Biblioteca - Un giornale al mese - Archivio - Matite appuntite

Marc'Aurelio - La storia

Marc'Aurelio

Marc'Aurelio, bisettimanale romano

a. 1, n. 1 [(14 marzo 1931)] - [1943]; [1946-1960].

Roma, Tip. Via Mario de' Fiori 104 (1931); Il Littoriale (novembre 1932); varia.

34 cm, 6 pagine, poi 8.

Bisettimanale

a. II, 1932- a. XVIII, 1940; a. XX, 1942.

Giorn. 521. 1-3

Nel panorama dei giornali satirici tollerati e disciplinati dal regime fascista, spicca un periodico romano che ebbe notevole successo: il Marc'Aurelio.

Il bisettimanale iniziò le sue pubblicazioni il 14 marzo 1931. Fu ideato da Oberdan Cotone, redattore del Popolo di Roma, che volle al suo fianco come condirettore responsabile il ventitreenne Vito De Bellis, capo dei servizi sportivi per lo stesso giornale.

I primi mesi di vita del foglio furono caratterizzati dalla collaborazione del gruppo di umoristi e scrittori del Becco Giallo, rivista di Alberto Giannini soppressa da Mussolini, i quali diedero al giornale un'impronta spregiudicata e polemica.

Il titolo faceva chiaramente riferimento all'imperatore romano, il quale compariva a cavallo sul frontespizio del giornale. Dopo il primo cambio di redazione e su invito delle autorità, tale immagine venne sostituita con un mezzobusto dell'imperatore sorridente.

Se il Marc'Aurelio aveva raggiunto in poche settimane dalla sua uscita una tiratura di trenta-trentacinque mila copie, cifra già insolita dati i tempi, un anno dopo il cambio redazionale riuscì a raggiungere trecentomila copie, toccando il suo apice nel periodo dal '35 al '40, quando "gli italiani andavano in guerra con una copia nello zaino".

Chiuse le pubblicazioni nel settembre del '43 per ritornare tre anni dopo. Nel 1954, il Marc'Aurelio, abbandonato dall'editore Rizzoli, tentati senza fortuna alcuni mutamenti del formato e della struttura grafica, fu ceduto a Tedeschi, il fiorentino dell'Enigmistica Tascabile e del Partito della Bistecca. Ma tale nuova gestione durò poco, fino al 1960.