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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 29 - giugno 2010

La mostra intitolata ai "Padri Fondatori"

padriIl Senato della Repubblica apre le celebrazioni dei 150 anni dell'unificazione nazionale a partire da giugno 2010 con una mostra dedicata ai Padri Fondatori.

A Palazzo Madama è stata allestita una selezione di documenti e di immagini dedicata agli uomini che furono i principali attori della costruzione dello stato unitario.

L'esposizione è organizzata in collaborazione con l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano ed è stata curata dal professor Giuseppe Talamo, tristemente scomparso lo scorso 25 maggio. I materiali esposti, provenienti dall'Istituto per la storia del Risorgimento e dalla Biblioteca del Senato, raccontano gli anni in cui iniziarono a circolare le nuove idee di libertà, dai fermenti dell'Illuminismo alla stagione delle costituzioni. Quindi, i precursori (i fratelli Verri e Cesare Beccaria, Ugo Foscolo e Alessandro Manzoni). Poi il cuore della mostra, la sezione dedicata ai padri fondatori veri e propri (d'Azeglio, Gioberti, Cattaneo, Tommaseo, Manin, Mazzini, Garibaldi, Cavour, Pisacane, Spaventa).

La costruzione dello stato unitario vide per protagonisti uomini che cercarono di realizzare i loro convincimenti ideali. La loro attività si esplicò in vari modi: attraverso le azioni (partecipando a tentativi insurrezionali, combattendo durante le guerra d'indipendenza) oppure mediante la scrittura e la diffusione degli ideali di patriottismo e di libertà.

Le diverse visioni e culture, i contrasti, gli incontri, i dibattiti, le iniziative politiche si combinarono insieme facendo prevalere il senso di una comune missione storica: l'ideale di un'Italia unita.

Questo ideale viene ripercorso attraverso una grande varietà e ricchezza di documentazione: documenti personali, illustrazioni, litografie, fotografie e incisioni... Gli scritti ufficiali, infatti, durante il XIX secolo assunsero le forme più svariate, che testimoniano come la circolazione del pensiero e dell'idealità politica incise, in modo determinante, nell'azione politica che ne conseguì.

Per limitarci a pochi esempi, sarà possibile ammirare rarità come carteggi censurati e cifrari segreti, rassegne stampa dell'epoca sulla spedizione di Carlo Pisacane o su quella dei Mille, le spade di Mazzini, il cappello di Garibaldi e la maschera mortuaria di Cavour, autografi ed edizioni rare, il manoscritto della Repubblica Romana del 1849 e le tavole acquerellate tratte da giornali satirici dell'epoca.

Per informazioni su giorni ed orari di apertura della mostra, si rinvia al sito del Senato.

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