Mercoledì 26 Febbraio 2025 - 278ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:05)
Con 105 voti a favore, 64 contrari e un astenuto, l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente il ddl n. 1384 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208, recante misure organizzative urgenti per fronteggiare situazioni di particolare emergenza, nonché per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il provvedimento si compone di 17 articoli suddivisi in due Capi e affronta principalmente due ambiti: misure per far fronte a emergenze e interventi per l'attuazione del PNRR. Sono rafforzati gli interventi infrastrutturali e sociali, con fondi per riqualificazione urbana, dissalazione e protezione civile. Vengono prorogate le agenzie portuali, incentivata l'assunzione di giovani disabili nel terzo settore e introdotte modifiche a progetti come il MOSE e il nodo ferroviario di Genova (v. comunicato n. 277).
Nella seduta di ieri ha avuto inizio la discussione generale, che si è conclusa oggi con l'intervento della sen. Cosenza (FdI). Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi posto la questione di fiducia, a nome del Governo, sull'approvazione, senza emendamenti, dell'articolo unico del ddl di conversione, con modificazioni, del dl n. 208, nel testo approvato dalla Camera dei deputati.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato la fiducia i sen. De Poli (Cd'I), secondo cui il provvedimento favorisce la crescita sostenibile e inclusiva, contribuendo alla coesione sociale e alla sicurezza; Rosso (FI-BP), che ha elogiato il decreto come una risposta concreta alle emergenze e una spinta per l'attuazione del PNRR, apprezzando le misure destinate a combattere il degrado, aiutare i più fragili e investire nel lavoro; Tilde Minasi (LSP), che si è concentrata sugli emendamenti voluti dalla Lega, che hanno rafforzato il decreto con interventi concreti su politiche sociali, lavoro, formazione e tutela delle categorie più vulnerabili; Cinzia Pellegrino (FdI), che ha espresso soddisfazione per la gestione della crisi idrica in Sicilia e riconosciuto i progressi del Governo Meloni nel rendere attuabile il PNRR, affrontando criticità passate e migliorando la gestione dei fondi. Hanno negato la fiducia i sen. Raffaella Paita (IV), che ha criticato il Governo per il ritardo nell'attuazione delle opere del PNRR, soprattutto nei settori energetico e infrastrutturale, e per la mancanza di una strategia chiara; Magni (Misto-AVS), secondo cui il Governo non ha investito adeguatamente per ridurre le disuguaglianze, migliorare i trasporti pubblici e potenziare il settore scolastico; Nave (M5S), che ha accusato il Governo di confondere le priorità, lamentando la mancata attuazione di misure per la sicurezza nei Campi Flegrei, la ricostruzione a Ischia, il contrasto alla povertà educativa e la dispersione scolastica; Beatrice Lorenzin (PD), che ha ribadito l'urgenza di investire in istruzione, ricerca e sviluppo per contrastare la crisi economica e demografica e di affrontare il cambiamento climatico e il caro energia per garantire stabilità e crescita.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1258, nel testo proposto dalla Commissione, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2024, e connessa relazione programmatica (Doc. LXXXVI n. 2) sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2024.
Il relatore, sen. Scurria (FdI), ha illustrato il provvedimento che, alla luce delle corpose modifiche introdotte in Commissione, si compone di 26 articoli suddivisi in tre Capi. Durante l'esame in sede referente il testo è stato arricchito, migliorando l'efficacia delle disposizioni. Tra le modifiche principali, la Commissione ha escluso i contratti di credito di entità trascurabile, rafforzando la protezione dei consumatori; sono stati approvati interventi per semplificare le norme sui contratti di servizi finanziari a distanza e per rafforzare la tutela ambientale, con nuove regole sulla gestione dei rifiuti elettronici e la qualità dell'aria. La Commissione ha inoltre lavorato per migliorare la sicurezza alimentare, introducendo un nuovo criterio per i controlli alle frontiere, con l'obiettivo di tutelare i consumatori e contrastare la concorrenza sleale da parte dei Paesi terzi. Altri interventi hanno riguardato le politiche di sostenibilità e la gestione delle risorse naturali, con una particolare attenzione alla proporzionalità degli obblighi per le imprese, tenendo conto della loro dimensione.
Il relatore, sen. Zanettin (FI-BP), ha illustrato la relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'UE, suddivisa in quattro parti: la prima analizza il processo di integrazione europea, focalizzandosi sulle istituzioni, l'agenda strategica e le priorità politiche, tra cui allargamento, sicurezza e migrazione. La seconda parte, più corposa, sviluppa cinque obiettivi strategici: green deal, transizione digitale, economia, stile di vita europeo e democrazia. La terza tratta il ruolo globale dell'UE, con attenzione alla sicurezza, alla difesa e alle politiche migratorie. Infine, la quarta parte affronta il coordinamento nazionale, la lotta alle frodi e l'uso dei fondi UE, ponendo particolare attenzione alla riduzione delle infrazioni e all'attuazione del PNRR.
A conclusione della discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Susanna Camusso, Sensi (PD), Satta, Matera (FdI) ed Eelna Murelli (LSP), il senatore Scurria ha evidenziato che ben 13 articoli sono frutto del lavoro parlamentare, esprimendo soddisfazione per i risultati concreti che il Governo sta portando a casa. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giuseppina Castiello ha sottolineato l'impegno dell'Esecutivo nel garantire un adeguamento rapido della legislazione italiana agli obblighi europei, con l'obiettivo di evitare procedure di infrazione, ponendo l'accento sulla costante collaborazione con le istituzioni europee. Ha quindi accettato la proposta di risoluzione n. 4 della maggioranza, respingendo le proposte nn. 1 (sen. Enrico Borghi (IV) e altri), 2 (sen. Tatjana Rojc (PD) e altri) e 3 (sen. Lorefice (M5S) e altri).
Durante l'esame dell'articolato sono stati approvati gli emendamenti 1.500 del relatore, 2.0.250 (testo 2) del sen. Zanettin (FI-BP) e altri, 12.0.250 (testo 2) del sen. Garavaglia (LSP) e 14.0.250 (testo 2) del sen Centinaio (LSP) e altri. Sono stati altresì accolti diversi ordini del giorno: G1.1, G1.2, G1.3, G7.1, G7.2, G23.1, G23.2, G24.1 e G25.1 della Commissione, G7.100 dei sen. Liris e Satta (FdI), G7.101 della sen. Murelli (LSP) e altri.
Le dichiarazioni di voto avranno luogo domattina.
Nel corso della seduta i sen. Maria Domenica Castellone (M5S), Beatrice Lorenzin (PD), Tilde Minasi (LSP), Silvia Fregolent (IV), Licia Ronzulli (FI-BP) e Satta (FdI) hanno ricordato il professor Giovanni Scambia, prematuramente scomparso: pioniere della ginecologia oncologica, Scambia lascia un vuoto incolmabile nella scienza e nella medicina. La Vice Presidente Rossomando ha espresso ammirazione per il coraggio, l'umanità e la competenza del professore, invitando l'Assemblea a osservare un minuto di raccoglimento.
(La seduta è terminata alle ore 19:21 )