I Consiglieri parlamentari (in numero di 83 alla data del 1° gennaio 2024) rappresentano la carriera direttiva dell'Amministrazione del Senato. Sono chiamati a dirigere gli Uffici e le altre strutture in cui si articola l'Amministrazione, nonché a provvedere all'assistenza giuridica e tecnica dei Senatori.
Si accede alla carriera dei Consiglieri parlamentari esclusivamente attraverso concorsi pubblici.
I concorsi per la carriera di Consigliere parlamentare prevedono di norma 5 prove scritte e tra 10 e 11 prove orali e tecniche. Può essere inoltre prevista una prova selettiva preliminare, antecedente alla prova scritta. Per l'accesso a tale carriera è richiesto il diploma di laurea conseguito con il massimo della votazione. Nell'ultimo concorso bandito (2009) i candidati ammessi al concorso sono stati chiamati a sostenere una prova preliminare consistente in 60 quesiti a risposta multipla nelle seguenti materie: |
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- Per l'indirizzo giuridico:
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- Per l'indirizzo economico:
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I candidati che hanno superato la prova preliminare sono stati chiamati a sostenere le seguenti prove scritte: |
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- Per l'indirizzo giuridico:
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- Per l'indirizzo economico:
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I candidati che hanno superato le prove scritte sono stati chiamati a sostenere le seguenti prove orali e tecniche: |
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Per l'indirizzo giuridico:
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- Per l'indirizzo economico:
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La retribuzione dei dipendenti appartenenti alla carriera direttiva - compresi coloro che rivestono posizioni apicali, tra cui il Segretario Generale - è fondata su una progressione giuridica ed economica che discende dall'applicazione di disposizioni aventi portata generale. Nessun trattamento, compreso quello del Segretario Generale, può quindi essere oggetto di contrattazione individuale.
La carriera dei Consiglieri parlamentari, sotto il profilo giuridico, è suddivisa in tre fasce stipendiali, ciascuna della durata di dodici anni. La progressione giuridica ed economica è regolata dall'anzianità di servizio e da un sistema di valutazione. I parametri di valutazione sono diversificati in ragione della preposizione o meno ad incarichi di responsabilità di strutture amministrative ovvero ad incarichi di coordinamento. Sono di seguito riportati i fattori di valutazione dei Consiglieri parlamentari ai quali non sono attribuiti incarichi:
- Affidabilità personale
- Capacità di anticipare e risolvere i problemi
- Capacità di conoscere e motivare i collaboratori
- Competenza tecnica e aggiornamento professionale
- Capacità innovativa e progettuale
- Qualità degli elaborati prodotti
- Capacità relazionale
Per i Consiglieri parlamentari con almeno due anni di anzianità, ai quali siano stati attribuiti i predetti incarichi specifici fattori di valutazione sono: la capacità innovativa e progettuale, la capacità organizzativa e la conoscenza del contesto di riferimento. In ragione dell'incarico conferito è inoltre valutata la capacità di sviluppare la qualità dell'azione amministrativa, di valutare e motivare il personale e la qualità delle relazioni interne all'Amministrazione ovvero l'affidabilità personale, la capacità di conoscere e motivare i collaboratori e la qualità dell'attività svolta.
Ai Consiglieri parlamentari ai quali siano stati attribuiti i predetti incarichi viene corrisposta una indennità di funzione.
La promozione alla fascia economica superiore e la progressione stipendiale di carriera sono subordinate al superamento di verifiche di professionalità periodiche sulla base del predetto sistema di valutazione.
Riepilogo retribuzioni annue assunti a decorrere dal 1° agosto 2013 »
(Per la carriera dei Consiglieri parlamentari fare riferimento alla fascia dirigenziale)