del diritto) e di pubblicare volumi monografici, cataloghi delle mostre allestite, cataloghi a stampa di particolari collezioni (l'elenco completo è nella pagina Volumi). A oggi la quasi totalità di pubblicazioni della biblioteca è disponibile anche su Internet Archive, in un'apposita collezione a loro dedicata.
Arriviamo così alla seconda delle questioni, ovvero l'organizzazione in collezioni del materiale caricato nella piattaforma. Internet Archive consente di richiedere la creazione di collezioni solo se al loro interno vi confluiscono almeno 50 oggetti digitali (item); in alternativa i caricamenti rimangono entro macro collezioni generiche, suddivise per tipologia (Text, movie, image, ecc.). Un item, nel caso di una monografia, coinciderà interamente con quest'ultima e, di conseguenza, occorrerà effettuato l'upload di almeno 50 volumi digitali o digitalizzati per richiederne il raggruppamento all'interno di una collezione (così si è proceduto; si veda la collezione "Monografie - Biblioteca del Senato"). Per i giornali la questione è meno immediata e vanno prese, a monte, delle decisioni alle quali attenersi per ottenere un'organizzazione intelligibile del materiale. La linea seguita dalla biblioteca è stata quella di raggruppare, per ogni giornale, i fascicoli di un intero mese in un unico item (un giornale di cui si possiedono i fascicoli di un anno, per esempio, li si vedrà raggruppati in dodici oggetti digitali, uno per ogni mese dell'anno).
Date queste premesse, di giornali consistenti si sono potute creare delle collezioni autonome ("Corriere delle dame", "Il corriere milanese", "Fanfulla", "La fedeltà", "Giornale di Roma", "La nuova Italia" e "Il travaso delle idee"). Diversa la situazione per i quotidiani e i periodici dalla consistenza più ridotta. La scelta compiuta un anno fa era stata quella di raggrupparli entro raccolte suddivise per sequenze alfabetiche. Questa suddivisione, tuttavia, è stata oggetto di ripensamento, a favore di una organizzazione temporale ("Giornali e periodici del Settecento", "Giornali e periodici dell'Ottocento" e "Giornali e periodici del Novecento"). In altre parole, se il periodico "Correspondance de Rome", di cui si possiedono le annate 1848-1851 e 1860-1861, era stato precedentemente collocato dentro la collezione "Biblioteca del Senato - Testate C-D", in base alla nuova articolazione esso si troverà nella raccolta "Giornali e periodici dell'Ottocento - Biblioteca del Senato".
Parliamo, infine, di metadati. Da essi dipendono, infatti, la ricercabilità e l'identificazione dell'oggetto digitale da parte dell'utenza. Il materiale della Biblioteca del Senato caricato su Internet Archive è corredato di informazioni relative al titolo, all'autore, alle note tipografiche (luogo, editore, anno), ai soggetti e alla lingua. Ciò comporta che l'utente può rintracciare le digitalizzazioni delle risorse della biblioteca, come pure di altri documenti altrettanto metadatati, interrogando il catalogo di Internet Archive attraverso uno degli elementi essenziali della descrizione bibliografica. La ricerca può avvenire sfruttando il campo apposito "Search" presente sia nella homepage che all'interno delle collezioni. Partendo dalla homepage, può essere usato come termine di ricerca dei documenti anche il nome dell'istituzione che li ha immessi sulla piattaforma.
Accanto alla ricerca che sfrutta i metadati - e che è utile a chi deve cercare uno specifico documento di cui conosce alcune informazioni essenziali - è possibile effettuare anche delle query più esplorative, stavolta all'interno dei documenti. Questi ultimi, infatti, sono corredati di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR), che consente di ricercare parole chiave all'interno dei testi. Per passare da una modalità di ricerca all'altra sarà necessario selezionare, al di sotto della barra di ricerca, l'opzione "Search metadata" o "Search text contents" (in homepage posizionarsi nel campo "Search" e cliccare per attivare le opzioni).
La ricerca di parole chiave è molto utile anche quando viene effettuata a livello di singolo item. Infatti, trovata la digitalizzazione che fa al caso proprio e visualizzando il documento, la piattaforma permette di accedere a un menu, posto in alto a sinistra, che consente di lanciare una ricerca testuale all'interno del documento. Vi sono anche altre interessanti opzioni: scaricare il documento nei formati pdf o ePub, inserire un segnalibro, regolare la visualizzazione, condividere il documento.
Segnaliamo, infine, che per consultare direttamente le collezioni della Biblioteca del Senato su Internet Archive, l'utente può partire dal link presente nella homepage del sito della biblioteca e in altre sezioni dedicate; si aprirà una pagina che raggruppa tutte le collezioni della Biblioteca del Senato. È utile tenere a mente che, in questa pagina, la casella "Search Collections" consente di lanciare una ricerca nei metadati trasversalmente alle collezioni, mentre non viene effettuata la ricerca all'interno dei testi digitalizzati. Spostandosi all'interno di una collezione, invece, si avranno entrambe le opzioni; a quel punto l'utente potrà esplorare il contenuto della specifica raccolta e individuare il documento di proprio interesse, aiutandosi anche coi filtri presenti sulla sinistra ("Year", "Subjects", "Creator", "Language"). Per le collezioni che accolgono vari titoli, si consiglia di individuare quello di cui si ha bisogno attraverso la faccetta "Subjects".
Si conclude così il primo anno della Biblioteca del Senato su Internet Archive. Anche alla prova dell'esperienza, la piattaforma si è dimostrata un paradigma efficace di archiviazione e fruizione digitale, in linea con uno degli obiettivi che la biblioteca si è posta in questi ultimi anni: dare il proprio contributo affinché cresca la quantità di materiale accessibile in modo completamente libero.
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Dal sito della biblioteca: - Homepage [nel box Altre risorse, fare clic su Collezioni della biblioteca in Internet Archive: giornali e periodici storici, e selezione di monografie] |
In questo stesso numero: - Le collezioni: l'Emeroteca e i progetti di digitalizzazione |
In "MinervaWeb" leggi anche: - Progetti in corso: continuano le digitalizzazioni delle testate del Sette-Ottocento, 2023, n. 72 (n.s.) - Le collezioni di giornali e periodici della Biblioteca del Senato su Internet Archive, 2022, n. 66 (n.s.) - Una risorsa per la ricerca e la conservazione del digitale: Internet Archive, 2021, n. 66 (n.s.) - Internet Archive: quando la biblioteca incontra il web, 2021, n. 64 (n.s.) |