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I bibliotecari della Banca d'Italia in visita alla Biblioteca del Senato

Il 14 giugno scorso un folto gruppo di bibliotecari della Biblioteca "Paolo Baffi" della Banca d'Italia, guidato dalla direttrice Maria Lucia Stefani, è venuto in visita alla Biblioteca del Senato come tappa di una più ampia iniziativa finalizzata a conoscere pratiche virtuose e caratteristiche di altre biblioteche istituzionali sul territorio romano.

Con la Biblioteca della Banca d'Italia la Biblioteca del Senato intrattiene da tempo rapporti di fruttuoso scambio professionale su modalità operative e strumenti adottati per rispondere alle esigenze dei propri utenti, delle quali si è avuto modo di cogliere nel tempo le similitudini, sebbene declinate in contesti istituzionali con finalità differenti.

La visita è stata non solo un'occasione di maggiore conoscenza reciproca e di approfondimento di alcune tematiche, ma anche un'opportunità per porre le basi di una collaborazione più strutturata e continuativa, che in un contesto nel quale le esigenze mutano molto rapidamente e le tecnologie evolvono a ritmi serrati è condizione essenziale per mantenere le biblioteche al passo con i tempi.

Se l'idea di una biblioteca isolata dal contesto è sempre stata poco efficace, oggi fare rete con altre strutture è diventata una necessità dalla quale non si può prescindere.

L'incontro si è aperto con i saluti del dottor Francesco Pappalardo, già consigliere anziano della Biblioteca del Senato, cui è seguita una illustrazione della storia, delle collezioni, dei servizi e degli strumenti di ricerca della Biblioteca del Senato, nonché una breve ricognizione delle possibilità di ricerca degli atti parlamentari e delle pubblicazioni ufficiali, a cura del personale della biblioteca stessa.

Sia durante la presentazione che al termine della stessa i colleghi della Biblioteca della Banca d'Italia hanno fatto numerose domande su diversi aspetti: le modalità di acquisizione delle collezioni, gli sviluppi futuri del catalogo, le scelte sulle banche dati e gli strumenti di interrogazione che li riguardano. Interesse ha suscitato anche l'esperienza - ormai più che ventennale - di apertura al pubblico della Biblioteca del Senato, che rappresenta una significativa differenza con la Biblioteca della Banca d'Italia i cui servizi sono primariamente rivolti all'utenza istituzionale, sebbene possano accedervi e utilizzare collezioni e servizi tutte le persone interessate allo studio delle materie economiche, bancarie e finanziarie: docenti, ricercatori, economisti, giuristi, esperti di altre istituzioni e studenti universitari.

Dopo la stimolante chiacchierata, i bibliotecari della Banca d'Italia sono stati guidati in una visita agli spazi della biblioteca, che ha consentito di andare ancora più nel dettaglio nella descrizione di specifiche collezioni e servizi, e permesso di toccare con mano l'organizzazione delle sale di consultazione e le scelte di collocazione a scaffale aperto.

L'incontro si è poi concluso con l'invito della direttrice della Biblioteca della Banca d'Italia a ricambiare la visita nel corso del prossimo autunno.

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