A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Biblioteca in uso
Nuovi lettori per i microfilm
Dal mese di novembre 2017 sono attive presso la Sala Microfilm della Biblioteca del Senato due nuove postazioni per la consultazione e la scansione da microfilm dei giornali che si vanno ad aggiungere alle due già presenti. Sui due nuovi pc è installato un software pienamente integrato con i lettori. Questo applicativo consente con un semplice click di mandare avanti e di riavvolgere la bobina a velocità diverse. Gli scanner infatti non sono provvisti di alcun dispositivo manuale per il riavvolgimento.
La messa a fuoco e la ricerca della luminosità ottimale sono del tutto automatizzate, consentendo una più agevole e veloce consultazione di bobine che sono state inizialmente microfilmate in modi differenti. Il software consente inoltre la rotazione, l'inversione di polarità fra bianco e nero, l'aggiustamento di piccole imperfezioni e il corretto allineamento della bobina.
Altre funzionalità importanti sono il rilevamento automatico dei bordi della pagina microfilmata, in modo da ottenere una selezione priva di inutili bordi al di fuori del testo, e la possibilità di selezionare solo una o più parti della stessa pagina, scegliendo più articoli al suo interno. Si possono in tal modo creare tanti file quante sono le selezioni, e dunque operare un vero e proprio 'taglio' elettronico.
È possibile salvare la pagina (o una parte di essa) di proprio interesse, scegliendo un nome da assegnare a tutte le successive scansioni e il tipo di formato di uscita (pdf, bmp, jpg, tiff, ecc.). I file saranno tutti salvati in una cartella predefinita sull'hard disk dei computer e potranno successivamente essere trasferiti sulla propria pen drive, da inserire in apposite porte usb presenti sul computer e sullo scanner.
Questa nuova e importante iniziativa dell'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare si inserisce nel quadro di favorire un sempre maggiore, funzionale e semplificato sistema di consultazione dei quotidiani. Il progressivo passaggio dal cartaceo al digitale, infatti, consente da un lato un evidente risparmio di tempo per la ricerca e dall'altro, a fronte di una diminuzione della movimentazione fisica del materiale originale, ne garantisce una migliore e più duratura conservazione.