Mercoledì 16 Ottobre 2024 - 232ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:06)
L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 824 recante modifica all'articolo 12 della legge 19 febbraio 2004, n. 40, in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all'estero da cittadino italiano.
La relatrice, sen. Campione (FdI), ha illustrato il provvedimento, nel quale sono state assorbite altre proposte di legge sul tema, che interviene sull'articolo 12 della legge n. 40 del 2004, che già punisce la surrogazione di maternità in Italia con pene che vanno dalla reclusione (da tre mesi a due anni) a multe tra 600.000 e un milione di euro. La modifica estende la giurisdizione italiana a queste condotte anche se compiute all'estero da cittadini italiani, anche in Paesi dove la pratica è legale. L'obiettivo è contrastare il "turismo procreativo", attraverso il quale si vuole aggirare il divieto di maternità surrogata in Italia. La relatrice ha enfatizzato come questa pratica mini le relazioni umane, interrompa il legame biologico e riduca il corpo della donna a una macchina da riproduzione.
Le sen. Anna Rossomando (PD), Alessandra Maiorino (M5S) e Ilaria Cucchi (Misto-AVS) hanno illustrato rispettivamente le questioni pregiudiziali QP1, QP2 e QP3, che hanno criticato l'introduzione di una norma penale ideologica, ricordando che la gestazione per altri (GPA) non rientra nei reati di portata universale. Nel conseguente dibattito sono intervenuti (a sostegno) i sen. Scalfarotto (IV), De Cristofaro (Misto-AVS), Verini (PD), Elisa Pirro (M5S) e (contro) i sen. Zanettin (FI-BP), Romeo (LSP) e Malan (FdI). Respinte le questioni pregiudiziali, è iniziata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Cataldi, Anna Bilotti, Sabrina Licheri, Dolores Bevilacqua, Elisa Pirro, Alessandra Maiorino (M5S), Susanna Camusso, Valeria Valente, Beatrice Lorenzin, Crisanti, Sensi (PD), Berrino, Lavinia Mennuni, Russo,Marta Farolfi (FdI), Elena Cattaneo (Aut), Scalfarotto (IV), Lombardo (Misto-Az) e Elena Murelli (LSP). I Gruppi di opposizione hanno duramente contestato un provvedimento propagandistico, che svela un atteggiamento autoritario e moralizzatore del Governo, che interferisce nelle scelte personali e nei diritti morali dei cittadini; limita l'autodeterminazione delle donne; stigmatizza i nati da maternità surrogata ed è palesemente vendicativo contro le coppie omogenitoriali. I Gruppi di maggioranza hanno disapprovato l'utero in affitto, definendolo una pratica aberrante che mercifica il concepimento e umilia la dignità delle donne, riducendole a semplici incubatrici: la battaglia contro la maternità surrogata serve a tutelare i diritti dei bambini e a preservare le leggi naturali. Pur dissentendo dalla maternità surrogata, le senatrici Valente e Lorenzin (PD), hanno criticato l'approccio del Governo, focalizzato più sul consenso politico che sul benessere sociale.
Durante l'esame dell'articolato, il Governo ha accolto l'ordine del giorno G1.103 del sen. Gasparri (FI-BP), che impegna il Governo a garantire che le autorità italiane, nel legalizzare o ricevere atti di nascita di figli nati all'estero da cittadini italiani, verifichino se la nascita sia avvenuta tramite surrogazione di maternità.
Nelle dichiarazioni finali, hanno annunciato voto favorevole i sen. Mariastella Gelmini (Misto-Az), che ha evidenziato l'importanza di promuovere adozioni e procreazione medicalmente assistita come alternative legali, auspicando una semplificazione delle procedure adottive; Guidi (Cd'I), che, condividendo la sua esperienza personale come medico, ha sostenuto che non si può permettere una pratica che compromette i diritti dei bambini; Zanettin (FdI), che ha criticato l'atteggiamento delle organizzazioni femministe e di una parte della sinistra, che restano silenti di fronte alla mercificazione della maternità che la GPA rappresenterebbe; Romeo (LSP), che ha respinto l'idea di una pratica altruistica o solidale, ritenendola un attacco alla dignità umana, criticando chi sostiene che i desideri individuali debbano prevalere sui diritti dei bambini e delle madri; Domenica Spinelli (FdI), secondo cui il provvedimento rappresenta un passo importante verso i diritti umani, contestando le narrazioni fuorvianti delle opposizioni e ringraziando i sindaci italiani che hanno rispettato la legge. Hanno annunciato un voto contrario i sen. Julia Unterberger (Aut), che ha accusato la maggioranza di voler limitare l'autodeterminazione delle donne e discriminare le famiglie arcobaleno; Enrico Borghi (IV), secondo cui il Parlamento ha perso un'occasione per riflettere su temi complessi, preferendo una visione rigida e dogmatica al dialogo; Ilaria Cucchi (Misto-AVS), che ha sottolineato l'impraticabilità della legge a livello giuridico, evidenziando il rischio di procedimenti penali contro coppie italiane che ricorrono alla GPA all'estero; Maria Domenica Castellone (M5S), che ha difeso la pratica come atto d'amore, proponendo una regolamentazione della GPA solidale in Italia per evitare abusi e commercializzazioni clandestine; Bazoli (PD), che, sebbene condivida l'idea che la maternità surrogata offenda la dignità della donna, si è opposto a una penalizzazione universale della pratica, ritenendo che possa minare le relazioni internazionali e non garantire la tutela adeguata dei diritti dei bambini.
L'Assemblea è poi passata alla discussione di ratifiche di accordi internazionali, approvando in prima lettura il ddl n. 1230 di ratifica Accordi Italia, BERS e Ucraina su progetti ripristino centrali idroelettriche, fatto a Monaco il 17 febbraio 2024. Dopo la relazione della relatrice facente funzione, sen. Craxi (FI-BP), sono intervenuti, annunciando un voto a favore, i sen. Scalfarotto (IV), Magni (Misto-AVS), Paroli (FI-BP), che si è detto favorevole anche alle ratifiche successive, Marton (M5S), Dreosto (LSP), Alfieri (PD) e Menia (FdI).
Previa relazione del sen. Menia (FdI), e interventi (contrari) dei sen., Magni (Misto-AVS), Marton (M5S) e (favorevoli) dei sen. Enrico Borghi (IV), Dreosto (LSP), Alfieri (PD) e Barcaiuolo (FdI), è stato poi approvato il ddl n. 1225 recante ratifica Convenzione istituzione GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023. Il testo passa alla Camera dei deputati.
È stato poi approvato in prima lettura il ddl n. 1228 recante ratifica Accordo Italia-Repubblica Araba d'Egitto sul trasporto internazionale di merci, fatto a Il Cairo il 22 gennaio 2024. Dopo la relazione della relatrice facente funzione, sen. Craxi (FI-BP), hanno dichiarato voto favorevole i sen. Scalfarotto (IV), Marton (M5S), Dreosto (LSP), Alfieri (PD) e Scurria (FdI). Il sen. Magni (Misto-AVS) ha annunciato l'astensione.
L'Assemblea ha infine approvato il ddl n. 1229 recante ratifica Accordo UE-Ghana di partenariato economico interinale, fatto a Bruxelles il 28 luglio 2016. Dopo la relazione del sen. Alfieri (PD), sono intervenuti i sen. Scalfarotto (IV), Magni (Misto-AVS), Marton (M5S), Dreosto (LSP), Alfieri (PD) e Menia (FdI). Il testo passa all'altro ramo del Parlamento.
In occasione dell'81° anniversario del rastrellamento del ghetto di Roma, la Vice Presidente Castellone ha ricordato la violenza razziale subita dalla comunità ebraica romana.
(La seduta è terminata alle ore 19:25 )