A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
La Biblioteca del Quirinale
Il primo nucleo della Biblioteca del Quirinale fu rappresentato dal patrimonio librario del Ministero della Real Casa: risalente al 1871, consisteva in un esiguo numero di opere, prevalentemente a carattere giuridico-amministrativo, ad uso del personale del Ministero. Nel corso dei decenni a questo nucleo originario andarono però aggiungendosi molte nuove acquisizioni, fra le quali sono da segnalare quelle delle raccolte di esponenti della famiglia reale e di alcuni dignitari di corte. Nel 1949, con l'istituzione del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica (dal quale venne a dipendere), la Biblioteca fu oggetto di una profonda riorganizzazione, anche sulla base delle direttive impartite dallo stesso Presidente Luigi Einaudi. Dal punto di vista del suo inquadramento nella struttura amministrativa della Presidenza, un'altra data importante nella sua storia è stata rappresentata dal 2009, quando ha assunto la configurazione di un Servizio autonomo nell'ambito del Segretariato generale.
La Biblioteca ha sede nel Palazzo del Quirinale (diversamente dall'Archivio storico della Presidenza della Repubblica, che dal giugno 2009 è ubicato nel vicino Palazzo Sant'Andrea). I suoi locali sono stati fatti oggetto, nell'anno passato, d'un radicale lavoro di restauro e ristrutturazione: l' inaugurazione della sede così rinnovata è avvenuta il 16 novembre 2010.
Al pari delle altre biblioteche di organi costituzionali (come quella della Corte Costituzionale e quella della Presidenza del Consiglio, di cui abbiamo trattato in precedenti articoli di questa rubrica), anche la Biblioteca della Presidenza della Repubblica svolge essenzialmente un compito di supporto all'attività dell'istituzione di cui è parte. Dal 2008, nel contesto di una complessiva riorganizzazione degli uffici e servizi del Segretariato generale, la Biblioteca ha ridefinito e ampliato tale compito, puntando ad accrescere il patrimonio librario, a valorizzare quella parte di esso avente caratteristiche di rarità e antichità e ad incrementare e aggiornare gli strumenti di ricerca.
Data la sua natura, la Biblioteca del Quirinale non è aperta al pubblico; è tuttavia prevista anche l'ammissione di utenti esterni, che per motivi di lavoro o di studio abbiano necessità di svolgervi ricerche, dietro richiesta e previo colloquio con il Capo del Servizio o con i funzionari responsabili. Il patrimonio della Biblioteca del Quirinale è costituito da circa 70.000 volumi ed opuscoli, 400 periodici, 2500 microfilm e 500 supporti multimediali (Cd-rom, DVD e VHS). Inizialmente, sull'accrescimento di tale patrimonio incise in misura rilevante l'acquisizione di raccolte librarie dei membri della famiglia reale, la cui composizione rispondeva ovviamente a scelte discrezionali. Nel tempo, però, le collezioni sono andate sviluppandosi in modo sempre più sistematico, sino alla recente individuazione di nuovi e più mirati criteri di selezione, funzionali a conferire alle medesime un'impronta maggiormente specialistica, rispondente quindi alle attuali finalità assegnate alla Biblioteca: inedita rilevanza ha assunto, in particolare, l'acquisizione di testi relativi ad ambiti quali la storia delle istituzioni e la figura, il ruolo e le funzioni del Presidente della Repubblica (considerati anche in una prospettiva comparatistica).
È da rilevare altresì l'attenzione attualmente rivolta alla "letteratura grigia", ovvero all'informazione riguardante i temi istituzionali prodotta a livello governativo, accademico o industriale da enti la cui attività principale non è quella editoriale. Il patrimonio della Biblioteca comprende anche tre fondi speciali: i Rari Sabaudi (raccolta comprendente i volumi della biblioteca privata della Regina Margherita e quelli della biblioteca privata della Villa reale di Monza), le Antiche opere di equitazione e veterinaria (fondo comprendente circa 500 opere sull'argomento, dai più antichi trattati cinquecenteschi fino ai repertori in materie specialistiche, raccolte dal maestro di equitazione del re Vittorio Emanuele II) e il cosiddetto Sudario (fondo proveniente dalla Chiesa del Santissimo Sudario a Roma, che fu Cappella Palatina dei re d'Italia dopo il 1870).
Nel campo dei periodici, le acquisizioni della Biblioteca riguardano pubblicazioni afferenti ai vari rami del diritto, particolarmente pubblico e costituzionale, ma anche ai settori storico-politico, sociale ed artistico. Essa possiede inoltre un'emeroteca nella quale sono presenti una selezione delle principali testate quotidiane italiane su microfilm e su supporto digitale, settimanali e mensili di informazione e di attualità, nonché una raccolta storica di giornali della seconda metà dell'Ottocento e dei primi del Novecento.
Per la ricerca dei testi gli utenti hanno a disposizione un catalogo delle monografie ed alcuni cataloghi speciali, i quali offrono informazioni relative sia alle raccolte fruibili in Biblioteca, individuate per specifiche tipologie, sia alle ulteriori risorse consultabili per la ricerca bibliografica: fra di essi v'è il catalogo dei periodici correnti. La Biblioteca cura inoltre la realizzazione di alcuni bollettini e prodotti di documentazione, anch'essi disponibili in versione elettronica sul sito oltre che in versione cartacea presso la sede della Biblioteca: il Bollettino delle nuove accessioni, il Bollettino dei periodici, che riporta con cadenza mensile gli indici degli ultimi numeri dei periodici correnti, e la serie dei Percorsi tematici, la quale offre prevalentemente approfondimenti su temi di carattere bibliografico.
Per la fruizione dei servizi della Biblioteca gli utenti possono avvalersi dell'assistenza del personale, relativamente all'effettuazione di ricerche bibliografiche e alla consultazione delle risorse on-line e in formato ottico e digitale. Il prestito non è consentito, fatti salvi casi eccezionali autorizzati dal Capo del Servizio; la Biblioteca effettua comunque prestiti interbibliotecari verso biblioteche istituzionali e governative.
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Indirizzi e recapiti:
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