Comunicati stampa del Senato
    • Presidente Casellati: anche nell'emergenza l'attività parlamentare non può essere ostacolata

      "Trovo inaccettabile che due senatrici, sottoposte a regolare controllo di polizia mentre si stavano recando a Roma per partecipare ai lavori del Senato, siano state oggetto di segnalazioni dalla Questura di Messina e Roma, nonostante avessero dimostrato di essere parlamentari nell'esercizio delle loro funzioni".
      Lo dichiara il Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
      "Più volte ho richiesto che il Governo faccia piena chiarezza perché non sia ostacolata in nessuna sede una attività che ha fondamento costituzionale. Mi auguro che il Presidente Conte possa esplicitarlo nei prossimi provvedimenti" conclude il Presidente Casellati.

      Presidente Casellati ricorda Nilde Iotti

      "Cento anni fa nasceva Nilde Iotti, protagonista di primo piano della vita istituzionale del Paese. Ricordarla oggi significa tenere viva la memoria delle lotte delle donne italiane per la loro emancipazione. Fondamentale fu il suo contributo per l'approvazione di leggi fondamentali: dal riconoscimento del lavoro delle contadine alla riforma del diritto di famiglia".
      Lo dichiara il Presidente del Senato Elisabetta Casellati nel centenario della nascita di Nilde Iotti.
      Il Presidente Casellati aggiunge: "Per 13 anni Presidente della Camera dei Deputati, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire quell'incarico, Nilde Iotti seppe svolgere il suo ruolo con straordinaria capacità, competenza e equilibrio, anche in momenti di aspro confronto parlamentare. Testimoniò in tutto il suo percorso una visione alta della politica, come attività nobile e disinteressata e strumento per cambiare la società, promuovendo dignità, libertà e diritti".
      "Tutto questo - conclude il Presidente del Senato - rende prezioso e attuale il suo esempio e la sua eredità".

      Anniversario fondazione Polizia di Stato: messaggio Presidente Casellati

      "Nella ricorrenza del 168° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, desidero rivolgere a Lei, alle donne e agli uomini di questa grande Istituzione un sincero e commosso ringraziamento per l'impegno, la passione e il coraggio che ogni giorno dedicate al servizio della nostra comunità nazionale". E' quanto scrive il Presidente del Senato Elisabetta Casellati nel messaggio inviato oggi al Capo della Polizia di Stato, Franco Gabrielli.
      "La storia della Polizia è profondamente intrecciata all'evoluzione sociale e istituzionale dello Stato italiano. La vostra azione costante a tutela della pubblica sicurezza - aggiunge il Presidente Casellati - ci sta consentendo, anche nella grave situazione di emergenza che il nostro Paese sta attraversando, di garantire effettività e continuità alle misure adottate nell'interesse della collettività. Con la vostra presenza capillare, state accompagnando i cittadini in una sfida inedita che impone un serio ripensamento delle abitudini di vita e delle libertà fondamentali".
      "La prego di estendere il mio abbraccio ideale e il mio plauso a tutti gli agenti di Polizia che in questo momento sono impegnati a fronteggiare la pandemia da COVID-19. Ciascuno di loro è un eroe nazionale, un motivo di vanto ed orgoglio per tutti noi", conclude il Presidente del Senato.

      Presidente Casellati ricorda la strage del traghetto "Moby Prince"

      «La strage del traghetto "Moby Prince", nella quale 29 anni fa a causa di una collisione in mare persero la vita 140 persone, è una pagina dolorosa della nostra storia contemporanea. Quest'anno, per via dell'emergenza Coronavirus, non vi potrà essere una commemorazione pubblica: a tutti i familiari che per la prima volta non potranno condividere il ricordo dei propri cari, giunga la mia più sentita vicinanza».
      Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati ricordando il disastro navale avvenuto il 10 aprile del 1991.
      Il Presidente Casellati ha aggiunto: «Le famiglie colpite dalla tragedia, così come l'intero Paese, ancora attendono di conoscere tutta la verità su quanto successo quella terribile notte al largo del porto di Livorno. Le Istituzioni - ha concluso - hanno il dovere di non dimenticare e di non lasciare nulla di intentato affinché venga fatta piena luce sul più grave disastro della Marina Mercantile italiana dal Dopoguerra a oggi»