Mercoledì 29 Maggio 2024 - 195ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 10:04)
La Vice Presidente Rossomando ha reso comunicazioni, ai sensi dell'articolo 126-bis, comma 2-bis, del Regolamento, in ordine al ddl n. 1146 recante disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale, collegato alla manovra di finanza pubblica.
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 935 recante modifiche della Parte seconda della Costituzione per l'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei ministri, il rafforzamento della stabilità del Governo e l'abolizione della nomina dei senatori a vita da parte del Presidente della Repubblica, nel testo proposto dalla Commissione.
L'articolo 1 prevede l'abrogazione della possibilità per il Presidente della Repubblica di nominare senatori a vita (articolo 59 della Costituzione). L'articolo 2 modifica l'articolo 83 della Carta in relazione al quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica, riducendolo dalla maggioranza qualificata alla maggioranza assoluta, operante dopo il sesto scrutinio anziché il terzo. L'articolo 3 interviene in riferimento allo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica, introducendo casi in cui lo scioglimento è considerato un atto dovuto. L'articolo 4, modificando l'articolo 89 della Costituzione, introduce nuove disposizioni riguardanti la controfirma degli atti del Capo dello Stato. L'articolo 5 introduce l'elezione del Presidente del Consiglio dei Ministri a suffragio universale diretto per un massimo di due legislature consecutive, elevate a tre se nelle precedenti abbia ricoperto l'incarico per un periodo inferiore a sette anni e sei mesi. L'articolo 6 integra l'articolo 59 della Costituzione con un premio su base nazionale. L'articolo 7 modifica le procedure in caso di mancata fiducia al Governo, con la possibilità di rinnovo dell'incarico al Presidente del Consiglio eletto o lo scioglimento delle Camere. Infine, l'articolo 8 contiene norme transitorie riguardanti i senatori a vita e l'applicazione della legge costituzionale.
Nella seduta di ieri sono stati bocciati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 1 e all'articolo 2. Oggi l'Assemblea ha respinto tutte le proposte modificative all'articolo 3. In risposta alla denuncia delle opposizioni relativa alla limitazione delle prerogative del Presidente della Repubblica, in particolare sul potere di scioglimento delle Camere, il Ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Casellati ha sostenuto che la riforma costituzionale, lungi dal limitare i poteri presidenziali, è in linea con l'intento originario dei Padri costituenti, che già avevano previsto restrizioni per evitare che il Presidente della Repubblica potesse sciogliere le Camere negli ultimi sei mesi del suo mandato. Il relatore, sen. Balboni (FdI), ha chiarito che l'articolo 3, modificato in Commissione, si collega sistematicamente all'articolo 7 del ddl, che tratta della facoltà del Presidente del Consiglio eletto di sciogliere le Camere: una modifica che risponde alle critiche dell'opposizione, che temeva che il Premier subentrante potesse avere più poteri. Approvato l'articolo 3, respinti tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 4, l'Assemblea ha approvato l'articolo 4, con il voto favorevole di IV, che ha apprezzato la modifica dell'articolo 89 della Costituzione che esenta dalla controfirma alcuni atti del Presidente della Repubblica, che rimangono in tal modo prerogativa esclusiva del Quirinale.
(La seduta è terminata alle ore 20:13 )