La necessità di più ampi spazi insieme ad una politica culturale orientata – diversamente dal passato – all’apertura alla cittadinanza del patrimonio librario della Biblioteca del Senato, trovano in Giovanni Spadolini, Presidente del Senato dal 2 luglio 1897 al 14 aprile 1994, un alleato prezioso: fin dal suo insediamento, il senatore fiorentino dimostra una particolare sensibilità per le esigenze della Biblioteca ottenendo per essa, nel 1991, l’acquisizione del Palazzo della Minerva, fino ad allora sede del Ministero degli affari regionali e, in anni più lontani, del Ministero della pubblica istruzione. Spadolini non riuscirà a vedere terminata l’imponente opera di ristrutturazione del Palazzo, la cui inaugurazione avverrà soltanto nel 2003 con la sua definitiva apertura al pubblico.
Un’ulteriore, importante svolta nell’evoluzione della biblioteca è stata la nascita, nel 2007, del Polo bibliotecario parlamentare formalizzato con un protocollo d'intesa - poi ampliato da successivi addenda - tra le biblioteche di Senato e Camera, per definire una collaborazione informalmente già avviata nel corso degli anni, ma che l'inedita contiguità fisica [i palazzi della Biblioteca della Camera e della Biblioteca del Senato infatti sono adiacenti e collegati da un passaggio al secondo piano] ha consentito di stabilizzare e sviluppare. Il progetto di integrazione così avviato, sviluppato sul principio del servizio più favorevole all’utenza, ha già comportato una riorganizzazione funzionale delle competenze delle due Biblioteche e l’integrazione di numerosi servizi e possibilità di accesso alle risorse. Si tratta di un processo in continua evoluzione i cui progressi saranno di volta in volta resi noti attraverso il sito web. E se molto è stato fatto, molto altro resta ancora da fare.