A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Speciale: Venti anni di apertura al pubblico della Biblioteca del Senato
Le collezioni: l'Emeroteca e i progetti di digitalizzazione
Nella nostra ideale passeggiata attraverso la storia della Biblioteca del Senato dal momento della sua apertura al pubblico - di cui proprio il 19 giugno scorso ricorrevano i vent'anni - non potevamo rinunciare a un approfondimento su uno dei settori tradizionalmente più significativi e che si è ulteriormente sviluppato in questi ultimi due decenni: le collezioni di giornali. Infatti, l'esigenza di rivolgersi a una platea più ampia, ma anche la crescente integrazione funzionale, che nel 2007 vedeva formalizzarsi il ruolo della Biblioteca del Senato come Emeroteca dell'intero Polo bibliotecario parlamentare, hanno incrementato l'attenzione verso questo specifico tipo di raccolte, ampliandone l'offerta anche in termini di strumenti e servizi per la loro consultazione.
Pertanto, dopo gli articoli sui servizi al pubblico e i fondi librari personali di cui la biblioteca si è arricchita, dedichiamo questo terzo appuntamento dello Speciale 2023 appunto all'Emeroteca, partendo da una rassegna del suo sviluppo - condotta principalmente attraverso le pagine di "MinervaWeb" - per approdare a una panoramica dei progetti di digitalizzazione con cui si intende promuovere la conoscenza e curare la valorizzazione di un così notevole patrimonio.
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2. Anno 2007: l'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare
3. Attività espositive ed editoriali
4. Comunicazione e strumenti di ricerca
5. Progetti di digitalizzazione e prospettive future
6. Riferimenti e approfondimenti bibliografici
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Fin dalla sua nascita nel 1848, la Biblioteca del Senato ha attribuito grande rilevanza all'acquisizione di giornali italiani e non, considerandoli sia uno strumento corrente di supporto alle esigenze informative dei senatori, sia una fonte storica irrinunciabile per ricostruire la politica e la cultura nazionali e internazionali. Con tali finalità, nell'Ottocento e all'inizio del Novecento una parte sensibile del bilancio della biblioteca per gli acquisti veniva destinato agli abbonamenti per quotidiani e periodici (Bonadonna Russo 2005, pp. 116-122), che riguardavano non solo testate attive, ma anche del passato, ottenute con ricognizioni nel mercato antiquario, in modo da rappresentare in particolare la storia d'Italia fino nelle sue articolazioni locali.
A questi materiali bibliografici si sono da sempre affiancate non solo le collezioni di atti accademici (pubblicazioni periodiche che per la loro specificità e caratterizzazione rappresentano una fonte privilegiata di studi, nello specifico per la storia locale) ma anche le pubblicazioni ufficiali, in particolare le raccolte legislative e di atti parlamentari e quelle dei bollettini ufficiali dei ministeri (per cui rinviamo a Atti parlamentari. Guida alla ricerca e Bollettini ufficiali dei ministeri. Elenco delle raccolte nella Biblioteca del Senato), ricevute in parte grazie al deposito legale obbligatorio - e via via sostituite, in tempi recenti, da banche dati e versioni dematerializzate.
Questo notevole e stratificato patrimonio (a cui già avevano accesso ricercatori con specifiche e documentabili esigenze di studio nella sede della biblioteca a Palazzo Madama) veniva messo a disposizione di un pubblico ben più ampio a partire dal 19 giugno 2003, giorno dell'inaugurazione della sede di Palazzo della Minerva. Nei primi anni di apertura al pubblico, il patrimonio completo dei giornali cartacei correnti continuava a essere conservato presso l'Emeroteca di Palazzo Madama, accessibile primariamente per gli utenti istituzionali, ma consultabile dai visitatori su richiesta a Palazzo della Minerva grazie a un servizio di navetta. A Palazzo della Minerva il pubblico aveva immediatamente a disposizione le principali testate quotidiane nazionali, nonché le versioni su microfilm (consultabili da apposite postazioni) e le versioni digitali di numerose altre testate e dei relativi archivi, oltre che una parte importante degli archivi cartacei dei quotidiani, in particolare di quelli storici. Inoltre, le sale periodici del secondo piano mettevano a disposizione gli ultimi fascicoli di settimanali e periodici in abbonamento negli espositori e un certo numero di annate rilegate dei medesimi periodici negli scaffali del ballatoio presente nelle stesse sale.
Di lì a poco, sempre a giugno ma nel 2005, nasceva "MinervaWeb", che già nella sua prima veste di newsletter rappresenta un fedele specchio dell'evoluzione della biblioteca anche in questo settore. Gli articoli della prima serie prendono in considerazione quasi sempre le collezioni di quotidiani abbinandole a quelle di periodici, in una comune rubrica denominata appunto "Pubblicazioni periodiche". Il primo numero dà conto di un «elenco dei giornali, correnti e non, posseduti dalla Biblioteca in ordine alfabetico di testata » (MW 2005-1): è il prototipo dell'attuale Giornali. Catalogo del Polo bibliotecario parlamentare (per la sua evoluzione nel tempo rimandiamo a MW 2021-64a). Sarà invece nell'estate del 2007 che si svolgeranno i lavori per portare al piano terra di Palazzo Minerva la sala per la lettura dei microfilm di quotidiani, in uno spazio prima non destinato al pubblico (MW 2007-13).
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2. Anno 2007: l'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare
È proprio nel 2007 che si colloca la principale svolta in questo settore; la ricordiamo sempre con le parole di "MinervaWeb", che così ne dà annuncio (MW 2008-17):
La nascita del Polo bibliotecario parlamentare - cioè l'integrazione funzionale tra le due Biblioteche parlamentari [che aveva preso il via nel febbraio di quell'anno, ndr] - ha prodotto una divisione di competenze finalizzata ad un miglior servizio sia per l'utenza istituzionale che per quella esterna. Alla Camera è stata attribuita la competenza per il settore delle riviste e al Senato quella per i giornali.
Di conseguenza, l'ufficio preposto alla gestione dei seriali ha iniziato a concentrare la propria attività appunto su quotidiani e settimanali, fermando al dicembre 2006 - peraltro con una sensibile ottimizzazione delle spese - le acquisizioni dei periodici in comune con la Biblioteca della Camera (che avrebbe da allora in poi curato prevalentemente tale settore), con l'eccezione di alcuni titoli di particolare centralità per le collezioni e le specializzazioni del Senato, in particolare riviste di storia, storia locale, storia del diritto - collocate nella terza sala - e alcune di cultura generale - collocate nell'ultima sala.
Le salette periodici del secondo piano della biblioteca sono state dunque riorganizzate per dare maggiore visibilità e consultabilità ai giornali: le prime due sale sono state riallestite per ospitare una ampia selezione di quotidiani e settimanali italiani e stranieri (il fascicolo del giorno e i 30 giorni precedenti), mentre le ultime due salette restavano dedicate ai periodici specializzati ancora in abbonamento alla Biblioteca del Senato. La nuova organizzazione delle sale viene puntualmente descritta nell'articolo succitato.
Coerentemente con questa nuova organizzazione, e per sottolineare la rinnovata centralità della collezione dei giornali, si allestiva ex novo in una parte degli scaffali del ballatoio una sezione di volumi a scaffale aperto, dedicata alla storia del giornalismo e dei media, insieme alle annate recenti dei periodici rilegati; per visualizzarne l'elenco dei titoli è possibile ricorrere all'OPAC selezionando la sezione "Catalogo Senato" e scegliendo l'opzione "Fondo di giornalismo" dal menu a tendina relativo alla "Base da ricercare".
Mentre scriviamo, si prepara un nuovo sviluppo di questi locali: è in corso infatti il loro riallestimento per ospitare parte dei libri donati dal sen. Sergio Zavoli alla biblioteca, di cui abbiamo parlato nei numeri scorsi (MW 2022-69a e § 8 di MW 2023-72a); del progetto complessivo contiamo di dare annuncio prossimamente.
La responsabilità sullo sviluppo delle collezioni correnti dei giornali implicava l'impegno non solo alla loro disponibilità corrente ma anche alla conservazione nel tempo delle testate. Con questo duplice obiettivo, sempre nel 2007, è stato progettato QuID - Quotidiani In Digitale, un servizio di digitalizzazione di giornali correnti (MW 2009-23a). L'intenzione era non solo di preservare, ma anche di offrire possibilità di ricerca maggiori - ad esempio per parola chiave - rispetto al servizio di consultazione dei già obsolescenti microfilm; questi ultimi sono stati comunque mantenuti e, nel corso del tempo, dotati di lettori di nuova generazione, in grado di velocizzare lo scorrimento delle bobine e digitalizzare il supporto (MW 2010-27a e MW 2017-42).
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3. Attività espositive ed editoriali
Anche su impulso del nuovo ruolo di Emeroteca del Polo, sono state ben presto avviate nuove attività oltre a quelle tradizionali di allestimento di spazi e strumenti di consultazione e alla perdurante politica di acquisti in antiquariato (attività di cui danno conto ad es. MW 2008-19, MW 2010-27b, MW 2017-40a, MW 2018-45, MW 2018-48a, MW 2019-50, MW 2019-52), in particolare si sono cercati nuovi canali per la valorizzazione delle raccolte di giornali. Il periodo che si apriva è caratterizzato da un'articolata serie di iniziative espositive, spesso con una ricaduta editoriale, dal momento che le mostre producono opuscoli, cataloghi, pubblicazioni di approfondimento.
Sono nate così la rubrica "Spunti di cronaca" (i cui contenuti per motivi di copyright erano accessibili solo dalla rete Senato) per «documentare - attraverso le pagine e gli articoli di giornali e riviste - importanti avvenimenti di attualità, prevalentemente di carattere politico e istituzionale» (MW 2013-17) e, ancor prima, la serie "Istantanee di storia", avviata nel 2008 per raccogliere le brochures delle esposizioni tematiche realizzate dall'Emeroteca nell'ambito dell'attività di studio dei giornali posseduti: gli anniversari dello Statuto albertino (MW 2008-18) o dell'allunaggio (MW 2009-26), della caduta del muro di Berlino o delle elezioni a suffragio universale del 2 giugno 1946 - solo per citare alcuni esempi delle mostre ideate (ma rinviamo anche a MW 2009-21, MW 2010-28, MW 2012-12, MW 2013-18, MW 2014-24) - diventavano spunti per ripercorrere con gli occhi del presente l'attualità del passato, attraverso commenti e riproduzioni di prime pagine d'epoca che, visibili per un periodo nelle sale dell'Emeroteca o degli Atti parlamentari, restano tuttora consultabili grazie appunto agli opuscoli realizzati, presenti anche in formato pdf ricercabile nella sezione dedicata all'interno della pagina web Volumi curati dalla Biblioteca.
Con la rubrica "Un giornale al mese", dedicata allo studio e alla valorizzazione di giornali e periodici antichi presenti nelle collezioni della biblioteca e abbinata ad un ciclo di conferenze, si offriva uno strumento per portare a conoscenza del pubblico la ricchezza e la varietà del materiale conservato e testimoniare l'importanza della stampa come fonte storica.
In realtà prima ancora che nascesse questa rubrica, nella seconda metà del Novecento erano stati pubblicati lavori e cataloghi sui periodici dell'età del Risorgimento (BdS 1971 e BdS 1998); a partire dal 2008, l'attività di acquisizione, esposizione e pubblicazione prendeva nuova linfa spostando l'attenzione sulla stampa femminile e satirica (BdS 2008 e BdS 2013; MW 2011-4).
Su questa linea, segnaliamo in particolare nella rubrica "Un giornale al mese" la serie "I giornali di Minerva", avviata nel 2011 per favorire la conoscenza dei giornali «maggiormente rappresentativi del clima politico e culturale che portò all'Unità d'Italia» (MW 2011-1) con "Fogli, giornali e periodici del Risorgimento italiano", e proseguita nel 2013 con "Matite appuntite. Giornali satirici per disegnare l'Italia" (MW 2012-8, MW 2014-19). Tra gli argomenti trattati all'interno della rubrica si segnalano anche "La terza pagina", che ha affrontato uno tra gli aspetti più rilevanti del giornalismo italiano, e "Il Giornale dei giornali. Gazzettino del '14-'18", una speciale serie nata in occasione dei 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale per «ripercorrere, con cadenza mensile, la storia di quei lunghi e tragici anni proponendo non solo le prime pagine dei giornali dell'epoca, ma anche le notizie di cronaca nera e rosa, la cultura, gli spettacoli, lo sport e la pubblicità» (MW 2014-21).
Più recentemente, anche testate straniere sono state prese in considerazione in ragione della loro rarità e peculiarità. Nel 2021 nella serie "I giornali di Minerva" è uscito il volume dedicato alla testata ottocentesca "La grande esposizione di Londra", nata nel 1851 per celebrare la prima esposizione universale (Expo, 2021; MW 2021-66a).
Attingere al materiale periodico «quale fonte imprescindibile per la ricostruzione delle vicende che hanno segnato il nostro tempo» (MW 2010-32) diventava insomma un filo conduttore che avrebbe condotto la Biblioteca del Senato a partecipare anche a iniziative espositive organizzate al suo esterno. La collaborazione più naturale era chiaramente quella sinergica ad altri settori del Senato: nella mostra del 2010 sui "Padri fondatori" (il cui catalogo si trova in biblioteca), allestita con l'Istituto per la storia del Risorgimento per celebrare i 150 anni dello Stato italiano, un'intera sezione era dedicata a pubblicazioni periodiche ottocentesche, così da «offrire ai visitatori una chiave di lettura per cogliere l'evoluzione di questo fondamentale settore della vita culturale alla luce delle vicende storiche», interpretando il ruolo dell'Emeroteca del Senato come contributo alla definizione di «un quadro approfondito e rigoroso del percorso civile che ha condotto alla nascita dell'Italia di oggi» (MW 2010-29).
In altri casi, ci si è aperti a collaborazioni esterne, come per la mostra "L'Italia in prima pagina" (Perugia, 21 al 27 marzo 2007), promossa dall'Ordine dei Giornalisti e dalla Regione Umbria nell'ambito della prima edizione del Festival Internazionale del Giornalismo (MW 2007-10b). In tempi più recenti, la fama crescente dell'Emeroteca ha indotto curatori museali a chiedere in prestito per esposizioni temporanee alcuni esemplari di testate significative, come è accaduto per un numero del "Times" con la prima notizia giornalistica della teoria della relatività di Einstein (MW 2018-43) o per un esemplare dell'"Avanti!" ritenuto d'interesse per il centenario pasoliniano (MW 2022-70).
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4. Comunicazione e strumenti di ricerca
Accanto alle mostre e alle pubblicazioni, a seguito del nuovo ruolo dell'Emeroteca sono state sperimentate nuove modalità di comunicazione col pubblico: una rubrica settimanale attiva nel 2009, "I libri nei giornali" (i cui contenuti per motivi di copyright erano accessibili solo dalla rete Senato), raccoglieva le recensioni di novità editoriali pubblicate nelle pagine dei principali quotidiani nazionali, raggruppandole in fascicoli in formato pdf (MW 2009-23b); sono state avviate collaborazioni con università per percorsi di ricerca e creazione di banche dati (MW 2013-15); sono stati proposti incontri informativi a scolaresche liceali (MW 2009-22, MW 2009-25) e alle amministrazioni di Camera e Senato. Da tali incontri si sarebbero poi sviluppate le iniziative di formazione al pubblico sia istituzionale che esterno, stabilizzate nell'autunno del 2011 (MW 2011-6) e condotte per circa un decennio; anche quando si è passati a una gestione dei corsi congiunta tra le biblioteche del Polo parlamentare (MW 2015-26), nel suddividere i temi dei singoli moduli è sempre rimasta alla Biblioteca del Senato la competenza sulla trattazione delle risorse e strategie utili alla ricerca di attualità in testate e articoli di giornali (MW 2020-55a).
La comunicazione è stata veicolata grazie a una rinnovata sezione del sito istituzionale e grazie anche a "MinervaWeb", dove già dall'inizio del 2010 la rubrica "Pubblicazioni periodiche" aveva cambiato il titolo in "Emeroteca" ma che nella nuova serie, avviata nel 2011, rende più frequente la pubblicazione di notizie su questo specifico settore.
In particolare, proprio attraverso "MinervaWeb" si è dato conto dell'aggiornamento - già da diversi anni ormai a cadenza annuale - del più agile strumento di ricerca nelle collezioni di giornali: il già citato catalogo dei giornali contenente il prospetto alfabetico delle testate possedute, con indicazioni sui magazzini in cui sono custodite, i possibili accessi microfilmati o elettronici (gratuiti in internet o resi disponibili dalle postazioni PC al pubblico grazie a banche dati in abbonamento), le varie coperture cronologiche; dal 2021 la risorsa integra anche i dati relativi al posseduto della Biblioteca della Camera.
Con la pubblicazione dell'edizione 2023 (di cui si parla in questo stesso numero), il catalogo si arricchisce di un ulteriore strumento di ricerca a corredo, ossia il Supplemento informativo sulle collezioni della Biblioteca del Senato che contiene informazioni aggiuntive su lacune, specifiche edizioni possedute, presenza di supplementi e inserti e altri elementi utili alla ricerca dei contenuti di interesse dell'utente.
Per una idea complessiva del posseduto del Polo bibliotecario in tema di seriali e per ogni approfondimento relativo si rimanda in ogni caso al catalogo online del Polo bibliotecario parlamentare, anzi più precisamente alla maschera Ricerca integrata dei periodici, che consente di ricercare tutti i titoli di seriali posseduti dalle due biblioteche.
Oltre ai cataloghi, necessari a conoscere il posseduto delle due biblioteche, l'Emeroteca mette anche a disposizione una serie di strumenti di ricerca e di consultazione delle versioni digitali dei giornali correnti e dei loro archivi.
Abbiamo già accennato al servizio QuID, che dalle postazioni al pubblico mette a disposizione nei formati pdf e tiff ad alta risoluzione le pagine di alcune testate nazionali (inizialmente 10, oggi salite a 24) fino al giorno precedente a quello della consultazione; dal 1 settembre 2008 la sua copertura può considerarsi sostitutiva dei microfilm che fino a quella data costituivano il supporto di consultazione e conservazione alternativo al formato cartaceo. A partire dal 2016 (MW 2016-33a) è stato poi sottoscritto l'abbonamento alla piattaforma VoloEasyReader, che consente la consultazione di alcune testate nazionali con le relative edizioni locali e supplementi. Nel corso degli anni la piattaforma si è arricchita di nuove funzionalità e le testate disponibili si sono modificate per rispondere all'offerta complessiva di giornali correnti digitali all'interno del Polo bibliotecario parlamentare (MW 2017-39; MW 2019-51; MW 2020-57a); quest'anno da VoloEasyReader sono consultabili anche un certo numero di testate straniere, come documentato nell'articolo pubblicato su questo stesso numero (vedi in calce a questo articolo).
Numerose sono inoltre le banche dati contenenti gli archivi digitali di singole testate e aggregatori online di quotidiani nazionali e internazionali che sono stati sottoscritti nel corso del tempo dalla Biblioteca del Senato anche nell'ambito delle politiche di acquisizioni coordinate con la Biblioteca della Camera nel Polo bibliotecario parlamentare. È del 2005 - dunque prima ancora della nascita del Polo - la sottoscrizione dell'abbonamento a PressDisplay (MW 2005-2), diventato nel 2016 PressReader (MW 2016-33b), aggregatore che offre accesso ad oltre 5.000 pubblicazioni tra quotidiani e riviste di oltre 100 paesi del mondo, disponibili in tempo reale, ovvero contemporaneamente alla distribuzione del cartaceo (con la possibilità di consultare un archivio delle pubblicazioni fino ad un massimo di 90 giorni). Nel 2007 si aggiunge un altro importante aggregatore di news, ancora oggi tra le risorse più importanti per la consultazione dei quotidiani in formato testo presso il Polo bibliotecario parlamentare, ossia Factiva (MW 2007-9), servizio che dà accesso a migliaia di fonti in molteplici lingue da quasi duecento paesi diversi, comprese agenzie di stampa, testate economiche, periodici e i più importanti quotidiani di tutto il mondo.
Dal 2011 la Biblioteca del Senato ha acquistato per il Polo bibliotecario parlamentare l'archivio del "New York Times", che permette l'accesso all'intera collezione a partire dal primo numero del 1851, e successivamente quelli del "Washington Post" (1877-1997) e dell'"Economist" (1843-2010) (MW 2014-20). Nel 2016 è stata la volta dell'archivio del "Financial Times" (MW 2015-30), di cui è poi stata ampliata la copertura, e nel 2017 del "Times" e del "Corriere della sera" (MW 2017-38).
Nel 2018 con la nascita di Re@lWeb, il portale delle risorse elettroniche del Polo bibliotecario parlamentare (MW 2018-45b), tutte le risorse elettroniche disponibili a quella data per la ricerca dei giornali e dei relativi archivi (e quelle acquisite successivamente) hanno trovato una collocazione nella sezione "Attualità quotidiani" del portale stesso (MW 2019-49a).
Nel 2018 sono arrivati gli archivi di "The Guardian" e "The Observer" (MW 2018-48b), nel 2020 è stato attivato l'abbonamento alla principale testata francese "Le Monde" (MW 2020-55b), cui si è aggiunto nel 2022 l'intero archivio (MW 2022-67), nel 2021 è stata rinnovata la piattaforma per l'accesso all'archivio e alle banche dati de "Il Sole 24 Ore" (MW 2021-63). Nel 2022 sono stati acquisiti gli archivi di due importanti testate storiche inglesi, ossia "The Illustrated London News" (1842-2003) e "The Times Literary Supplement" (1902-2019) (MW 2022-68). L'ultima importante acquisizione in tema di archivi a testate digitali internazionali è stata quella del "Frankfurter Allgemeine Zeitung", di cui abbiamo dato notizia a maggio di quest'anno (MW 2023-72b).
Le acquisizioni digitali degli ultimi 20 anni hanno potenziato ulteriormente una collezione cartacea di giornali già tra le più importanti in Italia, facendo dell'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare un punto di riferimento per la ricerca storica e di attualità nelle fonti giornalistiche.
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5. Progetti di digitalizzazione e prospettive future
Per rendere le collezioni dei giornali dell'Emeroteca sempre più fruibili, e anche per garantire la conservazione delle versioni cartacee, per loro stessa natura molto fragili, soprattutto nei periodi storici in cui la carta era un bene prezioso, l'Emeroteca ha iniziato molto presto a mettere a disposizione formati alternativi di consultazione, iniziando prima con i microfilm (cui si è già accennato) e successivamente avviando una politica di progressiva transizione al digitale, sia a partire dal formato cartaceo che dai microfilm.
Queste politiche di digitalizzazione hanno ampliato enormemente le collezioni fruibili liberamente su Internet, nonché quelle accessibili solo in sede per motivi di copyright.
Oltre alla già citata banca dati Quid, frutto della digitalizzazione di un certo numero di quotidiani corrente acquisiti dalla biblioteca e disponibile dalle postazioni pubbliche in sede, proponiamo qui di seguito una breve carrellata dei numerosi progetti di digitalizzazione completati e in corso, i cui contenuti in molti casi sono già consultabili online.
Uno dei primi progetti di digitalizzazione ha prodotto l'archivio dei Giornali Storici in Digitale (GiSID), che comprendecirca 60 riviste pubblicate in Italia fra il XVIII e il XIX secolo e di notevole interesse storico, tra cui molte risalenti all'epoca risorgimentale - come "Il 22 Marzo", uscita in concomitanza con le "Cinque giornate di Milano", o "La Costituente italiana", fondata a Firenze da Gustavo Modena e Atto Vannucci - e, ancor prima, al periodo illuministico e romantico, quali "Il Caffè" di Pietro Verri, "Il Giornale de' patrioti d'Italia", "Il Democratico imparziale", "Il Termometro politico della Lombardia", fino al "Conciliatore" di Silvio Pellico e Giovanni Berchet. Un'ampia sezione è poi rappresentata dai giornali umoristici e satirici dell'Ottocento, tra i quali si segnalano "L'Arlecchino", "Il Don Pirlone", la prima serie del "Lampione" fondato da Carlo Collodi e "La Caricatura". L'archivio, prima consultabile solo dalle postazioni interne (MW 2014-23), dal 2016 è stato messo a disposizione anche sul sito internet (MW 2016-36).
Negli ultimissimi anni i progetti relativi alla digitalizzazione della collezione dei giornali storici dell'Emeroteca sono diventati più ambiziosi e la biblioteca si è posta due obiettivi: procedere gradualmente alla digitalizzazione integrale di tutte le testate per le quali il posseduto della Biblioteca del Senato si sviluppi tra il XVIII sec. e la fine della seconda guerra mondiale (e dunque per le quali sono scaduti i termini del copyright) e aumentare la visibilità e l'accessibilità di questo materiale attraverso un portale di rilievo internazionale com'è Internet Archive (MW 2021-64b). Sono dunque già stati conclusi o in via di conclusione, anche utilizzando alcuni service esterni, due importanti progetti di digitalizzazione (MW 2021-64c e MW 2023-72c) che entro la fine del 2023 porteranno a un centinaio i giornali e periodici storici digitalizzati e nel frattempo l'intero contenuto dell'archivio GiSID e una serie di aggiornamenti successivi sono stati riversati nella pagina di Internet Archive della Biblioteca del Senato (MW 2022-69b), che proprio in queste settimane ha visto attuarsi una profonda ristrutturazione delle sue collezioni (vedi articoli in questo stesso numero di "MinervaWeb"), che ospitano anche monografie in un'apposita sezione.
In virtù di queste operazioni l'archivio GiSID pur ancora consultabile può essere considerato una banca dati ormai chiusa, mentre tutti i contenuti digitali già presenti e quelli prodotti d'ora in poi saranno consultabili su Internet Archive, con possibilità di ricerca - anche full text - molto più ampie.
I seriali storici digitalizzati in alcuni casi hanno suscitato l'interesse anche di altre istituzioni, già impegnate sul fronte della digitalizzazione e in prima linea per la costruzione di portali digitali, come ad esempio la Biblioteca nazionale francese, che per integrare la sua banca dati Presse locale ancienne ha attinto anche alle nostre collezioni digitalizzate (MW 2023-71).
Un altro filone delle iniziative di digitalizzazione dell'Emeroteca riguarda gli archivi di giornali e periodici di interesse storico-politico. La prima iniziativa in questo senso ha riguardato la rivista "L'Astrolabio", fondata da Ernesto Rossi e diretta da Ferruccio Parri, che fu pubblicata dal 1963 al 1984 e ospitò scritti di esponenti di primissimo piano della cultura, dell'economia, della politica. Tutte le annate della rivista possono ora essere liberamente consultate. L'archivio integrale della rivista è stato pubblicato online nel 2016 (MW 2016-33c) e consente l'accesso ai testi attraverso molteplici chiavi di ricerca secondo gli standard più innovativi.
Il progetto di digitalizzazione sicuramente più ambizioso tra quelli messi in campo dalla Biblioteca del Senato è quello di pubblicazione integrale dell'archivio dell'"Avanti!" dal 1896 al 1993, inizialmente avviato grazie a un accordo sottoscritto con l'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini di Torino, che ha condotto un'importante attività di digitalizzazione in merito. Una prima versione dell'archivio digitalizzato è stato pubblicato online nell'estate del 2017 (MW 2017-40b), ma nel tempo la banca dati si è arricchita di nuovi contenuti grazie alla collaborazione di numerose istituzioni, tra cui la direzione della rivista "Critica sociale" che ha anche concesso la liberatoria alla pubblicazione online (MW 2017-41; MW 2019-49b; MW 2020-57b; MW 2021-64d). La banca dati offre diverse opzioni di consultazione e ricerca: è possibile sia accedere ai singoli fascicoli digitalizzati, elencati per anno, per mese e per numero di fascicoli, sia utilizzare la maschera di ricerca attraverso l'inserimento di parole chiave o frasi e date di inizio e fine di periodi cronologicamente determinati. I risultati della ricerca possono essere ulteriormente raffinati mediante l'utilizzo di filtri che consentono l'individuazione - per anno e/o per numero di fascicolo - delle occorrenze immesse nella maschera di ricerca. Negli anni, man mano che alla banca dati venivano aggiunti ulteriori contenuti, ci si è resi conto che si creava per la Biblioteca del Senato l'occasione imperdibile per studiare la complessa storia editoriale della rivista, che ha avuto molteplici vicende e diramazioni, e che ha richiesto nel tempo vari interventi di riorganizzazione della struttura della banca dati per dare conto di tutte le varianti di edizioni di questa testata così articolata (MW 2020-58). Si prepara per il prossimo anno una nuova importante fase di caricamento di contenuti che renderà la banca dati una fonte sempre più capace di rispecchiare la storia editoriale del giornale.
Nel 2020 un nuovo importante progetto di digitalizzazione si è aggiunto a quelli fin qui descritto e ha riguardato la rivista "Mondoperaio" (già "Mondo Operaio") (MW 2020-55c), rivista fondata da Pietro Nenni e che uscì per la prima volta il 4 dicembre 1948. L'archivio integrale della rivista, digitalizzato a partire dalle collezioni della Biblioteca del Senato e completato per i pochi fascicoli mancanti dalle istituzioni partner, è stato reso disponibile online nella primavera del 2021 (MW 2021-62): la realizzazione del progetto è stata resa possibile dalla disponibilità della rivista e del suo direttore di allora, Luigi Covatta, che - in quanto detentore legale dei diritti - ha concesso la liberatoria per la pubblicazione online e ha messo inoltre a disposizione i fascicoli pubblicati dal 2009 fino all'anno precedente a quello in corso. Subito dopo la pubblicazione online e la presentazione pubblica dell'iniziativa (MW 2021-66b) la Biblioteca del Senato ha avviato un ulteriore progetto volto a garantire l'indicizzazione completa degli articoli pubblicati nella rivista, e attualmente consultabili dalla sezione "Ricerca Articoli" della banca dati (MW 2021-66c).
In questi ultimi anni l'Emeroteca ha rivolto lo sguardo anche al proprio posseduto di giornali e periodici in formato microfilm, e grazie alla firma di una convenzione con la Biblioteca nazionale centrale di Roma è attualmente in corso la digitalizzazione integrale di questi contenuti - prevalentemente relativi agli ultimi 30, salvo le disponibilità per alcune testate anche degli archivi) - che l'Emeroteca sta progressivamente archiviando nei propri server in attesa di poterli mettere a disposizione dalle postazioni presenti in sede.
A questo proposito, cogliamo l'occasione per anticipare che la Biblioteca del Senato sta lavorando a un proprio portale unitario dei contenuti digitalizzati, nel quale dovrebbero confluire tutte le digitalizzazioni già realizzate e a disposizione degli utenti in sede e online, quelle non ancora pubblicate e quelle future. Questo strumento consentirà sia una ricerca verticale all'interno delle singole risorse, sia una ricerca orizzontale e dunque trasversale, che permetterà di ripercorrere le tracce di temi, persone, eventi in documentazione di tipo diverso e di diversa provenienza. È però ancora presto per i dettagli. Su questo progetto e sui suoi sviluppi non mancheremo di dare notizia nel prossimo futuro.
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6. Riferimenti e approfondimenti bibliografici
Per maggiori dettagli rinviamo alle pagine web della biblioteca, in particolare alla sezione Emeroteca e a "MinervaWeb", specialmente alle rubriche "Pubblicazioni periodiche" e - dalla nuova serie - "Emeroteca" consultabili attraverso il comodo Indice generale per rubrica.
Per l'elenco completo delle pubblicazioni realizzate dall'Emeroteca rinviamo alla relativa sezione nella pagina dei Volumi curati dalla Biblioteca.
Riportiamo nel file allegato i riferimenti bibliografici dei soli contributi che abbiamo richiamato in questo articolo, in ordine cronologico, sciogliendone le sigle utilizzate per brevità all'interno del testo.
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Gli articoli precedenti: - L'evoluzione dei servizi dall'apertura al pubblico al post-pandemia, 2023, n. 71 (n.s.) |
Dal sito della biblioteca |