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Incontro del Presidente del Senato con il Presidente della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese
Il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha incontrato in videconferenza il Presidente della Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese On. Wang Yang, membro del Comitato Permanente del Politburo del Partito Comunista Cinese.
Nel corso del colloquio, che si inserisce nel quadro della collaborazione interistituzionale tra i due paesi, il Presidente Casellati ha definito le relazioni bilaterali "robuste e positive" e ha rilevato come la Cina "si sia riconfermata motore dell'economia mondiale - con un interscambio commerciale Italia-Cina che ha superato la crisi pandemica registrando una crescita del 20% nel 2021.
Il Presidente Casellati ha inoltre ricordato che il 2022 è l'Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, che ha definito "due superpotenze culturali" e in tale contesto ha auspicato che si giunga presto al ripristino dei collegamenti aerei diretti. La controparte cinese ha anticipato una prossima riapertura.
Nel corso del colloquio con l'onorevole Wang Yang, il Presidente del Senato ha fatto riferimento alla riforma costituzionale dicendo: "Stiamo adeguando ai nuovi numeri del Senato i nostri organi e le nostre procedure per garantire la massima funzionalità del Senato, anche in relazione alla fitta agenda di riforme strutturali che dovremo adottare e che sono previste dal Piano Nazionale italiano di Ripresa e Resilienza".
Sul rapporto Unione europea-Cina, il Presidente Casellati ha ricordato che entrambe "sono partner sulle sfide globali - a partire dalla salute, dal clima e dal rilancio economico", rilevando tuttavia il permanere di divergenze importanti sia a livello di governance che di valori, con particolare riferimento al tema dei diritti umani.
In termini più generali il Presidente del Senato ha ricordato che le gravi crisi oggi aperte in molte regioni del mondo "sono una minaccia per gli obiettivi di stabilità, sviluppo e prosperità che vogliamo perseguire" e che, come italiani, "siamo particolarmente angosciati per il conflitto in Ucraina e per le sue conseguenze di carattere umanitario, economico - inclusa la sicurezza alimentare- gravemente minacciata dal conflitto ".
"Mi auguro dal profondo del cuore, ha concluso, che la stabilità internazionale e la pace siano ripristinate anche in Europa; per questo non posso che auspicare che la Cina usi tutta la sua autorevolezza e il suo status di superpotenza per favorire il negoziato e per giungere, al più presto, a una soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina".
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