A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
La Biblioteca dell'INAPP "Vincenzo Saba"
Si è di recente svolta la cerimonia di intitolazione a Vincenzo Saba della Biblioteca dell'INAPP (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche, ex ISFOL). Ne dà conto per la nostra rubrica, descrivendo la biblioteca e le sue attività, la dott.ssa Chiara Carlucci, primo tecnologo INAPP e responsabile del Gruppo documentazione e dematerializzazione del Servizio documentazione, AA.GG. e supporto alle funzioni trasversali; la ringraziamo per il contributo.
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La storia
Il 21 ottobre 2021 è stata intitolata la Biblioteca dell'INAPP a Vincenzo Saba, che dell'istituto è stato presidente dal 1977 al 1981. Nella prefazione del rapporto di quel 1977 Saba, rivolgendosi all'on. Tina Anselmi in qualità di Ministro del lavoro, sotto la cui vigilanza operava ed opera l'istituto, nel sottolineare la strategicità delle funzioni che svolgeva l'ente citava anche espressamente l'attività specifica di 'documentazione' che insieme alle altre avrebbe contribuito alla rinnovata cultura della formazione professionale. Anche per questo il CdA INAPP ha ritenuto opportuno, cogliendo l'occasione del decimo anniversario della sua morte, intitolargli la propria biblioteca ed è soprattutto per questo che abbiamo colto come buon auspicio questa intitolazione che rinnova il patto di fiducia tra l'ente e la propria comunità di utenti.
La Biblioteca INAPP "Vincenzo Saba" è una biblioteca specialistica e specializzata: specialistica in relazione al target di utenza cui si rivolge per vocazione (mondo della ricerca), specializzata in funzione dei temi trattati. Prevede modalità di accesso pubblico per chiunque manifesti un bisogno informativo sulle materie di competenza istituzionale: formazione professionale, mercato del lavoro, politiche del lavoro e inclusione sociale.
Nata nel 1974 come raccolta libraria a uso interno, è arrivata ad avere 25.000 risorse e si è corredata nel tempo di professionisti che la seguissero, di servizi che la rappresentassero e di utenti - reali da soddisfare e potenziali da raggiungere - che ne fruissero.
Spazi, collezioni e servizi
La biblioteca si è costantemente riqualificata nel tempo, affrontando attivamente le 'transizioni' informative che hanno segnato il passaggio da un modello sostanzialmente bibliocentrico, auto-sussistente e autoreferenziale, a uno inevitabilmente user centred, in cui le strategie di servizio e di comunicazione passano attraverso l'intercettazione dei bisogni informativi dell'utenza.
Sul fronte degli strumenti in campo, la Biblioteca INAPP "Vincenzo Saba", oltre a un proprio catalogo reso pubblicamente consultabile nella forma di un OPAC e a un repository istituzionale open access, ha anche uno spazio web dedicato nonché un canale Linkedin di promozione delle proprie attività, servizi e prodotti.
Il catalogo OPAC, nello specifico, vanta record bibliografici dettagliati, corredati da abstract analitici e indici che rendono il catalogo navigabile sulla base della catalogazione semantica applicata (classificazione decimale Dewey e thesaurus); il repository - sviluppato con Dspace e monitorato dai repertori specialistici come OpenDOAR, si configura come un potente discovery tool ed è popolato con le risorse prodotte in esito all'attività di ricerca INAPP e rilasciate dall'istituto con licenza Creative Commons; il canale Linkedin, infine, si configura come uno spazio di promozione e condivisione di buone pratiche di documentazione pubblica in rete.
Censita nell'anagrafe delle biblioteche a cura di ICCU (Istituto centrale per il catalogo unico), partner DFP per la documentazione di fonte pubblica in rete e partner NILDE per l'offerta di servizi di document delivery alla propria utenza, la biblioteca è membro di AIB (Associazione italiana biblioteche), ma anche di ANAI (Associazione nazionale archivistica italiana), dal momento in cui, insieme all'archivio INAPP, è entrata a far parte della Sezione documentazione dell'ente. Questo ha consentito una sinergia di attività intorno ai documenti dell'ente di ricerca, in senso lato, dalla loro progettazione e programmazione sino alla loro pubblicazione.
La biblioteca è anche punto locale della rete Eurodesk, rete ufficiale del programma europeo Erasmus+ per l'informazione sui programmi e le iniziative promosse dalle istituzioni comunitarie in favore dei giovani, nonché membro di Aladin (Adult Learning Documentation and Information Network), la rete dell'Unesco finalizzata all'internazionalizzazione di biblioteche e centri di documentazione attraverso la condivisione di pratiche e informazioni sui servizi offerti da ciascuna istituzione.
La biblioteca ha inoltre recentemente aderito al Gruppo Wikidata per Musei, Archivi e Biblioteche al fine di aprire i propri dati e contribuire altresì, in relazione specificatamente al thesaurus, alla costruzione di grafi di relazioni significative tra i termini e i concetti cardine e satelliti rispetto ai temi di vocazione istituzionale.
La biblioteca che offre servizi e prodotti tramite i propri canali - bibliografie, meta-bibliografie, bollettini - promuove anche linee di ricerca interne all'istituto.
In particolare, il personale è al momento impegnato nella realizzazione di una mostra - fisica e virtuale - sulle riviste storiche dei primi del Novecento acquisite in occasione della soppressione dello IAS (Istituto affari sociali). La mostra - che è in corso di progettazione sulla piattaforma MOVIO messa a disposizione dall'ICCU - prevede non solo la proposta di un percorso tematico (donne e lavoro, emigrazione, apprendistato) tra le riviste che vengono scansionate e repertoriare ma anche e soprattutto - in una sfida cui non ci si è sottratti - il recupero di materiale 'non librario' come diapositive dell'Ottocento su malattie professionali nonché pellicole cinematografiche sulla formazione professionale erogata negli anni Cinquanta.
Altra linea di ricerca è quella che vede la biblioteca coinvolta nella gestione dell'open access istituzionale e specificatamente nel presidio del thesaurus disciplinare, che è utilizzato anche per indicizzare il sito web istituzionale, nonché utilizzato nella lavorazione editoriale delle pubblicazioni INAPP (dalla rivista "SINAPPSI" sino alle singole monografie che compongono l'offerta di documentazione tecnico-scientifica dell'Istituto). A valere su questo dataset i bibliotecari INAPP sono impegnati in un progetto specifico di open data.
La Biblioteca INAPP "Vincenzo Saba" ha un obiettivo ambizioso, ossia il proprio posizionamento sui temi di competenza istituzionale nella consapevolezza di un'assoluta convergenza tra fonti digitali e cartacee, perché se è vero che la recente situazione emergenziale ha evidenziato come l'accesso in remoto sia necessario, è anche vero che il presidio che una biblioteca attua su fonti di qualità in una dimensione sistemica dell'offerta delle risorse non è funzione delegabile in remoto a nessuna rete, ma va presidiata da professionisti che abbiamo come riferimento logico e spaziale un luogo specifico che si chiama biblioteca.
Il 21 ottobre è stata pertanto intitolata la biblioteca come spazio fisico, perché è importante valorizzare e investire su luoghi che creino identità, ma è stato altresì consolidato un approccio alla gestione dei documenti e delle informazioni di qualità al servizio del mondo della ricerca e della comunità interessata ai temi di vocazione istituzionale INAPP.
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Indirizzo e contatti
INAPP, Biblioteca "Vincenzo Saba"
via Po 5
00189 Roma
E-mail: biblioteca@inapp.org