Secondo gli accordi previsti dal protocollo di intesa per la creazione, nel 2007, del Polo bibliotecario parlamentare, la Biblioteca del Senato è responsabile dei quotidiani cartacei e digitali, fungendo così da Emeroteca per entrambe le biblioteche.

A partire da quella data, sul fronte della disponibilità dei quotidiani in formato digitale, la biblioteca si è mossa lungo due linee di azione: da un lato la digitalizzazione, dall'altro l'acquisizione di archivi permanenti. La digitalizzazione ha riguardato nel tempo diverse testate, sia cartacee che in microfilm, rese fruibili su internet: da una selezione di giornali storici (GiSID: si veda l'articolo sul n. 36, dicembre 2016 di "MinervaWeb"), alla rivista "Astrolabio" (presentato nell'articolo sul n. 33, giugno 2016 di "MinervaWeb"), passando per l'"Avanti!" e "Mondoperaio" (si vedano, rispettivamente, gli articoli sul n. 40, agosto 2017 e sul n. 62, aprile 2021 di "MinervaWeb").

Parallelamente è stata perseguita una politica di acquisto permanente degli archivi digitali disponibili in commercio, che ha permesso da una parte di rispondere alla finalità di conservazione propria della biblioteca e dall'altra, sul lungo periodo, un risparmio economico: in quest'ottica sono stati integrati con le annate più recenti alcune collezioni di testate digitali acquisiti in precedenza.

Acquisiti in maniera permanente tra il 2014 e il 2017, gli archivi dell'"Economist" e del "Times" si arricchiscono così di nuovi moduli, che permettono di consultare i quotidiani fino al 2020 per l'"Economist" e fino al 2019 per il "Times", rendendo più completa l'offerta per i nostri utenti.

"Economist" e "Times" possono essere consultati, insieme al "Financial Times", sulla piattaforma di Gale Primary Sources e possono essere ricercati sia singolarmente che contemporaneamente.