Martedì 15 Ottobre 2024 - 231ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:35)
A conclusione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre 2024, l'Assemblea ha approvato la proposta di risoluzione n. 2 della maggioranza, che, tra gli altri impegni, chiede al Governo di sostenere l'Ucraina a livello politico, economico e militare, condanna gli attacchi terroristici contro Israele e punta a risolvere la crisi di Gaza, sostenendo il ritorno sicuro dei rifugiati e la stabilizzazione in Libano. (Vedi Allegato A)
Nelle sue comunicazioni all'Assemblea, la Presidente Meloni si è concentrata sulle sfide attuali dell'Europa, tra cui la guerra in Ucraina, la crisi in Medio Oriente e le difficoltà economiche. La Premier ha preliminarmente rimarcato l'importanza del nuovo ruolo italiano con Raffaele Fitto nella Commissione europea, simbolo della rinnovata centralità dell'Italia: ha chiesto unità politica per sostenere gli interessi nazionali in Europa, elogiando il lavoro sul PNRR. Ha criticato l'approccio ideologico del green deal, promuovendo la neutralità tecnologica e l'impegno del Governo verso politiche industriali che rendano sostenibile il passaggio all'elettrico, preservando la capacità produttiva nazionale e tutelando i posti di lavoro. La Presidente ha ribadito il supporto all'Ucraina, evidenziando l'importanza di mantenere la stabilità internazionale e ha espresso preoccupazione per l'escalation in Medio Oriente, in particolare in Libano, e per le recenti azioni dell'esercito israeliano, che hanno colpito postazioni italiane nella missione UNIFIL: l'Italia continuerà a lavorare per la piena applicazione delle risoluzioni ONU, mantenendo una posizione ferma con Israele e tutte le parti coinvolte nel conflitto. In tema di politiche migratorie, Meloni ha richiamato con orgoglio i successi del Governo nel ridurre gli sbarchi, attribuendo questo risultato alle nuove politiche di controllo delle frontiere e agli accordi internazionali, come il memorandum con Tunisia ed Egitto. Ha criticato duramente alcune ONG, accusandole di delegittimare il lavoro della guardia costiera italiana e di favorire indirettamente i trafficanti di esseri umani; ha rivendicato il protocollo Italia-Albania quale modello che potrebbe essere esteso ad altre Nazioni e richiamato il Piano Mattei come soluzione innovativa, che punta a investire nel recovery delle Nazioni africane, promuovendo allo stesso tempo la stabilità politica.
Hanno preso parte al dibattito i sen. Terzi Di Sant'Agata, Barcaiuolo, Scurria, Speranzon (FdI), Elena Murelli, Dreosto, Stefania Pucciarelli (LSP), Delrio, Alfieri (PD), Borghi Enrico (IV), Monti (Misto), Gasparri (FI-BP) e Dolores Bevilacqua (M5S). I Gruppi di maggioranza hanno plaudito al rinnovato protagonismo dell'Italia sullo scenario internazionale, grazie a una politica estera coerente e decisa, apprezzando in particolare la condanna dell'invasione russa in Ucraina e la ricerca di una soluzione pacifica. Le opposizioni hanno criticato il discorso del Presidente Meloni in quanto retorico e privo di contenuti: IV ha accusato il Governo di mancanza di leadership in situazioni cruciali come il Medio Oriente e i vertici internazionali; il PD ha invitato a una visione dell'Europa basata su sogni di progresso e chiesto canali sicuri e legali per l'immigrazione; M5S ha sottolineato l'assurdità della dipendenza dell'Europa dalle materie prime fossili e messo in guardia sulla transizione ecologica. Il sen. Monti ha rimarcato l'importanza della competitività economica europea, criticando l'eccessiva influenza della grande industria francese e tedesca nelle politiche industriali. Nella sua replica, la Presidente Meloni ha sostenuto la specificità delle economie nazionali, respinto l'accusa di nazionalismo economico, affermando che l'iper-regolamentazione ha danneggiato l'industria europea; ha sottolineato la serietà della posizione italiana sulle esportazioni di armi a Israele e accusato in particolare il Movimento 5 Stelle di irresponsabilità nel creare paure riguardo a un possibile coinvolgimento dell'Italia in conflitti internazionali. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Ciriani ha quindi accolto la proposta di risoluzione n. 2 della maggioranza e alcuni impegni, diversi dei quali in testi riformulati, delle proposte nn. 1 (IV), 3 (PD), 4 (Misto-Az), 5 (Misto-AVS) e 6 (M5S).
Nelle dichiarazioni finali sono intervenuti i sen. Calenda (Misto-Az), che ha preteso una posizione più decisiva nel conflitto russo-ucraino e sottolineato necessità di rimuovere il diritto di veto nel Consiglio europeo per evitare paralisi decisionale; Michaela Biancofiore (Cd'I), che ha elogiato il Piano Mattei e il nuovo approccio europeo ai flussi migratori; Renzi (IV), che, nella gestione dell'immigrazione, ha accusato il Governo di aver sprecato 900 milioni di euro per iniziative elettorali, a discapito di risorse necessarie per la sicurezza e la sanità; Julia Unterberger (Aut), secondo cui l'idea di un'Europa basata sugli Stati nazionali ostacola il progresso: il vero europeismo si basa sul rafforzamento delle istituzioni europee; De Cristofaro (Misto-AVS), che ha contestato le politiche economiche del Governo, chiedendo misure per affrontare l'aumento delle disuguaglianze sociali, come il salario minimo e una maggiore progressività fiscale; Damiani (FI-BP), che ha sostenuto la necessità di una difesa comune europea, invitando i 27 Paesi a unirsi per garantire sicurezza e stabilità; Patuanelli (M5S), che, riguardo al conflitto in Ucraina, ha auspicato una strategia alternativa alla sola militarizzazione e proposto un tavolo di pace che coinvolga anche la Russia; Centinaio (LSP), che ha sostenuto con forza la necessità di una sostenibilità economica e sociale insieme a quella ambientale, e criticato la mancanza di reciprocità negli accordi europei; Boccia (PD), secondo cui l'Italia non ha preso una posizione forte in Europa su temi cruciali come il bilancio e il welfare comuni, lamentando altresì l'assenza di una voce forte in ambito internazionale; Malan (FdI), che ha enfatizzato l'aumento del peso dell'Italia in Europa negli ultimi due anni, attribuendolo a una linea di governo coerente e al sostegno popolare, invitando altresì a una maggiore coesione tra gli Stati membri.
L'Assemblea ha approvato in prima lettura il ddl n. 778 concernente l'introduzione della fattispecie dello sciacallaggio tra le circostanze aggravanti previste dagli articoli 61 e 625 del codice penale e modifiche agli articoli 624 e 624-bis del medesimo codice.
Il relatore, sen. Potenti (LSP), ha illustrato il provvedimento, volto a contrastare il fenomeno dello sciacallaggio, ossia il furto o l'appropriazione indebita di beni pubblici o privati in aree colpite da calamità naturali. A seguito dell'approvazione di un emendamento governativo in Commissione, sono state ampliate le condotte punibili e si è introdotta una nuova aggravante comune nel codice penale (articolo 61), che prevede pene maggiori quando i reati sono commessi approfittando delle difficoltà di difesa pubblica o privata causate da eventi naturali. Il ddl modifica altresì l'articolo 624-bis del codice penale, prevedendo pene più severe per chi commette furti aggravati mentre all'articolo 625 viene aggiunto un comma che introduce un ulteriore aggravamento delle pene per i reati commessi durante calamità.
Al termine della discussione generale, nella quale è intervenuto il sen. Berrino (FdI), è stato approvato l'articolato senza emendamenti. Nelle dichiarazioni finali, i sen. Zanettin (FI-BP), Erika Stefani (LSP) e Paola Ambrogio (FdI) hanno annunciato un voto favorevole, riconoscendo l'importanza dell'introduzione di una circostanza aggravante, che colma un vuoto nel codice penale riguardante lo sciacallaggio. I sen. Scalfarotto (IV), Ilaria Cucchi (Misto-AVS) e Bazoli (PD) hanno annunciato un voto contrario, criticando l'introduzione di ulteriori aggravanti e aumenti di pena, in contrasto con il principio liberale di diritto penale minimo. La sen. Lopreiato (M5S) ha annunciato l'astensione, perché il provvedimento, pur condivisibile, manca di chiarezza nel definire l'aggravante legata alle calamità, rischiando ambiguità costituzionali.
La Conferenza dei Capigruppo ha approvato integrazioni al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 28 novembre. La discussione del ddl in materia di contrasto alla surrogazione di maternità si svolgerà domani, unitamente alla ratifica di accordi internazionali. Giovedì 17 il Ministro della difesa renderà un'informativa sui recenti attacchi alle sedi della missione UNIFIL in Libano; restano confermati sindacato ispettivo e question time. A partire dal 29 ottobre saranno discussi: documenti definiti dalla Giunta delle elezioni; il ddl in materia di sviluppo e valorizzazione delle zone montane; dalla sede redigente, il ddl sulla Giornata nazionale delle periferie urbane; la relazione intermedia sull'attività svolta dalla Commissione d'inchiesta sulle condizioni di lavoro. Dal 5 al 7 novembre verranno discussi i dl salva infrazioni e in materia di contrasto alla violenza contro gli operatori socio-sanitari nonché, dalla sede redigente, il ddl in materia di assistenza sanitaria a persone senza dimora. Nella settimana dal 12 al 14 novembre sarà discusso il provvedimento in materia di ordinamento forze di polizia, Forze armate e Corpo nazionale vigili del fuoco mentre dal 19 al 21 saranno discussi - dalla sede redigente - ddl in materia di mototerapia, di competenze non cognitive, di rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all'estero, di elargizione di benefici alle vittime per danni derivanti da cedimenti di infrastrutture stradali e, ove conclusi, i ddl di riforma del codice della strada. Dal 26 al 28 novembre saranno discussi la delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi in medicina e chirurgia, il dl su lavoratori stranieri e flussi migratori e le disposizioni in materia di morte medicalmente assistita. Giovedì 31 ottobre nonché il 7, 14 e 21 novembre si svolgeranno il sindacato ispettivo e, alle 15, il question time.
(La seduta è terminata alle ore 18:16 )