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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 64 (Nuova Serie), agosto 2021

Presentazione del Manifesto AIB per la ripartenza delle biblioteche italiane. Camera dei deputati, 22 luglio 2021

Il 22 luglio scorso, alle ore 10.00, nella Sala stampa della Camera dei Deputati, è stato presentato il Manifesto per la ripartenza delle biblioteche italiane dell'Associazione italiana biblioteche: un documento pensato per sensibilizzare al rilancio del servizio bibliotecario dopo la delicata fase dell'emergenza pandemica. Del documento sono stati letti stralci di una prima stesura che - nelle parole del comunicato AIB - resterà aperta «a commenti, suggestioni e osservazioni da parte di quanti hanno interesse all'accesso più ampio possibile ai servizi bibliotecari e allo sviluppo qualitativo delle biblioteche e degli istituti culturali».
Il Manifesto è stato presentato dall'on. Flavia Piccoli Nardelli, membro della VII Commissione permanente (Cultura, Scienza e Istruzione) della Camera dei deputati, che ha ricordato come le biblioteche vadano inserite a pieno titolo nella filiera del libro, per la quale sono stati approvati in Parlamento, anche di recente, altri provvedimenti (il riferimento in particolare è alla Legge 13 febbraio 2020, n. 15, Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura).

Nel corso della conferenza stampa (trasmessa in diretta dalla WebTV della Camera), anche l'on. Rosa Maria Di Giorgi, della medesima Commissione, ha sottolineato come le biblioteche, spesso considerate una «cenerentola del mondo della cultura» di cui invece costituiscono «il cuore», siano «strutture relazionali» centrali per la ricerca scientifica, oltre a rappresentare un supporto forte per l'istruzione dei bambini e dei giovani (anche nelle biblioteche scolastiche oltre che in quelle di pubblica lettura) e per l'inclusione delle persone con difficoltà, fino nei territori più «complicati». Ha inoltre rimarcato l'aspetto della professionalità: diffondere la consapevolezza dell'importanza di una formazione specifica per fare il mestiere del bibliotecario potrebbe aprire molte opportunità di lavoro, che attualmente mancano per una scarsa percezione dell'importanza di questo «strumento culturale [...] per la crescita complessiva della società».

Questi gli 8 punti principali su cui si sviluppa il Manifesto, formulati come una serie di richieste:

  1. «piena riapertura delle biblioteche»;
  2. «sviluppare i servizi bibliotecari con investimenti progettuali e finanziari ordinari sulle sedi, sulla qualificazione del personale addetto, sull'accrescimento qualitativo e quantitativo delle collezioni»;
  3. «individuare nei bibliotecari professionisti una risorsa strategica per il funzionamento e lo sviluppo dei servizi bibliotecari»;
  4. «definire a livello nazionale, come previsto dall'art. 114 del Codice dei beni culturali, gli indicatori per i livelli uniformi di qualità delle biblioteche e gli obiettivi di miglioramento qualitativo»;
  5. «sostenere lo sviluppo dei sistemi bibliotecari territoriali e di servizi bibliotecari di base, in particolare al Sud»;
  6. «promuovere progettualità condivisa, a tutti i livelli»;
  7. «rafforzare l'infrastruttura dei servizi bibliotecari nazionali»;
  8. «utilizzare la rete delle biblioteche italiane come struttura portante di una azione nazionale di contrasto al "digital divide"».

Per la lettura integrale del Manifesto, che è la base di un lavoro che dovrà coinvolgere le nostre comunità in futuro, si rinvia alla versione 0.1 attualmente presente sul sito dell'AIB.

Dell'incontro del 22 luglio, e delle interviste a Radio Radicale che lo hanno seguito, sono disponibili alcuni video:

Una sintesi del contenuto del documento è riportata in un breve articolo di Marco Dotti, Un Manifesto per la ripartenza delle biblioteche, "Vita.it", 22 luglio 2021.

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