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Giugno 2011
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Martedì 7
Biblioteca Senato, il Vice Presidente Chiti inaugura la mostra fotografica sui terreni confiscati alle mafie. Primo visitatore il Presidente Schifani
E' stata inaugurata oggi dal Vice Presidente del Senato Vannino Chiti la mostra fotografica "Terre di libertà, i volti e i luoghi del riscatto civile dalle mafie" ospitata dalla Biblioteca del Senato fino al 30 giugno.
Per il Presidente Renato Schifani - che è stato oggi il primo visitatore - "è molto di più di una mostra di belle foto, è il paradigma di un segmento della nuova civiltà. Si sarebbe potuto chiamarla 'Senza la mafia' e pur rappresentando soltanto il simbolo di un obiettivo fortemente voluto da cittadini e Istituzioni, ne incarna già il parziale raggiungimento".
"Terre di libertà" è un progetto fotografico che cerca di valorizzare il lavoro e le attività delle cooperative che operano sui terreni confiscati alle mafie in virtù della legge n. 109 del 96. Le immagini danno un volto ai personaggi e ai luoghi protagonisti del progetto "Libera Terra" promosso nel 2001 dall'associazione Libera presieduta da don Luigi Ciotti.
''In queste foto - ha detto il Vice Presidente Chiti - sono ritratte le persone e i luoghi protagonisti di un impegno contro l'illegalità, di un desiderio di riscatto civile che viene dal cuore e dalla mente di coloro che credono in questa battaglia e vogliono coinvolgere tante altre persone per superare insieme questa sfida di civiltà".
"La guerra contro le mafie - ha aggiunto Chiti - non è stata ancora vinta. Non bisogna illudersi e fermarsi proprio adesso, di fronte ai buoni risultati ottenuti negli ultimi anni grazie al lavoro delle Forze dell'ordine e dalla Magistratura. Eliminare le mafie è un obiettivo doveroso e raggiungibile, perché, come sottolineava Giovanni Falcone, esse sono un fenomeno umano e come tale hanno una loro fine. Si vince se scendono in campo tutti quelli che vogliono un'Italia liberata dall'oppressione soffocante della criminalità organizzata".
Il pubblico potrà visitare la mostra dal lunedì al venerdì (ore 9.00-19.00) e il sabato dalle 9.00 alle 12.00.
Senato: via libera del Consiglio di Presidenza al Bilancio 2011
Palazzo Madama restituisce allo Stato 35 milioni di euro nel triennio 2011-2013. Nel 2011 spese in calo dello 0,34%Il Senato della Repubblica restituirà al bilancio dello Stato 35 milioni di euro nel triennio 2011-2013 come risultato concreto dei risparmi realizzati con gli interventi sul trattamento economico dei Senatori (11,55 milioni nel triennio), sul trattamento retributivo dei dipendenti (18,85 milioni) e nel settore della spesa "discrezionale" destinata al funzionamento dell'Istituzione e della macchina amministrativa (4,6 milioni).
E' quanto si legge nella relazione che accompagna i documenti del bilancio interno di Palazzo Madama, approvati oggi dal Consiglio di Presidenza (Rendiconto 2010 e Bilancio di Previsione per il 2011) per l'esame in Aula che sarà successivamente inserito in calendario dalla Conferenza dei Capigruppo.
"I documenti del bilancio interno all'esame dell'Assemblea - affermano i Senatori Questori Romano Comincioli, Paolo Franco e Benedetto Adragna - rappresentano una doverosa risposta di adesione e di partecipazione concreta da parte del Senato ai sacrifici e alle riduzioni di spesa che la difficile congiuntura economica impone al Paese". Nella loro relazione, i Senatori Questori precisano che "sommando gli effetti finanziari dei due interventi - quello determinato dal blocco della dotazione per l'anno 2011 e quello conseguente ai risparmi per gli anni 2011-2013 - nel triennio la partecipazione del Senato alla manovra dello Stato, volta al contenimento della spesa pubblica, ammonta complessivamente a euro 58 milioni 700 mila euro".
La decisione di bloccare l'importo della dotazione ordinaria - che per il 2011 è stato previsto a crescita zero rispetto al 2010, rinunciando in tal modo all'incremento dell'1,5 per cento già iscritto nel bilancio dello Stato - era stata assunta nel settembre del 2010 grazie ai risparmi già realizzati e all'andamento virtuoso della spesa.
Il bilancio di previsione 2011 riporta formalmente una spesa totale di 602 milioni di euro, comprensiva però dei 9,5 milioni di euro che torneranno nelle casse dello Stato (pari all'1,58 per cento dell'intero bilancio di previsione) inserite tra le "uscite di parte corrente". La spesa effettiva della Camera Alta è quindi pari a 592,5 milioni di euro, risultando in riduzione di 2 milioni rispetto al bilancio 2010 e con un trend negativo dello 0,34 per cento.
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