A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Ciclo di seminari "Conversazioni al Senato - L’Europa che vogliamo": dal 9 maggio in Biblioteca
Il Parlamento Europeo, quarant'anni dopo. Quale spirito animava gli animi dei primi protagonisti? In quale maniera i Paesi fondatori e quelli che hanno aderito successivamente sono riusciti a caratterizzare l'azione legislativa? Gli atti prodotti dall'Assemblea eletta per la prima volta nel 1979 sono stati capaci di incarnare i principi ispiratori dei padri delle istituzioni europee?
A queste e ad altre domande si propone di dare risposta il convegno "40° anniversario dell'elezione diretta del Parlamento Europeo", in programma il 9 maggio alla Biblioteca del Senato di piazza della Minerva.
Inserito nel format "Conversazioni al Senato - L'Europa che vogliamo", promosso dal Presidente della Commissione per la biblioteca e per l'archivio storico del Senato, Gianni Marilotti, l'evento si propone di compiere una ricognizione storica e individuare le prospettive del ruolo del Parlamento Europeo per il futuro.
In particolare il coinvolgimento degli europarlamentari del 1979 Mario Capanna e Ortensio Zecchino ha lo scopo, attraverso la voce dei protagonisti, di ricostruire lo spirito che animava quegli anni e i principi ispiratori che portarono alla riforma per l'elezione diretta del'Assemblea.
Dopo i saluti iniziali del senatore Marilotti, la senatrice Liliana Segre sarà protagonista di un ricordo di Simone Veil, sopravvissuta alla Shoa e presidente del Parlamento Europeo dal 1979 al 1982.
Ai docenti universitari Dieter Schlenker (European University Institute), Fulco Lanchester e Francesco Gui (Sapienza di Roma) toccherà sviluppare i diversi aspetti dell'evoluzione del Parlamento Europeo e dei suoi atti, anche in ragione degli effetti che questi ultimi hanno avuto sulla vita dei cittadini del Continente.
Il ciclo di seminari "Conversazioni al Senato - L'Europa che vogliamo" è stato pensato - in prossimità delle elezioni per il rinnovo dell'istituzione - per recuperare e rafforzare lo spirito europeista che fu alla base di quella svolta, legata alla rappresentatività dei Paesi fondatori e dei Paesi che avrebbero aderito. Lo scopo degli incontri, partendo dai temi e dalle difficoltà del presente, è quello di mettere a confronto idee, prospettive e orizzonti sul futuro, nello spirito di un rinnovato impulso europeista.
In quest'ottica vanno inquadrati gli eventi calendarizzati che tratteranno argomenti che vanno dal ruolo del Parlamento europeo e i ricordi dei suoi primi componenti italiani, al principio di sussidiarietà, alla Brexit, al ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo e alla visione che delle istituzioni europee hanno i nostri partner statunitensi, cinesi e africani.