L'Arlecchino fu un foglio umoristico soprattutto di argomento politico. Si caratterizzò non solo per gli articoli battaglieri e mordaci, acuti nella critica al governo, fortemente ironici nel colpire fenomeni di malcostume politico sociale, ma anche per le caricature che occupavano interamente la terza pagina e che più incisivamente degli articoli commentavano giorno per giorno, con umorismo sottile e pungente, fatti, situazioni e personaggi della politica dell'epoca.
Il periodico nacque nel fervore politico del 1848 e nel primo numero salutò la rivoluzione avvenuta in Europa e in Italia con queste parole: "Le rivoluzioni: Tutto il mondo si rivolta! Non ci è angolo della terra, in cui non iscoppii una rivoluzione! ".
Il tema della rivoluzione e del cambiamento viene ripreso anche più avanti come nel n. 11 del 4 aprile 1848 in Le Barricate: "Sono di moda le barricate! Non si parla che di barricate, non si pensa che alle barricate!".
L'Arlecchino riportava per lo più notizie riguardanti Napoli, a cui spesso era dedicata la prima pagina, anche se non mancarono riferimenti alla politica estera e ai personaggi di spicco del panorama europeo e italiano come ad esempio Guizot e Metternich. Come esempio di umorismo si segnala una rubrica intitolata Mercato politico di Napoli 30 marzo: "Il grido abbasso é al minimun del prezzo. L'altro è troppo tardi si getta in tutt'i mercati...d'Italia. I portafogli Ministeriali sono al prezzo delle carte volanti: si offrono e si rifiutano... ".
Attacchi privilegiati erano lanciati in special modo contro il malcostume politico come dimostra anche l'articolo che spiega Come si diventa Ministro ovvero "O per aver fatto una villeggiatura a S.Maria Apparente. O per essere stato all'ergastolo di Ponza a respirare l'aria marittima. O per aver minacciato di far venire i Calabresi di Calabria in Napoli e di fare andare i Calabresi di Napoli in Calabria. O per aver fatto dormire con i lunghi e gravi articoli di giornali tutti quelli che patiscono di insonnia. O per aver fatto un lungo viaggio in Italia prima del 27 gennaio".
Alcune rubriche inoltre erano dedicate anche alla programmazione dei Teatri e recensioni degli spettacoli, nonché alle pubblicazioni appena edite.