A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Una nuova banca dati online per la Public History
Dalla collaborazione tra l'AIPH - Associazione Italiana di Public History e l'Università degli Studi di Salerno è nata nel 2021 una risorsa bibliografica digitale per gli studi storici: un archivio elettronico internazionale e open access dedicato alla Public History, ovvero (per dirla con le parole del Manifesto della Public History italiana) a quel «campo delle scienze storiche a cui aderiscono storici che svolgono attività attinenti alla ricerca e alla comunicazione della storia all'esterno degli ambienti accademici nel settore pubblico come nel privato, con e per diversi pubblici».
ELPHi - Electronic Library of Public History - questo il nome della nuova risorsa elettronica - accoglie e indicizza «documenti - inediti o anche già pubblicati in altre sedi, digitali nativi o digitalizzati - liberi da vincoli editoriali: monografie, articoli in riviste, contributi apparsi in miscellanee di studi o atti di convegni, capitoli di libri, recensioni o rassegne di dati bibliografici, contenuti audio o video, manifesti, locandine, fotografie, prodotti grafici; e qualsiasi altro contenuto o risorsa purché ritenuto coerente con le linee di indirizzo del progetto» (si cita dalla pagina di presentazione). Si tratta dunque di una banca data bibliografica ma che in molti casi include - ove reso possibile dalla tutela del copyright - anche testi integrali di Public History, sottoposti al vaglio di un comitato scientifico che ne valuta la coerenza con le finalità dell'iniziativa. Un punto qualificante del progetto è il suo approccio collaborativo: tutti gli interessati possono sottoporre i propri contributi, sottoscrivendo una liberatoria; inoltre i testi accolti nella banca dati sono pubblicati con la licenza CC BY-NC-ND 4.0, che consente un ampio ventaglio di opzioni di riuso dei documenti (condivisione, download, stampa, distribuzione) per finalità non commerciali e con indicazione della fonte.
Dal punto di vista tecnico, il progetto è curato dal Centro Bibliotecario di Ateneo dell'Università di Salerno, che lo ospita all'interno della propria repository istituzionale EleA, occupandosi inoltre della metadatazione e dell'attribuzione del DOI (Digital Object Identifier) ai vari record. Si concretizza così una collaborazione tra storici e bibliotecari che rientra negli scopi sia dei professionisti dell'informazione, sia dei public historians, fautori del dialogo tra discipline nei vari ambiti delle scienze storiche e documentarie.
ELPHi si pone come strumento di aggregazione e visibilità per gli studi in quest'ambito, ma anche come occasione di conoscenza di un settore che nel contesto italiano si sta affermando solo da qualche anno, suscitando tuttavia un certo interesse anche in ragione di uno stile comunicativo innovativo, finalizzato a diffondere la consapevolezza storica e a favorire il coinvolgimento attivo dei cittadini in una società più partecipe e informata.
La maggiore disponibilità di informazioni su questo tipo di ricerche, favorita da ELPHi, ci offre l'occasione di procedere all'aggiornamento del Percorso bibliografico che "MinervaWeb" aveva dedicato alla Public History nel n. 53, n.s., ottobre 2019, a margine dell'articolo Biblioteche e Public History: tre percorsi di approfondimento. La nuova bibliografia verrà presentata e pubblicata nel prossimo numero.