Giovedì 18 Luglio 2024 - 209ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:35)
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1161 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2024, n. 73, recante misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie. Il testo va ora alla Camera.
L'articolo 1 istituisce presso l'AGENAS la Piattaforma nazionale delle liste di attesa per migliorare l'interoperabilità con le piattaforme regionali. L'articolo 2, molto dibattuto e oggetto di modifiche, crea l'Organismo di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria, con poteri ispettivi limitati e la possibilità di avvalersi del supporto dei Carabinieri per la tutela della salute. L'articolo 3 obbliga gli erogatori pubblici e privati accreditati a interoperare con i Centri unici di prenotazione (CUP) regionali, mentre l'articolo 4 prolunga gli orari delle prestazioni sanitarie per ridurre le liste d'attesa. L'articolo 5 supera il tetto di spesa per il personale sanitario, prevedendo incrementi annuali e nuovi metodi per la definizione del fabbisogno di personale. L'articolo 6 mira a potenziare l'assistenza sanitaria nelle Regioni del Sud Italia, mentre l'articolo 7 introduce un'imposta sostitutiva del 15 per cento sulle prestazioni aggiuntive dei dirigenti e del personale sanitario. Il neo articolo 7-bis contiene la clausola di salvaguardia mentre l'articolo 8 disciplina l'entrata in vigore. (Comunicato n. 208).
Nella seduta di ieri si è conclusa la discussione generale e ha avuto luogo la replica del relatore. Durante l'esame dell'articolato sono stati accolti diversi ordini del giorno, tutti in testi riformulati: G2.100 (sen. Maria Cristina Cantù (LSP) e altri), G3.100 (sen. Russo e Paola Mancini (FdI)), G3.101 (sen. Garavaglia (LSP) e altri), G3.102 (sen. Elena Murelli (LSP) e altri), G4.100 (sen. Mazzella (M5S) e altri), G5.100 (sen. Maria Domenica Castellone (M5S) e altri) e G6.100 (sen. Gisella Naturale e Mazzella (M5S)).
Nelle dichiarazioni finali hanno dichiarato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), che ha condiviso esperienze personali di emarginazione e difficoltà, sostenendo il valore di un sistema scolastico e sanitario inclusivo e solidale; Silvestro (FI-BP), che ha evidenziato l'importanza di utilizzare la tecnologia, ottimizzare le agende di prenotazione e coinvolgere il privato convenzionato per migliorare il sistema sanitario pubblico; Maria Cristina Cantù (LSP), che ha enfatizzato la necessità di ridurre il carico sui medici, migliorare il reclutamento e aumentare la collaborazione tra sistema ospedaliero ed extraospedaliero; Zaffini (FdI), secondo il quale il problema delle liste d'attesa è cronico e complesso; il Governo ha stanziato quasi un miliardo di euro per affrontare la situazione ed è stato altresì approvato un ddl per ulteriori risorse e interventi strutturali a partire dal 2025. Hanno dichiarato voto contrario i sen. Mariastella Gelmini (Misto-Az), che ha proposto una riorganizzazione urgente del sistema sanitario, con più risorse economiche e umane, maggiore formazione e integrazione dei servizi; Durnwalder (Aut), che, pur apprezzando i miglioramenti apportati dagli emendamenti, ha criticato l'approccio centralista del provvedimento che non rispetta la natura regionalista del servizio sanitario e rischia di intaccare le competenze delle autonomie speciali; Renzi (IV), che ha suggerito di investire in tecnologia e intelligenza artificiale per migliorare le prestazioni e ottenere risparmi, invitando a un approccio serio e collaborativo per rispondere alle esigenze dei malati e degli operatori sanitari; Magni (Misto-AVS), che ha ribadito la necessità di affrontare il tema della sanità privata, del ruolo dei medici di famiglia e della mancanza di integrazione tra i sistemi regionali, proponendo di utilizzare meglio le risorse disponibili; Mazzella (M5S), secondo cui le misure più apprezzate dall'opinione pubblica, come la creazione di un organismo di controllo e l'estensione degli esami diagnostici al weekend sono inattuabili senza nuove assunzioni; Sandra Zampa (PD), che ha parlato di una soluzione superficiale che non affronta le cause profonde delle liste d'attesa e risulta essere solo un tentativo di propaganda pre-elettorale, mancando di una vera strategia di spesa e personale, penalizzando ulteriormente cittadini e operatori sanitari.
(La seduta è terminata alle ore 13:37 )