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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 67 (Nuova Serie), febbraio 2022

Eventi

Luci e ombre del Semantic Web. Seminario di presentazione del Manifesto sul Web Semantico. Online, 21 gennaio 2022

Si è svolto online il 21 gennaio scorso il seminario di presentazione del Manifesto per il Web Semantico: la comunità dei dati edito a cura del Gruppo di studio sulla Catalogazione, Indicizzazione, Linked Open Data e Web Semantico (CILW) dell'Associazione italiana biblioteche (AIB).

Il concetto di Web semantico nasce dalla necessità, individuata già alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, di organizzare la mole di documenti presenti in internet in un sistema che possa permettere un collegamento automatico tra le diverse conoscenze, ovvero un passaggio dal 'web dei documenti' al 'web dei dati' (si veda il contributo di Chiara Galimberti ospitato sul n. 20, aprile 2014 n.s., di "MinervaWeb").

Il mezzo per conseguire questo modello di rete sono i Linked open data (LOD): i dati sono pubblicati sul web secondo regole condivise e standardizzate, per poter essere poi 'interpretati' automaticamente: si veda a questo proposito l'articolo sui Linked open data nel medesimo numero di "MinervaWeb".

Nello spirito della Dichiarazione di Lione sull'Accesso all'Informazione e lo Sviluppo, elaborata nella prima metà del 2014 dall'International Federation of Library Associations and Institutions (IFLA) in collaborazione con altri partner strategici, che invita gli stati membri delle Nazioni Unite - attraverso l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - ad assumere un impegno internazionale per garantire che tutti abbiano accesso e siano in grado di comprendere, utilizzare e condividere le informazioni necessarie per promuovere lo sviluppo delle società democratiche, il Manifesto parte dalla definizione di Web semantico come strumento di condivisione e accessibilità dei dati.

L'incontro di presentazione del Manifesto, intitolato "Luci e ombre del Semantic Web" è stato trasmesso in diretta ed è disponibile sul canale YouTube dell'AIB, con la moderazione di Lucia Sardo per l'AIB e ospitato dal Sistema Bibliotecario Sapienza Università di Roma nella persona del direttore Ezio Tarantino.

Roberto Raieli, dell'Università Sapienza di Roma, ha illustrato la genesi del Manifesto e i suoi sviluppi, mentre Giovanni Michetti, della medesima università, si è soffermato sulle 'ombre', i pericoli del Web semantico, soprattutto sul rischio che si perda l'autonomia degli strumenti finora utilizzati, che vanno salvaguardati nella loro unicità.

Marija Dalbello, della Rutgers University del New Jersey, dopo aver sottolineato la necessità di collegare gli archivi istituzionali a quelli - più o meno privati - dei ricercatori e di unire i saperi sociali e tecnici, ha condiviso i progetti a cui sta attualmente lavorando.

L'intervento di Trond Aalberg, della Norwegian University of Science and Technology, si è concentrato sul concetto di 'opera' nel Web semantico, attraverso le sue diverse definizioni: le diverse interpretazioni hanno effetto sulle entità che identifichiamo e utilizziamo, sulla loro riutilizzabilità e il valore dell'informazione nel tempo, per questo è molto importante identificare correttamente tale concetto.

Riccardo Ridi, dell'Università Ca' Foscari di Venezia, dedica il suo intervento al Web semantico e all'intelligenza artificiale. La stessa definizione di Web semantico presente nel Manifesto, pur non utilizzando il termine intelligenza artificiale, la richiama. Esistono però diverse definizioni di intelligenza artificiale (debole, intermedia, forte) che possono portare a diverse definizioni di Web semantico.

Dopo la lettura del messaggio inviato dall'autore e consulente indipendente Marshall Breeding, che non ha potuto partecipare all'evento, è intervenuto Mauro Guerrini dell'Università degli Studi di Firenze, che ha fatto il punto della situazione sul Web semantico, sottolineando la necessità sempre maggiore di identificare correttamente le entità.

Lo spirito del seminario è stato quello di offrire spunti di riflessione da diversi punti di vista, per poter stimolare tutti i soggetti interessati ad andare nella direzione indicata dal Manifesto.

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