A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Sesta edizione del corso "Il Parlamento in Biblioteca" (5-7 dicembre 2012)
Dal 5 al 7 dicembre si è tenuta presso il Polo bibliotecario parlamentare la sesta edizione del corso "Il Parlamento in biblioteca", organizzata dalle Biblioteche del Polo Parlamentare in collaborazione con l'Associazione Italiana Biblioteche. Il tema, come nelle precedenti edizioni, atteneva agli strumenti e metodi per la ricerca della documentazione parlamentare finalizzata all'attività di reference. I partecipanti, in numero di sedici, provenivano da biblioteche di ministeri, università, consigli regionali, comuni, enti pubblici e studi legali, con presenza prevalente ma non esclusiva di persone con esperienza lavorativa di ambito giuridico.
A tale riguardo, è stato interessante scoprire come, anche per chi lavora non in una biblioteca specialistica, ma di pubblica lettura, l'esperienza del corso sia stata ritenuta utile. Ci ha scritto, infatti, Ornella De Bortoli, della Biblioteca Comunale di Montebelluna, che i propri dubbi relativi a come avrebbe potuto spendere le nozioni apprese nella tre giorni romana nel suo lavoro quotidiano siano stati rapidamente dissipati: "Sempre più spesso le persone alle prese con la normativa pubblica e con la difficoltà a districarsi nella miriade di informazioni che trovano perlopiù nella stampa, si rivolgono alla biblioteca e ai bibliotecari confidando in un aiuto irreperibile altrove. Ecco che anche nelle biblioteche come la nostra la ricerca di informazioni di natura legislativa diventa fondamentale per offrire un efficace servizio ai cittadini".
Ma anche per chi lavora in biblioteche giuridiche la documentazione parlamentare ha costituito un'interessante novità. Tiziana Mancini, della Biblioteca di Area Giuridica dell'Università Roma Tre, ci ha, infatti, spiegato che gli studenti utenti della Biblioteca in cui lavora richiedono piuttosto leggi, sentenze e dottrina mentre i docenti richiedono articoli di periodici o libri in prestito ma né gli uni né gli altri di solito richiedono atti parlamentari né, più in generale, ricorrono al servizio di reference. Nella convinzione che il lavoro del bibliotecario "non dovrebbe limitarsi a soddisfare le richieste abituali ma dovrebbe suggerire un percorso di ricerca diverso da quello solito", la Mancini si propone di far tesoro dell'esperienza formativa redigendo e mettendo a disposizione degli studenti una piccola guida di base per fornire le prime informazioni e quindi suscitare interesse per la documentazione parlamentare.
Analogamente Ernesto Pauselli e Antonio Demofonti, del Ministero dell'Interno, pur non digiuni di procedura parlamentare, hanno apprezzato la possibilità, che il corso ha loro offerto, di risalire dall'atto amministrativo, pane quotidiano nel loro lavoro, alla fonte normativa.
Stefania Fraschetta, che si occupa di reference presso la Biblioteca di Ateneo di Milano Bicocca, organizza a sua volta corsi sulla ricerca bibliografica, differenziati per livello di utenza (matricole, laureandi, dottorandi). I suoi interlocutori sono soprattutto studenti di Giurisprudenza e, dell'approfondimento sulla bibliografia e documentazione parlamentare fatto nella tre giorni romana, la collega si ripromette di trarre materia per i prossimi seminari, destinanti agli studenti e dottorandi di diritto parlamentare, includendo nel programma l'illustrazione dei siti delle Biblioteche del Polo Parlamentare e delle banche dati di attività parlamentare.
Circa la strutturazione del corso, anche stavolta il personale delle Biblioteche della Camera e del Senato ha dato ampia esemplificazione delle collezioni cartacee di documenti parlamentari ma, soprattutto, ha sottolineato i progressi compiuti ancora nell'ultimo anno per digitalizzare la documentazione delle vecchie legislature, Regno incluso.
Lo standard dei corsi degli anni precedenti, anche grazie alle segnalazioni dei partecipanti alle precedenti edizioni, è stato perfezionato: senza sacrificare la parte teorica sul diritto e la procedura parlamentare e l'illustrazione dei due siti della Camera e del Senato, è stato dato maggiore spazio alle esercitazioni pratiche; a tale scopo, ad esempio, materiale didattico sull'iter legislativo è stato inviato preventivamente, mentre altri sussidi (sintesi e slides) sono stati recapitati successivamente.
Al termine della prima e seconda giornata il consueto appuntamento con le visite guidate di Palazzo Montecitorio e Palazzo Madama.
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Per le notizie sulle passate edizioni si vedano gli articoli sui numeri 2, 14, 26, 27, 32, 6 N.S. di MinervaWeb.