A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
La Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico
Si ringrazia la dottoressa Annalisa Anastasio, assistente bibliotecaria del Pontificio Istituto Biblico, per il contributo. Le immagini a corredo dell'articolo sono state realizzate dalla fotografa Barbara Andolfi.
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La storia
Fondata contestualmente all'istituto da cui prende il nome, la Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico nasce il 7 maggio del 1909 con lettera apostolica Vinea Electa per volontà di papa S. Pio X, come «sussidio massimamente necessario […] che comprenderà il maggior numero possibile di opere antiche e moderne necessarie o utili per provvedere al vero progresso delle discipline bibliche e al profitto degli studi ordinari dei docenti e degli alunni dell'Istituto» (Pio X, Lettera apostolica Vinea electa, 7 maggio 1909, in "Acta Apostolicae Sedis", vol. I (1909), n. 7, pp. 447-451). Si tratta di un'istituzione universitaria cattolica dipendente dalla Santa Sede, situata nel Palazzo Muti Papazzurri in Piazza della Pilotta a Roma, e vanta una sede filiale distaccata a Gerusalemme. Dal 1928 l'istituto fa parte del Consorzio Gregoriano e dal 1991 la biblioteca rientra nella rete URBE (Unione Romana Biblioteche Ecclesiastiche).
Fin dall'inizio della sua storia la gestione dell'istituto è affidata alla Compagnia di Gesù: primo rettore fu padre Leopold Fonck S.J. La creazione di un'adeguata biblioteca per il nascente istituto fu da subito nelle sue preoccupazioni: «Una biblioteca ben fornita e facilmente accessibile sarà costituita nello stesso luogo dell'istituto. Essa comprenderà le opere di riferimento e i principali lavori nel campo delle scienze bibliche, come pure le riviste più importanti» (cfr. Maurice Gilbert, Il Pontificio Istituto Biblico. Cento anni di storia (1909-2009). Roma, Editrice Pontificio Istituto Biblico, 2009, pp. 33-34). Dopo una breve permanenza al Collegio Leonino in via Pompeo Magno, nel 1911 la biblioteca e l'istituto si stabilirono nell'antico Palazzo Muti Papazzurri, costruito nel 1660 da Mattia De Rossi, allievo del Bernini, in Piazza della Pilotta. Lo spostamento della biblioteca dalla sua prima sede al palazzo seicentesco si rese possibile grazie a un mirabile intervento architettonico: il cortile del palazzo venne coperto e trasformato in un grande ambiente dove trovò posto l'allora 'Aula Magna' (oggi Aula Pio X), al di sopra della quale venne realizzata la torre libraria sviluppata su quattro livelli di scaffalature in stile liberty, secondo il progetto dell'architetto Hermann Joseph Hürth di Aquisgrana, e eseguita dalla ditta Netter & Jacobi interamente in metallo. All'interno della biblioteca è possibile ancora oggi ammirare una galleria affrescata che testimonia i fasti dell'antica famiglia Muti Papazzurri: gli affreschi sono opera di Giovanni Francesco Grimaldi, detto 'il Bolognese', per le pareti e di Giacinto Calandrucci per la volta.
Con un documento firmato dal cardinale segretario di Stato Rafael Merry del Val in data 29 dicembre 1910, padre Fonck ottenne in prestito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana le opere acquisite da papa Leone XIII per una futura biblioteca biblica (i libri sugli scavi e sugli studi archeologici di Palestina e Assiria, le riviste esegetiche e orientali) e i duplicati della vaticana di argomento biblico, divenendo così il primo importante nucleo compositivo della Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico. Nell'anno 1932, ventitré anni dopo la fondazione, contestualmente all'inaugurazione della Facoltà orientalistica per gli studi sul Vicino Oriente Antico, venne infine organizzata l'Aula orientale, dedicata agli studi archeologici e filologici dell'area mesopotamica e della Palestina che ben si coniugano con le finalità scientifiche dell'istituto.
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Spazi e collezioni
La biblioteca è oggi situata ai piani primo e secondo dell'istituto e si articola su due livelli con più sale per la lettura e la consultazione del patrimonio documentario: le sale di lettura e consultazione contano 208 postazioni predisposte per l'uso di computer personali e 6 postazioni informatizzate; 3 ampi locali di deposito a scaffalatura perimetrale e a compactus sono disposti a lato dei piani della biblioteca e al piano terra dell'Istituto. Nei suoi oltre cento anni di storia la biblioteca ha accumulato un patrimonio ampio e specializzato negli studi biblici ed orientalistici a livello nazionale e internazionale: secondo i principi della sua fondazione, la mission dell'istituto rimane infatti quella di promuovere gli studi superiori di Sacra scrittura e Orientalistica, le due facoltà che costituiscono l'istituto.
L'originario nucleo librario proveniente dai doppioni della Biblioteca Apostolica Vaticana è stato successivamente arricchito dalle donazioni di professori e affiliati dell'istituto: allo stesso padre Fonck spetta il merito di aver ordinato la parte del fondo biblico e di averle conferito un'impostazione ecumenica e un indirizzo scientifico. Tra il 1909 e il 1934 la biblioteca ha goduto delle donazioni di numerosi benefattori, tra cui quella della famiglia du Coëtlosquet, dei fratelli Augustin e Joseph Lémann, di Joseph Markwart, nonché delle opere pervenute tramite recensione alle riviste dell'istituto, "Biblica" e più tardi "Orientalia". Anche grazie agli acquisti direttamente sostenuti dai fondi della Compagnia di Gesù, la biblioteca arriva a possedere nel 1934 il doppio dei volumi rispetto al 1914 (circa centomila), come testimonia l'allora rettore padre Augustin Bea. Il sempre crescente numero dei volumi rende necessario, nell'estate del 1970, creare un deposito di libri e riviste consultati meno frequentemente a causa della loro antichità, iniziativa parimenti seguita da padre Saverio Corradino, che dal 1976 comincia a ritirare dalla biblioteca tutte le opere anteriori al XIX sec. per collocarle nel nuovo deposito.
Ad oggi la biblioteca possiede circa 184.000 volumi nella sede di Roma e ospita nel catalogo elettronico 30.000 volumi della sede filiale di Gerusalemme, 93 microfiches e 11 basi dati. La biblioteca acquisisce in media ogni anno 1.400 nuovi volumi rispecchianti le aree disciplinari specifiche dell'istituto: Esegesi biblica e scienze ausiliari (Filologia semitica e greca), Storia dell'esegesi cristiana e giudaica, Archeologia del Vicino Oriente Antico (Asia minore, Mesopotamia, Siria, Palestina, Egitto). La biblioteca si arricchisce anche di donazioni librarie di professori e ricercatori del settore e colleziona in una specifica sezione le tesi dottorali pubblicate dagli studenti dell'istituto. Il patrimonio librario è stato organizzato secondo un sistema di classificazione di tipo topografico-sistematico, diviso in sezioni identificate con numeri romani e sigle.
All'ampia e variegata raccolta monografica si aggiunge una ricca collezione di periodici, con 1.733 titoli disponibili a scaffale aperto e nei depositi, di cui 350 in abbonamento corrente, consultabili nel catalogo ACNP. Della collezione libraria principale, fanno parte anche fondi speciali: il pregiato fondo antico, che ammonta a circa 5.100 volumi, è conservato tra la sala rari e i depositi insieme a carte geografiche e tavole illustrate, riposte in cassettiere metalliche; si aggiungono 41 manoscritti conservati presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (cfr. Guida ai fondi manoscritti, numismatici, a stampa della Biblioteca vaticana, a cura di Francesco D'Aiuto e Paolo Vian. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2011, pp. 497-498); l'Aula Rashi conta 1692 volumi relativi all'esegesi ebraica e agli studi rabbinici; infine due importanti lasciti librari costituiscono il Fondo padre Luis Alonso Schökel e il Fondo padre Reinhard Neudecker, professori della Facoltà biblica dell'istituto rispettivamente di Sacre scritture e di Letteratura rabbinica.
Al patrimonio cartaceo si affianca una sempre crescente e aggiornata collezione di risorse elettroniche (accesso a 42.000 e-book), accessibile anche off campus attraverso il servizio di OpenAthens. La biblioteca è inoltre abbonata a banche dati bibliografiche e full-text, repertori lessico-enciclopedici indispensabili per gli studi biblici e sussidi di studio elettronici: tra questi si menzionano Accordance, Bibleworks e Verbum, che forniscono strumenti di studio dettagliati per il testo ebraico e greco, commenti e dizionari di riferimento, con un sistema di riscontri incrociati unico per interconnettere il testo biblico con intere biblioteche di antico materiale extra-biblico.
Tutte le collezioni sono ricercabili attraverso il catalogo online.
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Servizi
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 18:00 e il sabato dalle 8:00 alle 12:30. L'accesso è in primo luogo riservato alla comunità accademica del Pontificio Istituto Biblico, della Pontificia Università Gregoriana, del Pontificio Istituto Orientale e ai membri regolarmente iscritti all'Associazione ex alunni. Possono accedere alla biblioteca anche studenti e docenti delle università aderenti alla rete URBE, nonché quelli delle università statali che certifichino tramite lettera di presentazione l'esigenza di utilizzare il patrimonio documentario della biblioteca.
È possibile richiedere in consultazione fino a 5 volumi al giorno tra quelli conservati nei depositi: il prelievo dei volumi dai depositi avviene ogni ora.
La biblioteca non effettua prestito interbibliotecario. Il prestito corrente è riservato ai docenti e ai collaboratori scientifici del PIB (Norme generali della Biblioteca del Pontificio Istituto Biblico, art. 4).
A ciascun piano della biblioteca è possibile usufruire del servizio di fotoriproduzione self-service, cartacea e digitale, tramite la tessera di accesso ricaricabile al reference desk posto al primo piano. Gli utenti possono accedere alle nuove acquisizioni monografiche e periodiche cartacee attraverso una doppia esposizione libraria settimanale; gli studenti e i dottorandi hanno a disposizione la riserva del materiale didattico indicato dai professori per i corsi semestrali. Alla sede distaccata di Gerusalemme, dotata anch'essa di una biblioteca interna all'edificio insieme a un piccolo museo, accedono professori e studenti iscritti alle facoltà della sede romana che trascorrano un periodo di studio a Gerusalemme in collaborazione con la Hebrew University of Jerusalem, l'École biblique e lo Studium Biblicum Franciscanum.
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Indirizzo e contatti
Pontificio Istituto Biblico - Biblioteca
Piazza della Pilotta 35
00187 Roma (RM)
+3906-695266164