A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Conversazioni
Dialogando con Paola Castellucci, presidente della Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche (SISBB)
Come anticipato nel numero scorso, nell'articolo "MinervaWeb" diventa trimestrale, inauguriamo una nuova rubrica di aggiornamento sul mondo scientifico e professionale nei settori disciplinari di riferimento della Biblioteca "Giovanni Spadolini". Lo faremo lasciando la parola ai rappresentanti delle principali associazioni professionali e di studi in ambito storico, giuridico, bibliografico, sottoponendo loro alcune domande 'aperte', più nell'ottica del dialogo che nella logica dell'intervista.
Iniziamo con la presidente della Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche (SISBB), Paola Castellucci, professore associato di Documentazione e di Teoria e storia dell'informazione presso la Facoltà di Lettere e filosofia di Sapienza Università di Roma. Le abbiamo chiesto: Qual è lo stato di salute delle discipline che la Società rappresenta? Quali sono le iniziative con cui la Società, e il suo mandato in particolare, si propone di promuoverle? Ci ha risposto con un'appassionata presentazione, che pubblichiamo, ringraziandola.
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Il prossimo 6 maggio si riunirà l'Assemblea dei soci SISBB - Società italiana di scienze bibliografiche e biblioteconomiche. Finalmente, dopo più di due anni di convegni 'internazionali' (ma da remoto), di seminari e riunioni (ma su piattaforme virtuali e private). Come tutti, in tutto il mondo, ci siamo tenuti in vita. In questo la SISBB non sembra presentare aspetti peculiari. Ma in effetti non è così. Anche se si tratta di una piccola comunità (meno di 100 soci) aveva già esplorato i territori della Rete in tempi pionieristici e seguendo percorsi avventurosi e, di conseguenza, la comunità ha potuto affrontare l'assalto inaspettato e la chiusura dei tradizionali canali di comunicazione con maggior consapevolezza e capacità di adattamento. Molti dei soci SISBB erano infatti già lì, in Rete; e ancor prima che la Società venisse costituita (dieci anni fa), si trovavano lì, online, tra i primissimi in Italia, come peraltro è accaduto negli USA al momento della prima connessione telematica, nel 1969. La rete di biblioteche, e in particolare le biblioteche governative e universitarie, costituivano infatti una infrastruttura preesistente, carica di sensibilità e competenze, da utilizzare immediatamente per la costruzione della 'biblioteca virtuale' globale.
Conta, allora, questo primato? Sì, perché dobbiamo mantener viva la memoria del nostro passato per aver cura della nostra identità, per favorire la coesione e alimentare la fiducia. Dobbiamo cioè ricordarci e ricordare all'esterno che proprio il contesto bibliotecario è stato un ganglio centrale di Internet, e dunque della nostra attuale società dell'informazione. Prendiamo solo un esempio: GARR, rete di infrastrutture e conoscenze, di saperi tecnici e umanistici, in una comune visione epistemologica e politica, attiva già dagli anni 80 (Gruppo per l'armonizzazione delle reti di ricerca - che bel nome, per inciso, e sottolinea come in un solo gruppo possano essere inclusi i fisici di INFN ma anche, appunto, bibliotecari; l'istituto del CNR di Paolo Bisogno ma anche l'Enea, in una necessaria e fruttuosa armonia).
Quando la pandemia ha costretto a un radicale cambio di vita, la nostra comunità era dunque già lì, in Rete. Preparata e consapevole. Ha potuto continuare a fare ricerca online, a consultare opac e digital library, risorse open e classi virtuali. E proprio perché era già lì, consapevole e preparata, aveva già affrontato anche i rischi, e perfino gli incubi. Perché, certo, la capacità di resilienza (la parola - prima di ambito settoriale, e rappresentativa proprio della duttilità delle strutture reticolari - e ora attesa come un sortilegio) non cancella il trauma, semmai quasi psicoanaliticamente lo accetta e ne fa motivo di ripensamento e ricostruzione. Una piccola ma importante occasione per iniziare a lenire la ferita e riprendere il cammino, insieme, sarà rappresentato proprio dall'Assemblea SISBB 2022 che si terrà in presenza e, oltre ad assolvere agli obblighi statutari, affronterà in una tavola rotonda tematiche importanti, con eminenti personalità, anche non soci SISBB. Sulle prospettive del PNRR si confronteranno infatti con i soci SISBB il Direttore del Dipartimento di Lettere e culture moderne di Sapienza Università di Roma, Marco Mancini, e l'ex Direttore - e uno dei nostri soci fondatori - Giovanni Solimine; il Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze Luca Bellingeri; il Direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma Stefano Campagnolo; il Presidente dell'AIB Rosa Maiello, il Direttore dell'ICCU Simonetta Buttò; i Presidenti di Associazioni dell'area: Federico Valacchi (Associazione Italiana Docenti Universitari Scienze Archivistiche, AIDUSA), Paolo Eleuteri (Presidente della Consulta universitaria dei Paleografi, Diplomatisti, Codicologi, CuPaDiC) e Marina Buzzoni (Associazione per l'Informatica Umanistica e la Cultura Digitale, AIUCD). Interverrà all'Assemblea anche la Preside di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza", Arianna Punzi, già Presidente della Società italiana di Filologia Romanza.
Anche gli aspetti apparentemente secondari, materiali, sono stati tenuti in grande considerazione nell'organizzazione dell'Assemblea: per riequilibrare la smaterializzazione, la virtualità. Ogni aspetto materiale è stato inteso come metafora viva per dar corpo all'indirizzo programmatico della Società: riunirsi, da tutta Italia, per un momento insieme intenso e conviviale, in una sede storica, anzi nelle sale del Museo di arte classica dell'Università "la Sapienza", ma connessi in tempo reale con chi non può affrontare il viaggio. E di per sé questa un'immagine rappresentativa della SISBB.
Prendiamo ad esempio la sede. Non solo è l'Università "la Sapienza", la Facoltà di Lettere e filosofia, sede legale della Società, ma è proprio la sede storica di piazza Aldo Moro, anzi, il Museo dei gessi, stupefacente collezione di fine ottocento che (grazie al compianto collega Marcello Barbanera) ha fatto ultimamente da contesto anche per mostre di arte contemporanea. Il luogo di incontro vuol di per sé riverberare le due anime della Società: l'antico e il moderno; la storia del libro, la bibliografia, la bibliologia, e al contempo la cultura digitale, la contiguità con l'informatica. I soci sono invitati a portare i loro libri 'di carta', prodotti nel periodo di sospensione degli incontri in presenza. Sarà allestita una piccola mostra, dove potremo vedere e toccare, pagine, copertine, volumi, dopo due anni di PDF e video e 'condividi schermo'. E ancora, sarà offerta una piccola visita delle biblioteche di facoltà, per vedere luoghi e gioielli di famiglia - siano essi papiri o discovery tools. Perché appunto, nel grande laboratorio che la biblioteca rappresenta per tutti i soci SISBB, le ricerche portate avanti sono diversificate rispetto a metodologie, obiettivi, contesti di riferimento e strumenti euristici.
Il prossimo appuntamento della SISBB sarà a Cagliari, 22-24 settembre 2022 e vedrà per la prima volta riuniti in un convegno i soci che si confronteranno sulle ricerche in corso e su come siano riusciti a condurle in questi anni di chiusura, o comunque di forti limitazioni di accesso, del nostro principale laboratorio, le biblioteche. Lo dicevamo, la SISBB è una società giovane e solo adesso può iniziare a muoversi in modo 'adulto'. Ulteriori passi dovranno poi essere rivolti verso l'esterno (rapporti, già molto fitti e amichevoli, con altre Società) e anche oltre i confini nazionali. In tal senso, a novembre, nelle giornate del 4 e 5, si terrà il secondo seminario italo-spagnolo, dopo la confortante esperienza di due anni fa che ha generato anche un ricco e stimolante volume di Atti. Dicevamo, bisogna prendere fiducia. D'altra parte, vari standard internazionali di valutazione (e penso ad esempio a QS [Quacquarelli Symonds World University Rankings, ndr]) hanno giudicato il nostro ambito entro i primi 50 a livello mondiale.
Nell'aula Odeion (che riproduce un teatro greco) la SISBB riunirà pertanto la sua comunità estremamente varia, sia che la si analizzi in senso verticale che orizzontale: sia studiosi 'di professione' (e l'ambito disciplinare che li individua è MSTO-08, Materie Storiche, sottosettore 8: Archivistica, bibliografia, biblioteconomia, e dunque comprendente anche l'ambito dell'archivistica, non rappresentato dalla SISBB ma da AIDUSA) sia studiosi, bibliotecari 'di professione'. Un terzo dei soci è infatti costituito da bibliotecari e due terzi da docenti universitari. Anche in questo una piccola e apparentemente marginale comunità come la SISBB si dimostra invece rappresentativa dello scenario epistemologico attuale, dove l'attenzione è rivolta al rispetto della diversità e della specificità, oltre caste, classificazioni e settarismi, con uno sguardo interdisciplinare, open, rispettoso non solo dell'etica della scienza ma anche del desiderio riconosciuto sempre più come diritto: open science e citizen science. Utilizzando un termine proprio della nostra area, la SISBB non intende nutrire uno spirito corporativo di arroccamento ma piuttosto l'orgoglio della propria 'bibliodiversità', intesa come diversificazione di interessi e metodologie.
Per entrambe le tipologie - i ricercatori 'di professione' e i ricercatori 'di professione' bibliotecari, e molti sono anche i casi di osmosi tra i due insiemi - una caratteristica è la disseminazione sul territorio italiano e, a contrasto, una concentrazione a Roma: da una parte, per la presenza delle biblioteche istituzionali, nazionale; dall'altra, perché è rimasta traccia dell'eredità dell'ex Scuola speciale per archivisti e bibliotecari che in passato vedeva solo a Roma una certa numerosità di docenti di ambito MSTO-08 altrimenti presenti in sparuto numero, e non in tutti gli atenei italiani. Riunirsi per l'Assemblea dei soci a Roma segna quindi un confluire da tutta Italia di soci che ritrovano qui le radici storiche di un'identità comune e da rinforzare, da ampliare. Già durante il convegno AIB di novembre 2021 a cui sono stata invitata dalla Presidente Rosa Maiello (che gentilmente risponderà all'invito SISBB), ho infatti avuto modo di ipotizzare molte azioni congiunte tra SISBB e AIB, e tra queste anche la proposta di un rafforzamento della presenza di docenti di materie bibliografiche e biblioteconomiche non solo su tutto il territorio italiano, ma anche in altre facoltà, oltre Lettere. Perché - noi lo sappiamo, ma dovremo essere in grado di spiegarlo anche agli altri - le 'materie storiche', sottosettore 8, non sono gregarie, non sono 'ancillari della storia' ma costituiscono il cuore metadisciplinare di ogni ambito di ricerca, di ogni settore di studio, e perfino delle necessità informative di «ogni mente curiosa» - come opportunamente, e poeticamente, dichiara la prima Dichiarazione Open Access [Dichiarazione di Budapest per l'accesso aperto, emanata il febbraio 2002 dalla Budapest Open Access Iniziative, ndr; ne riportiamo la traduzione italiana, curata dalla stessa Castellucci].