A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Biblioteche e archivi a Roma
La Biblioteca dell'Istituto storico italiano per il medio evo
Si ringrazia per il contributo la dott.ssa Federica Pacelli della Biblioteca dell'Istituto storico italiano per il medio evo.
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La biblioteca
La sua storia si lega e si intreccia a quella dell'Istituto storico italiano, costituito con R. Decreto il 25 novembre 1883 che stabiliva di «dare maggior svolgimento, unità e sistema alla pubblicazione de' fonti di storia nazionale e di promuovere segnatamente quei lavori preparatori che, per essere di interesse generale, eccedono i limiti, gli intenti, non che i mezzi delle Deputazioni e delle Società storiche regionali».
L'attuale denominazione, assunta il 20 luglio 1934 a seguito della fondazione dell'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea e della Giunta centrale per gli studi storici con funzioni di coordinamento, fu accompagnata da una riorganizzazione delle competenze con il compito di provvedere alla pubblicazione delle fonti per la storia italiana dal '500 al 1500. Sotto il profilo scientifico, pur mantenendo inalterato il suo compito, l'Istituto si è andato arricchendo grazie alle collaborazioni con Università e Accademie e alla promozione di attività e convegni che sono state, e sono tuttora, occasioni di confronto e di approfondimento sulla medievistica italiana ed europea.
La biblioteca riflette pienamente questa evoluzione: formatasi inizialmente come supporto alle attività istituzionali di edizione delle fonti e, nel tempo, quale risultato dei rapporti di scambio e collaborazione con le Deputazioni di storia patria e con i principali istituti scientifici stranieri a Roma e all'estero, negli anni ha costantemente ampliato e articolato il proprio patrimonio adeguandosi alle nuove esigenze dell'utenza per rendersi punto di riferimento della comunità scientifica.
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La sede
La biblioteca si trova all'interno del complesso monumentale dell'Oratorio dei Filippini.
L'edificio fu progettato da Francesco Borromini che nel 1637 fu incaricato dalla Congregazione dei Padri Filippini della costruzione di una nuova sede accanto alla chiesa dell'ordine, Santa Maria in Vallicella. Borromini si dedicò alla realizzazione della facciata dell'Oratorio, dei cortili, del Refettorio, della Sala di Ricreazione, della Libreria e della maestosa Torre dell'Orologio fino al 1650 quando, a causa di conflitti professionali e dissapori con la Congregazione, abbandonò i lavori; fu sostituito da Camillo Artucci che completò l'opera nel rispetto del progetto originale.
Nel 1873 il Demanio dello Stato espropriò l'intero complesso destinandolo per trent'anni a sede dei tribunali per la Corte d'Assise. Nel 1911 il convento fu restituito ai Filippini, mentre l'Oratorio e la Biblioteca furono acquistati dal Comune di Roma. Dagli anni Venti l'edificio ospita importanti istituzioni culturali, l'Archivio Storico Capitolino, la Casa delle Letterature e la Biblioteca Vallicelliana.
Gli ambienti destinati all'Istituto Storico italiano per il medio evo si articolano tra il piano mezzanino e quello nobile con affaccio sul Cortile degli agrumi e sul fianco della Sacrestia. Nel 2003 si sono svolti significativi lavori di ristrutturazione orientati da un lato al recupero e al mantenimento delle tracce che gli interventi precedenti avevano prodotto sull'edificio, e dall'altro a una ricomposizione architettonica dell'immagine attuale.
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Il patrimonio librario
La biblioteca è costituita da circa 66.000 volumi e abbraccia, oltre al tema centrale delle fonti, i molteplici aspetti della storia e della cultura medievale.
- Opere generali e repertori: la Patrologia Latina e Graeca del Migne, il Rerum italicarum scriptores di Muratori, gli Annales Ecclesiastici del Baronio, gli Acta Sanctorum, il Corpus statutorum Italicorum, le opere di Mabillon, del Wadding, del Mansi e del Pertz sono solo alcune delle raccolte possedute dalla biblioteca alle quali si affiancano opere di consultazione generale come il Repertorium fontium historiae medii aevi, il Dictionnaire de Spiritualité, il Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastique, la Theologische Realenzyklopäedie, il Verfasserlexikon e importanti strumenti lessicografici come il Thesaurus Linguae Latinae, il Lexikon des Mittelalters e il Latinitatis Italicae Medii Aevi Lexicon imperfectum.
- Collane: dispone inoltre di circa 300 collane tra le più importanti per gli studi medievistici a partire dalla Continuatio Mediaevalis del Corpus Christianorum, i Rerum Britannicarum Medii Aevi Scriptores, i Monumenta Germaniae Historica oltre alle pubblicazioni della Fondazione del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, dell'École française de Rome e della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino. A queste si aggiungono le collane edite dall'Istituto: Antiquitates, Regesta Chartarum, Subsidia, Nuovi Studi Storici, Italia sacra, i Quaderni della Scuola nazionale di studi medievali, e la terza serie dei Rerum italicarum scriptores.
- Periodici: il nucleo originale dei periodici è frutto dei rapporti di collaborazione internazionale intrecciati dall'Istituto attorno alla pubblicazione del Repertorium Fontium Historiae Medii Aevi e costituiscono, in molti casi, un unicum nelle biblioteche romane. Sono attualmente presenti 758 testate, la maggior parte delle quali pubblicate dalle Deputazioni e Società di Storia Patria, dai Dipartimenti universitari, da Associazioni e Istituti, italiani e stranieri, interessati alle discipline medievistiche.
- Estratti e fondi particolari: nel corso degli anni la Biblioteca ha ricevuto in omaggio dagli studiosi, che in essa hanno trovato supporto alle proprie ricerche, volumi ed estratti. Questi ultimi, in particolare, costituiscono una raccolta a sé stante ricchissima per la varietà di argomenti che ad oggi ha raggiunto i 20.000 esemplari. Di notevole interesse le Miscellanee Morghen, Miglio e Fedele ed il piccolo, ma nutrito Fondo Giuristi.
La biblioteca dell'Istituto possiede inoltre una pregevole raccolta di edizioni del XVII e XVIII secolo, di Cinquecentine e manoscritti.
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I cataloghi
Dal 2006 la biblioteca aderisce al catalogo collettivo del Servizio Bibliotecario Nazionale: a partire da questa data sono state riversate le precedenti immissioni della rete URBS e, gradualmente, il pregresso.
La ricca collezione dei periodici italiani, stranieri e spenti è consultabile in sede sul catalogo cartaceo oppure sul sito dell'Archivio del Catalogo Nazionale dei Periodici.
Le 33 cinquecentine sono state descritte nella banca dati del progetto ICCU Edit 16; per i manoscritti si rimanda all'articolo Il fondo manoscritto dell'Istituto storico italiano per il medio evo apparso nel numero 115 (2013) del Bullettino dell'Istituto storico italiano per il medio evo e scaricabile dal catalogo delle nostre "Edizioni elettroniche".
È inoltre disponibile on line l'elenco dei cd di opere monografiche da richiedere in consultazione.
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Orari, accesso e servizi
La biblioteca è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.30.
Il tesseramento è gratuito e ha validità di un anno dal momento del rilascio.
La biblioteca è organizzata secondo un sistema di gestione a scaffale aperto che consente agli utenti di accedere autonomamente ai volumi; dispone di 10 posti a sedere, 3 terminali e offre la possibilità di accedere gratuitamente alla rete WIFI.
È consentito il servizio di prestito locale e interbibliotecario e, per motivi di studio e a proprie spese, la riproduzione delle opere possedute dalla biblioteca.
L'Istituto storico italiano per il medio evo in convenzione con Sapienza Università di Roma, Università degli Studi della Tuscia e Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" offre a studenti e laureandi l'opportunità di effettuare tirocini formativi all'interno della biblioteca.
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Indirizzi e contatti:
Piazza dell'Orologio, 4 - 00186 Roma
Tel. 06 68802075
E-mail: federica.pacelli@isime.it
Sito web: http://www.isime.it/index.php/biblioteca