Comunicati stampa del Senato
    • Minacce al Direttore di "Repubblica". Il Presidente Casellati: inaccettabili e indegne di un Paese civile

      «Le gravi minacce che "La Repubblica" e il suo Direttore Carlo Verdelli continuano a ricevere, perfino in una fase drammatica come quella che l'Italia sta attraversando, sono inaccettabili e indegne di un Paese civile. Episodi di questo genere vanno isolati e condannati senz'appello. Mi auguro che i responsabili di tali ignobili gesti vengano individuati e perseguiti dalla giustizia».
      Lo dichiara il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
      «Va apprezzato invece con forza il lavoro che i cronisti portano avanti ogni giorno, con professionalità e coraggio, esponendosi al rischio del contagio, per raccontare ciò che accade nel Paese e nel mondo» conclude il Presidente Casellati.

      Undici anni fa il terremoto che devastò L'Aquila: il ricordo del Presidente Casellati

      "Undici anni fa il terribile terremoto che devastò L'Aquila si portò via la vita di 309 italiani. Quest'anno l'anniversario di quell'evento luttuoso cade nel pieno dell'emergenza Coronavirus e non sarà possibile celebrare alcuna commemorazione pubblica. Per questo oggi è ancora più importante che il Paese intero ricordi e sia unito nel cordoglio".
      Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
      Il Presidente Casellati ha aggiunto: "Per le popolazioni colpite dal sisma del 2009, l'epidemia comporta un grave peggioramento delle condizioni di vita e una pesante battuta d'arresto per le speranze di ripresa economica e di ricostruzione che attendono da anni di diventare realtà".
      "Nella fase post emergenza sanitaria che richiederà il massimo sforzo di Governo e Parlamento per sostenere le famiglie e i settori produttivi del Paese, alle comunità dei territori messi in ginocchio dagli eventi sismici occorrerà garantire una volta per tutte risposte efficaci, sia in termini di investimenti che di semplificazione normativa al fine di velocizzare la ricostruzione. Questa volta lo Stato non può mancare all'appuntamento" ha concluso il Presidente del Senato.