Il Gatto Letterato si prospetta come "giornale scientifico letterario"; esso riporta dialoghi o lettere di carattere filosofico e scientifico che ironizzano ed attaccano "pseudo letterati o scienziati", "certi giornalisti leccazampe" e "pubblici avvelenatori"; ad esempio, nel dialogo tra il Padrone e il Gatto, vengono presi di mira i giornalisti specializzati nella vendita di biografie o, Nell'orazione funebre per un gatto, gli autori di necrologie. Largo spazio viene dato ad articoli di carattere scientifico che mettono in luce anche il dibattito del tempo soprattutto in campo medico, come il Dialogo tra l'antropotomo patologo e la Morte, in cui l'autore ironizza sui meriti dell'anatomia patologica; in esso si offrono dettagli su operazioni, patologie e terminologie mediche e si commenta tra le righe la lotta e la fatica del medico che attraverso la sua scienza si trova a combattere contro la Morte, la quale, però, denigra il lavoro dell'antropotomo e giudica i medici "moderni", rispetto agli antichi, che "non si appagavano che dei soli fatti", al contrario "ministri della morte", "razionali e quindi chiaccheratorissimi". La diffusione e l'aperta propaganda delle riflessioni di Ferrarese, medico frenologo di fama europea, in campo medico e soprattutto sulla frenologia occupano uno spazio preponderante nel foglio, dando così risalto alle glorie della scienza medica napoletana della fine dell'Ottocento. Nel periodico appare l'introduzione all'Analisi Filosofica delle pene opera di Ferrarese, dove viene sollevata la questione di una riforma di alcune leggi criminali ed anche della formazione dei Magistrati "nella cognizione frenologica e nella più raffinata e sublime psicologia" e in cui viene sottolineata la necessità di considerare bene "i rapporti tra natura dell'atto criminoso e della pena, considerandoli nelle relazioni psicologiche affettive e morali dell'uomo"; tale articolo, insieme anche a L'Avvocato criminale, per cui "gli studi frenologici sono indispensabili in quanto spiegano le diverse manifestazioni della natura umana", esprime le riflessioni innovative del frenologo a proposito della psicopatologia forense. Viene riportato altresì un Quadro statistico dei guariti e dei morti nei vari manicomi d'Europa e il giudizio favorevole di una rivista inglese sul Trattato delle malattie mentali dello stesso Ferrarese. Come esempio di sintesi tra le Scienze e la Letteratura, discipline di cui il foglio vuol farsi promotore, si può prendere in esame l'articolo Biblioiatria, in cui Ferrarese finge che i libri possano essere cure sostitutive ai farmaci e consiglia opere ed autori quali rimedi per eventuali disturbi: ad esempio Jacopone da Todi può servire da refrigerante, le tragedie di Shakespeare sono astringenti, i Sonetti del Casa sono calmanti, "molti pezzi di Platone e la fisica di Aristotele" stupefacenti, mentre il Il Gatto letterato è annoverato tra i tonici irritanti insieme anche alla Frusta letteraria di Baretti. Spesso alla fine del numero vengono pubblicati un Avviso o degli Annunzi bibliografici, dove si rende nota la pubblicazione di opere italiane e straniere soprattutto di carattere scientifico. Nel secondo volume, che prende il titolo "più dignitoso" di Aristarco e che durò solo un trimestre, il periodico propone anche delle rassegne di teatro, una cronaca del giorno e molte recensioni.
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