Prosegue il lavoro di ricostruzione della storia editoriale dell'"Avanti!", attraverso la ricognizione delle numerose edizioni e varianti di edizioni che hanno caratterizzato la lunga vita del quotidiano socialista.

Dal 2017, anno della pubblicazione della banca dati online, con il conferimento alla Biblioteca del Senato delle digitalizzazioni della biblioteca dell'allora Istituto, oggi Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini, sono state aggiunte nel corso degli anni - grazie alle numerose collaborazioni con altri enti e biblioteche - nuove annate digitalizzate, permettendo nel contempo una maggiore conoscenza del quotidiano che ha portato anche a una rimodulazione nel tempo della struttura stessa della banca dati.

L'obiettivo resta quello di mettere a disposizione attraverso la libera consultazione online una collezione il più possibile completa dell'"Avanti!", dando conto della sua natura multiforme e delle sue mille sfaccettature, di cui è difficile essere consapevoli prima di aver potuto confrontare le collezioni di numerosi istituti.

Nel corso del 2024 la Biblioteca del Senato si è concentrata su un aspetto della ricognizione che fin qui non era stato approfondito, ossia sul confronto tra le proprie raccolte cartacee e il materiale presente in banca dati, che proveniva dalle collezioni di altri istituti. Il progetto è attualmente in corso e si concluderà entro il 2025.

La raccolta dell'"Avanti!" conservata presso la Biblioteca "Giovanni Spadolini" riguarda un posseduto complessivo che copre un arco cronologico compreso tra i primi anni del Novecento e la metà degli anni Novanta. Per questa ragione e considerando le diverse edizioni regionali, nonché l'elevata presenza di varianti di edizione che introducono modifiche più o meno ampie nel contenuto dei fascicoli, questa attività di controllo sistematico si è rivelata particolarmente preziosa anche per individuare digitalizzazioni poco leggibili e dunque da sostituire.

Una volta conclusa la lavorazione e la classificazione dei nuovi contenuti, i fascicoli digitalizzati saranno destinati a implementare quanto già disponibile: ve ne daremo notizia da queste stesse pagine.

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