A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Un giornale della Biblioteca in mostra al MAXXI
La Biblioteca del Senato partecipa con un giornale della propria collezione alla mostra "Gravity. Immaginare l'universo dopo Einstein" in corso dal 2 dicembre 2017 al 29 aprile 2018 presso il MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) di Roma.
L'esposizione, che indaga le connessioni e le profonde analogie tra l'arte e la scienza, racconta gli sviluppi della teoria della relatività nella visione odierna dell'universo e le affascinanti ricadute che essa produce ancora oggi; attraverso il coinvolgimento di artisti internazionali si intende rendere omaggio allo scienziato che ha cambiato radicalmente la percezione e l'immaginario del mondo, e ci si propone di evidenziare i meccanismi che legano tutti gli uomini nella ricerca della conoscenza, in un processo collettivo nel quale appunto artisti e scienziati svolgono un ruolo ugualmente significante e fondamentale per la società. In tale quadro, uno degli oggetti in mostra è rappresentato da un numero del Times risalente al 7 novembre 1919, offerto in prestito dalla Biblioteca che ne possiede pressoché integralmente la raccolta in formato cartaceo dal 1882 a oggi e ne rende fruibile la consultazione in formato digitale attraverso le banche dati Factiva (dal 1981) e Times Digital Archive (dal 1785), accessibili agli utenti dalle postazioni al pubblico.
Il numero in questione, inserito nel percorso espositivo, riveste particolare importanza storica in quanto contiene probabilmente la prima notizia - al di fuori dell'ambito accademico - della teoria della relatività generale formulata da Einstein e presentata dallo scienziato a partire dal 1915; il titolo dell'articolo in mostra, infatti, annuncia una "Rivoluzione nella scienza" e "Una nuova teoria dell'universo", sottolineando come le idee di Newton siano state "sovvertite" da una diversa visione del cosmo e delle sue leggi fisiche. Si dà quindi conto del dibattito svoltosi presso la Royal Society di Londra per valutare le osservazioni conseguenti all'eclisse totale del precedente 29 maggio - oggetto di un'analisi predittiva da parte di Einstein - attraverso cui gli scienziati inglesi cercavano conferme sulla validità della geniale innovazione, benché l'estensore dell'articolo concluda che la questione debba necessariamente rimanere aperta in attesa di ulteriori sviluppi che, come sappiamo, non sarebbero tardati ad arrivare. Questa testimonianza giornalistica reca dunque un interessante apporto alla ricostruzione della temperie in cui sorse e si affermò la teoria della relatività, che costituisce ancor oggi una delle più straordinarie scoperte della mente umana sempre volta alla comprensione del reale.
Il contributo della Biblioteca a questa originale esposizione sottolinea pertanto la rarità e il valore delle sue collezioni, che rappresentano un patrimonio di indiscussa rilevanza storica e culturale, a disposizione di cittadini, studenti e ricercatori che intendano approfondire tematiche e percorsi di conoscenza.