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Trent’anni fa via D’Amelio. Presidente Casellati: finché la verità non sarà accertata, la memoria delle vittime non potrà dirsi onorata
“Trent’anni fa a via D’Amelio l’Italia perdeva uno dei suoi servitori più fedeli, simbolo d’integrità morale, coraggio e impegno civile. Il giudice Paolo Borsellino ha rivoluzionato la lotta alla mafia, ne ha decifrato le trame più oscure e ci ha indicato la via per sconfiggerla: un “movimento culturale” che coinvolga l’intero Paese, a partire da scuole e famiglie.
Oggi il suo monito sulle ingerenze della mafia nell’economia legale è più attuale che mai: la crisi ha messo a dura prova le imprese e lo Stato non deve permettere che chi è in difficoltà finisca nelle mani dei clan.
Ai familiari di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta rinnovo la mia vicinanza: finché la verità su quel tragico 19 luglio non sarà accertata, la memoria dei loro cari non potrà dirsi onorata”.
Lo ha dichiarato il Presidente del Senato Elisabetta Casellati nell'anniversario della Strage di via D’Amelio, in cui morirono il giudice Borsellino e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina.
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