A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
L'archivio digitale della rivista "Settegiorni"
Tra i progetti di digitalizzazione di testate che hanno fatto la storia politica e sociale del nostro Paese - un fronte d'azione che negli ultimi anni annovera diverse iniziative e a cui la stessa Biblioteca del Senato dedica parte della sua attività - siamo lieti di segnalare la messa in rete dell'archivio elettronico di "Settegiorni". Il settimanale, attivo dal 1967 al 1974 ed espressione di una corrente della Democrazia cristiana, fu caratterizzato da un'apertura al dialogo tra mondo cattolico e progressista, anche sulla scia del fermento del Concilio Vaticano II, che si era chiuso nel 1965; «una rivista di frontiera», dunque, come recita il titolo del convegno promosso dalla Fondazione Donat-Cattin e ospitato nel pomeriggio del 14 giugno scorso presso la Sala capitolare adiacente alla Biblioteca del Senato, su iniziativa del Presidente della Commissione per la biblioteca e l'archivio storico del Senato (è online la registrazione dell'evento). Tra l'introduzione di Gianfranco Morgando e le conclusioni di Mariapia Donat-Cattin, rispettivamente direttore e presidente della Fondazione, si è svolto un notevole numero di interventi di studiosi, anche con varie testimonianze di collaboratori della testata (tra i quali Gian Giacomo Migone e Marcelle Padovani) coordinate da Giorgio Merlo.
Il progetto della Fondazione Donat-Cattin, che consente di sfogliare tutti i 366 fascicoli di "Settegiorni" integralmente digitalizzati e consultarne gli indici, rappresenta un'interessante esperienza di collaborazione, sia tra le strutture archivistica e bibliotecaria in seno alla Fondazione stessa, sia tra quest'ultima e altre istituzioni: la banca dati si inserisce infatti, con una propria sezione, tra le risorse del Polo del '900 della Città di Torino; inoltre, i dati derivanti dall'attività di indicizzazione sono stati riversati nel catalogo del Servizio bibliotecario nazionale (SBN), rendendo così rintracciabile da parte di un più vasto pubblico un rilevante patrimonio informativo sulla storia del Novecento italiano e non solo.
Come è stato ricordato nei saluti introduttivi, questa iniziativa di digitalizzazione è perfettamente in linea con le politiche perseguite negli ultimi anni dalla Biblioteca del Senato. Infatti, dopo aver avviato un progetto di digitalizzazione integrale - ancora in corso - delle collezioni di giornali storici del Settecento e dell'Ottocento, la Biblioteca del Senato ha svolto il ruolo di collettore e punto di accesso agli archivi digitalizzati di importanti testate politiche, anche grazie alla disponibilità dei detentori dei diritti e alla collaborazione di altri enti. Si è partiti con la digitalizzazione completa della rivista "Astrolabio", per poi avviare il progetto di digitalizzazione integrale dell'"Avanti!", che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni e continua a raccogliere la disponibilità di enti che vogliono mettere a disposizione quanto manca in banca dati, dal momento che il progetto si propone l'ambizioso obiettivo di documentare non solo le edizioni principali del giornale, ma anche le numerosissime varianti di edizioni anche a livello locale. L'ultima esperienza di questo tipo in ordine di tempo è stata la digitalizzazione integrale della rivista "Mondoperaio"; si tratta, in tutti i casi, di archivi digitalizzati accessibili su Internet gratuitamente a partire dal sito della Biblioteca del Senato.
Queste iniziative nascono dal convincimento che sia compito della Biblioteca del Senato - che funge anche da Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare - documentare la storia, in particolare politica, di questo Paese: giornali e periodici sono, da questo punto di vista, una delle fonti più importanti. Pertanto, sono stati avviati contatti con la Fondazione Donat-Cattin per parlare della possibilità futura di rendere disponibile tramite il sito della Biblioteca del Senato anche l'archivio digitale completo di "Settegiorni".
************************
Dal sito della biblioteca: - Avanti! |
In questo stesso numero leggi anche: - Le collezioni: l'Emeroteca e i progetti di digitalizzazione |