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Assemblea - Comunicato di seduta (Resoconto sommario)

Mercoledì 16 Aprile 2025 - 296ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:10)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1184-bis-B recante misure di semplificazione per il potenziamento dei controlli sanitari in ingresso sul territorio nazionale in occasione del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.

Il relatore, sen. Zaffini (FdI), ha ribadito le finalità del provvedimento, che autorizza assunzioni a tempo determinato presso il Ministero della salute fino al 31 dicembre 2025, mirando a rafforzare i controlli sanitari in porti e aeroporti in vista del Giubileo 2025. La spesa autorizzata è stata ridotta dalla Camera a 934.517 euro, coperta da una riduzione di fondi destinati ai risarcimenti per danni da trasfusioni e vaccinazioni obbligatorie. Il Sottosegretario per la salute Gemmato ha chiarito che il fondo utilizzato per finanziare le assunzioni è ampiamente capiente e non inciderà sui rimborsi ai danneggiati da trasfusioni o vaccinazioni.

Sono intervenuti in dichiarazione di voto i sen. Dafne Musolino (IV), Magni (Misto-AVS), Maria Domenica Castellone (M5S), Paroli (FI-BP), Elena Murelli (LSP), Sandra Zampa (PD) e Russo (FdI). I sen. di maggioranza hanno espresso soddisfazione per un provvedimento equilibrato e di buon senso. Le opposizioni hanno contestato le modalità di assunzione poco trasparenti e l'urgenza del provvedimento, criticando l'uso di fondi vincolati per indennizzi a vittime di trasfusioni e vaccini. Per tale ragione IV, M5S e PD hanno annunciato l'astensione, mentre AVS ha dichiarato la contrarietà, ponendo in risalto l'assurdità di sottrarre risorse a vittime fragili per finanziare assunzioni sanitarie.

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1425 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 marzo 2025, n. 27, recante disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali e referendarie dell'anno 2025. Il testo passa all'altro ramo del Parlamento.

Il relatore, sen. Balboni (FdI), si è soffermato sulle modifiche apportate in sede referente, tra cui: l'introduzione della validità delle elezioni nei Comuni fino a 15.000 abitanti con una sola lista solo se vota almeno il 40 per cento degli elettori e la lista ottiene il 50 per cento dei voti (articolo 1-bis); l'innalzamento del limite d'età da 70 a 75 anni per svolgere funzioni nei seggi e l'esclusione dei lavoratori del TPL dagli incarichi nei seggi (articolo 1-ter); l'obbligo per il Viminale di relazionare sul voto "fuori sede"; modifiche al testo unico per eliminare riferimenti anacronistici su sesso e cognome delle donne (articolo 2-bis). Il testo stabilisce nuove date e orari di voto, regole per l'eventuale coincidenza tra consultazioni e un aumento del compenso ai componenti di seggio. Introduce in via sperimentale il voto "fuori sede" per i referendum e semplifica la sottoscrizione digitale per elettori con disabilità. Sono previsti anche fondi per il potenziamento del sistema informativo elettorale e assunzioni al Ministero dell'interno.

Durante l'esame dell'articolato è stato accolto, in un testo riformulato, l'ordine del giorno G4.200 (della sen. Castellone (M5S) e altri) in tema di accessibilità e semplificazione delle procedure elettorali, con particolare riferimento alla possibilità di candidatura e sottoscrizione digitale per le persone con disabilità.

Nelle dichiarazioni finali i sen. Mariastella Gelmini (Cd'I), Daniela Ternullo (FI-BP), Daisy Pirovano (LSP) e Lisei (FdI) hanno annunciato voto favorevole, apprezzando in particolare l'estensione delle consultazioni elettorali a due giorni e l'introduzione di nuove soluzioni per i cittadini fuori sede. I sen. di maggioranza hanno altresì espresso soddisfazione per le misure volte a semplificare il processo elettorale con l'adozione di tecnologie digitali e l'incremento dei compensi per gli scrutatori. I sen. Dafne Musolino (IV), De Cristofaro (Misto-AVS), Cataldi (M5S) e Giorgis (PD) hanno dichiarato voto contrario, contestando l'introduzione di modifiche elettorali tramite decreti urgenti quale violazione del principio di trasparenza e di rispetto delle norme costituzionali. Le opposizioni hanno espresso preoccupazione per il rischio che le consultazioni referendarie siano ulteriormente marginalizzate, sottolineando che l'abbinamento con il secondo turno delle amministrative potrebbe ridurre la partecipazione degli elettori. Hanno altresì insistito sulla necessità di un'adeguata informazione per i fuori sede, che rischiano di non esercitare il loro diritto di voto a causa di una scarsa preparazione logistica.

In apertura di seduta, il sen. Malan (FdI) ha chiesto il rinvio della discussione del ddl in materia di sicurezza pubblica, segnalando che il Governo ha già presentato un decreto-legge alla Camera che ne recepisce i contenuti. I sen. Scalfarotto (IV), De Cristofaro (Misto-AVS), Patuanelli (M5S) e Giorgis (PD) hanno accusato l'Esecutivo di esautorare il Parlamento e violare la Costituzione, criticando l'uso improprio della decretazione d'urgenza quale espediente per superare le divisioni interne alla maggioranza e aggirare il confronto democratico.

(La seduta è terminata alle ore 14:02 )

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