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Istituzioni e fonti per la storia locale italiana: la Biblioteca della Società Storica Lombarda ETS

Continua la rassegna di "MinervaWeb" dedicata alla storia, all'evoluzione, all'organizzazione nonché alle finalità specifiche delle Deputazioni e Società di storia patria presenti in Italia con la pubblicazione del contributo sulla Biblioteca della Società Storica Lombarda ETS.

Si ringrazia l'autrice dell'articolo, Marina Bonomelli, segretario della Società Storica Lombarda ETS e direttore della Biblioteca della Società Storica Lombarda ETS, per aver aderito all'iniziativa.

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La storia

Il 30 dicembre 1873, negli stessi giorni in cui veniva fondata l'associazione, nasceva la Biblioteca della Società Storica Lombarda. La sua istituzione figura già nel primo progetto di statuto, presentato con la relazione del Comitato promotore, nella seconda riunione dei soci, tenutasi presso l'Archivio di Stato di Milano.

Cesare Cantù ne fu il grande animatore, chiamato a presiedere per più di vent'anni il sodalizio. Oltre a Cantù, tra i suoi fondatori vanno ricordati Giulio Belinzaghi, Antonio Beretta, Carlo Casati, Giuseppe Greppi, Stefano Jacini, Giulio Porro Lambertenghi, Tullo Massarani, Ettore Ponti e Gian Giacomo Trivulzio. Per citare solo alcuni nomi e rendersi conto come questo sodalizio riunisse figure dell'aristocrazia e di istituzioni culturali, politici, imprenditori e professionisti, eruditi e appassionati collezionisti. Una sorta d'élite cittadina, alla quale si unirono il Re Umberto I e la Regina Margherita di Savoia che ne patrocinarono la fondazione.

In effetti, anche a Milano, come in molte altre città italiane, si sentiva l'esigenza di far nascere un istituto che potesse prendere coscienza di quanto dell'antica tradizione delle provincie lombarde potesse conciliarsi con la nuova realtà dello stato unitario.

Indagare le memorie delle Province Lombarde, quali erano circoscritte al momento della ricuperata libertà politica; illustrarne le cronache, il diritto pubblico e privato, civile ed ecclesiastico, l'arte e la letteratura de' secoli scorsi, l'archeologia in ogni sua parte; i monumenti, specialmente inediti e originali; la storia civile, politica, religiosa, economica, anche nelle sue attinenze e relazioni storiche della Lombardia con le altre regioni e rendere di pubblica utilità il frutto de' propri lavori.

(Società Storica Lombarda ETS, Archivio storico, Statuto, busta A.1.1a, 1875)

Con questo scopo veniva istituita la biblioteca sociale, in concomitanza alla nascita della Società Storica Lombarda, con cui nei suoi 150 anni di vita essa ne ha condiviso la missione istituzionale.

Basti accennare al fatto che fra i compiti statutari la Società Storica Lombarda ci fu anche quello di vigilare sulla conservazione dei monumenti lombardi. Il più rilevante intervento fu la salvaguardia del Castello di Milano nel 1884, per il quale la società espresse all'unanimità un voto contrario alle paventate demolizioni di parte di esso, in seguito alla motivata necessità di aprire una grande arteria tra la piazza del Duomo e l'Arco della Pace. E lì al Castello, nel cortile della Rocchetta, nel 1897 la biblioteca trovò la sua prima sede prestigiosa, si trasferì poi, nel 1949, alla Casa del Manzoni, al n. 1 di via Gerolamo Morone, dove venne aperta alla pubblica consultazione. Dal 2013 la biblioteca è ospitata presso il palazzo di Brera, grazie ad un accordo di valorizzazione dei fondi storici della Società Storica Lombarda con la Biblioteca nazionale Braidense.

La biblioteca è aperta al pubblico da lunedì a venerdì dalle ore 9.00 alle 16.00 e il materiale è consultabile nella sala manoscritti della Biblioteca nazionale Braidense.

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Le collezioni

La Biblioteca della Società Storica Lombarda tutela, organizza e rende fruibile un patrimonio di circa 30.000 volumi e opuscoli, circa 800 testate di riviste, di cui 200 in rapporto di scambio, e circa 400buste di documentazione archivistica. Per tipologia di documentazione si conservano manoscritti, incunaboli, cinquecentine, opere antiche e moderne, opuscoli, periodici, fogli volanti, pergamene e carte manoscritte (lettere ducali, istrumenti notarili, rubriche e registri), in un arco temporale di produzione che va dal XIV secolo ad oggi. Non va trascurato il materiale artistico, tra quadri, busti, gessi, strumenti scientifici e stampe.

Nello specifico i contenuti abbracciano la vita milanese e lombarda, con opere di letteratura, storia dell'arte, legislazione e diritto, araldica, religione e liturgia ambrosiana, musica, storia e cronache di avvenimenti occasionali, ma anche carteggi relativi a famiglie, località, monasteri e chiese dell'antico ducato milanese.

La composizione di parte di questo patrimonio è articolata in 18 fondi storici che sono stati notificati a norma di legge nel 1995: sono i lasciti di Amilcare Ancona (1884), Marco Formentini (1884), Giuseppe Mongeri (1888), Emilio Seletti di Busseto (1893), Michele Caffi (1894), Cesare Vignati (1900), Francesco Rosari (1904), Achille Bertarelli (1904 - 1909), Emilio Motta (1905), Giovanni Vergani (1905), Carlo Ermes Visconti di San Vito (1912), Alessandro Casati (1913), Francesco Novati (1916), Pietro Sormani Andreani (1917), Emilio Silvestri (1918), Antonietta Trotti Bentivoglio Crivelli Serbelloni (1920), Giuseppe Ghisolfi Imperatori (1920) e Giuseppe Riva (1929).

Di particolare pregio è il fondo librario Visconti di San Vito, riguardante la storia di Milano, in cui si conservano alcune edizioni antiche di estrema rarità, sia per qualità di stampa che per preziosità dell'esemplare. Come - e questo solo a titolo di esempio - i due incunaboli del 1488: il De officiis di Sant'Ambrogio con la Vita del santo scritta da Paolino da Nola, stampati per Filippo Cavagni da Lavagna con i tipi di Ulrich Scinzenzeler, e gli Statuta Mediolani riformati da Ludovico il Moro e pubblicati da Alessandro Minuziano. Per citare, inoltre, la Patria historia di Bernardino Coriodel 1503, l'opera alla quale è strettamente legata la fama di questo storico milanese, nei giudizi della critica antica e moderna, considerata la fonte ufficiale della Milano medioevale e rinascimentale.

Mentre fra i carteggi, nel fondo Achille Bertarelli, va menzionata la documentazione dell'architetto Leopoldo Pollack e di suo figlio Giuseppe: appunti giornalieri, promemoria, lettere, giornali dei lavori svolti all'Opera della Veneranda Fabbrica del Duomo, con l'inventario dei mobili e delle suppellettili di casa, redatto a seguito della morte di Leopoldo, avvenuta nel 1806. Vale la pena inoltre segnalare l'archivio di Francesco Novati, comprendente originali di lavori editi ed inediti, lezioni, spogli di archivi e di biblioteche, corrispondenza, materiale a stampa e fotografie che documentano i molteplici interessi del filologo, professore nella Regia accademia scientifico-letteraria di Milano. Come infine vanno menzionate le carte relative alla corrispondenza tra i fratelli Alessandro e Pietro Verri nella trascrizione dell'abate Gaspare Cervini, utilizzate per il Carteggio di Pietro e di Alessandro Verri, pubblicato in 12 volumi dalla società Storica Lombarda tra il 1910 e il 1942.

La specializzazione del patrimonio ha caratterizzato la singolarità e l'unicità della collezione che è in continuo incremento in virtù anche di recenti donazioni (Fondo Cito-Filomarino, Fondo Marzoli, Fondo Ambrosoli, Fondo Balestrini e Fondo Ghio). A questi si aggiunge l'Archivio storico della Società Storica Lombarda che conserva le carte prodotte dall'ente per lo svolgimento della sua attività dal 1873 ad oggi, con l'Archivio della toponomastica, comprensivo delle pratiche sui pareri espressi dal 1927 per le dodici Prefetture della Lombardia.

La biblioteca promuove attività didattica per i licei classici nell'ambito dei PCTO con il progetto "Entra in biblioteca con un click" e stage formativi per gli studenti nella disciplina biblioteconomica attraverso convenzioni con le università milanesi.

Per una valorizzazione del proprio patrimonio la Biblioteca ha promosso gli studi: Francesco Novati. Inventario del fondo conservato presso la Società Storica Lombarda. Milano, Cisalpino, 1997; La Biblioteca della Società Storica Lombarda, dalla costituzione ad oggi, in Volti e memorie. I 125 anni della Società Storica Lombarda. Milano, Cisalpino, 1999; Un tesoro nascosto. Gli incunaboli e le cinquecentine della Società Storica Lombarda. Milano, Electa, 2002; e in "Archivio storico lombardo": Il riordino dell'Archivio della Società Storica Lombarda (2003); I manoscritti della Società Storica Lombarda, (2005 - 2006); I libretti musicali della Società Storica Lombarda, (2009); Gli almanacchi milanesi del Settecento della Società Storica Lombarda, (2010); Bandi, gride e bolle pontificie del XVI secolo nella Società Storica Lombarda, (2012).

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Cataloghi e risorse online

La biblioteca è censita nell'Anagrafe delle Biblioteche Italiane dell'Istituto Centrale Catalogo Unico (codice MI0255); per la catalogazione aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e partecipa ai seguenti cataloghi collettivi: Incunabula Short Title Catalogue (ISTC); Material Evidence in Incunabula (MEI); Censimento nazionale delle edizioni del XVI secolo (EDIT16); Catalogo Italiano dei Periodici (ACNP). In formato digitale l'"Archivio storico lombardo", annate 1874 - 2001,è accessibile da SBN e da EVA della Biblioteca nazionale Braidense.

Quale punto di riferimento nel panorama culturale italiano per lo studio della storia milanese e lombarda, l'attività della biblioteca si integra con gli scopi dell'associazione nell'organizzare incontri, conferenze, visite guidate e convegni, in collaborazione con le scuole, università e altri enti culturali. Partecipa al progetto "Le piccole patrie del Settecento: ducato di Milano", promosso in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria delle Province Parmensi e la Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi di cui la Società Storica Lombarda è capofila dell'iniziativa.

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Indirizzo e contatti

Biblioteca della Società Storica Lombarda ETS

Via Brera, 28, 20121 Milano (MI)

Tel. 02 860118; 347 2713589

E-mail: storica@tiscali.it

Sito web: www.societastoricalombarda.it

Facebook: Società Storica Lombarda

Instagram: @societastoricalombarda

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Dal sito della biblioteca:

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