A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Osservatorio internazionale. Le organizzazioni internazionali governative e non governative
Le organizzazioni internazionali si distinguono in organizzazioni governative e non governative. Il criterio distintivo fondamentale è relativo alla loro composizione: membri delle prime devono essere soggetti di diritto internazionale e dunque stati o altre organizzazioni intergovernative; membri delle seconde sono invece singoli individui o enti.
Le organizzazioni non governative (ONG) sono associazioni private senza fini di lucro: il carattere internazionale è legato alla loro operatività in almeno tre Stati diversi. Esse svolgono attività di sensibilizzazione, informazione e solidarietà su temi e problemi di rilevanza internazionale. Tali, ad esempio, sono Amnesty International, il WWF, Greenpeace International, Emergency.
In ambito politico internazionale esse svolgono un ruolo di rappresentanza di particolari istanze della società civile e di mobilitazione dell'opinione pubblica mondiale sulle stesse. Questa loro funzione è stata recepita dall' articolo 71 del capitolo X della Carta delle Nazioni Unite, che prevede e regola forme di consultazione delle ONG sulle questioni di competenza del Consiglio economico e sociale dell'ONU.
Le organizzazioni internazionali governative (OIG) sono invece costituite da tre o più Stati tramite un accordo internazionale. Il loro documento istitutivo - detto statuto, carta, patto ecc. - delinea la struttura dell'organizzazione, le sue finalità, gli strumenti, i metodi operativi e le modalità di finanziamento.
Dal punto di vista strutturale, le OIG sono dotate di tre organi fondamentali a carattere permanente: un'assemblea, in cui tutti i membri aderenti sono ugualmente rappresentati; un comitato ristretto con funzioni esecutive; un organo tecnico-amministrativo coordinato da un Segretario o Direttore cui spetta il compito di gestire il personale e gli uffici dell'intera organizzazione. Quali soggetti di diritto internazionale, le OIG hanno una propria personalità giuridica distinta da quella degli Stati che le compongono: si tratta, tuttavia, di una soggettività parziale in quanto la loro capacità di agire riguarda esclusivamente le competenze loro attribuite dagli Stati (principio di specialità). In questo ambito, le OIG possono far uso di tutti i poteri necessari per il soddisfacente svolgimento e la piena realizzazione degli obbiettivi ad esse attribuite dallo statuto di fondazione (principio dei poteri impliciti). Entrambe le regole che governano l'azione delle organizzazioni intergovernative sono state formalmente enunciate al paragrafo 25 del parere della Corte internazionale di Giustizia dell'8 luglio 1996 (Legality of the use by a state of nuclear weapons in armed conflict).
La nascita delle organizzazioni internazionali governative come forme istituzionalizzate della cooperazione tra gli Stati per il raggiungimento di interessi e la risoluzione di problemi comuni risale agli anni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale. Inizialmente concepite quali luoghi privilegiati all'interno dei quali gli Stati potevano svolgere attività diplomatiche, esse hanno assunto oggi un ruolo attivo e sostanzialmente autonomo all'interno del sistema internazionale. Il multilateralismo dell'ordine internazionale, la globalità dei temi da affrontare, l'interdipendenza degli ambienti istituzionali hanno comportato la devoluzione alle OIG di ambiti di competenza, in precedenza appartenuti alle singole sovranità nazionali, sempre più penetranti dando luogo a forme di governo reticolare del sistema internazionale (global governance) agente attraverso gli strumenti normativi della soft law.
Le organizzazioni intergovernative possono essere classificate in modo diverso a seconda del criterio adottato che può riferirsi al numero potenziale dei suoi componenti, alla loro appartenenza geografica, all'omogeneità o settorialità degli interessi governati, alla loro sfera di azione.
Il complesso reticolo di organizzazioni intergovernative esistente nell'attuale panorama internazionale costringe ad una rigida selezione del numero delle OIG che saranno oggetto d'indagine nella rubrica. Si tratterà pertanto dell'ONU, del Consiglio d'Europa, dell'OSCE e della NATO, tutte organizzazioni intergovernative a vocazione universale, in ambito mondiale e regionale, cooperanti su temi generali o particolarmente rilevanti quali la sicurezza e la cooperazione tra gli Stati.
Da ultimo si traccerà il profilo del G8, forum internazionale a cadenza periodica dei paesi più industrializzati, la cui evoluzione sembra prefigurare la sua prossima istituzionalizzazione in forma di organizzazione internazionale.
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