Nella mattina del 22 maggio scorso si è svolta un'iniziativa di formazione a distanza, promossa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ed estesa dalla Biblioteca del Senato agli utenti istituzionali, nell'ambito della costante attività di dialogo con l'istituzione che i servizi bibliotecari interpretano anche in modo proattivo. Oggetto dell'incontro online è stata la recente interfaccia di una delle più interessanti e durature risorse internet gratuite per la documentazione nel settore del diritto italiano: la banca dati DoGi - Dottrina Giuridica. Abstract di articoli giuridici italiani, curata dall'Istituto di informatica giuridica e sistemi giudiziari (IGSG) appunto del CNR.

Già dal 1970 l'Istituto per la documentazione giuridica del CNR (questa la denominazione di allora) aveva avviato un'attività di ricerca e spoglio nelle riviste specializzate, realizzando schede con riferimenti bibliografici, abstract e/o sommari di articoli (tra cui contributi dottrinali, note a sentenza, rassegne, commenti a legislazione, relazioni a convegni, recensioni critiche) pubblicati in Italia in riviste giuridiche. Nel corso della lunga storia di DoGi le testate considerate sono state oltre 780; circa 280 sono quelle attualmente spogliate, con un incremento annuo di circa 13.000 unità documentarie, organizzate in aggiornamenti bimestrali numerati. L'obiettivo è di indicizzare tutte le riviste classificate di fascia A nell'area delle scienze giuridiche dall'Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca); la selezione delle aree d'interesse tiene comunque conto di un ampio spettro di utenti, esteso anche a professionisti e cittadini. Le schede - complessivamente oltre mezzo milione di record - contengono la descrizione formale dei documenti indicizzati (solo in qualche caso, se in open access o per specifici accordi, il testo completo), elementi di descrizione semantica sia in linguaggio naturale che controllato (parole chiave e classificazione per materia), riferimenti alle fonti normative e giurisprudenziali citate, incluse alcune fonti straniere.

Questa grande mole di dati, già da tempo messa a disposizione in un archivio elettronico consultabile in internet - segnalato dal Polo bibliotecario parlamentare tra le risorse elettroniche sulla piattaforma Re@lWeb e oggetto in passato di articoli in "MinervaWeb" - richiedeva ora di essere gestita diversamente, per stare al passo coi tempi sia sul versante redazionale e degli strumenti di spoglio, sia sul fronte del trattamento dei dati e della loro resa in una struttura di ricerca più dinamica e versatile.

Venendo appunto alle opzioni di ricerca, segnaliamo le principali novità rispetto alla versione precedente. La banca dati si presenta oggi ramificata in due sezioni. Nella sezione "Ricerca articoli", l'utente ha a disposizione una maschera di ricerca semplice, con varie opzioni di filtro, e un prospetto degli ultimi articoli inseriti nell'archivio elettronico; la sezione "Esplora la banca dati" è ulteriormente articolata per consentire la navigazione per risorse: Riviste, Autori e curatori, Fonti del diritto, Classificazione, Parole chiave.

All'interno di ciascuna sezione è possibile effettuare ricerche con stringa testuale o utilizzare le opzioni di navigazione preimpostate. Queste ultime variano in funzione del tipo di pagina in cui ci si trova: nella pagina contenente la scheda di una rivista saranno forniti link utili alla sua localizzazione nel catalogo dei periodici ACNP (Archivio collettivo nazionale dei periodici), in quella di un autore appariranno i collegamenti a strumenti per identificarlo, come VIAF (Virtual International Authority File) e ORCID (Open Researcher and Contributor ID), o filtri per classe che consentano di capire come sono distribuiti i suoi contributi tra le aree del diritto; dal record del singolo contributo comparirà l'eventuale accesso alla versione online; la modalità di ricerca per fonti del diritto propone link a risorse per la ricerca normativa (ad es. Normattiva) anche internazionali, come Eur-Lex, che dà accesso al diritto dell'Unione europea, o European Justice, il portale europeo che gestisce l'identificatore univoco ECLI (European Case Law Identifier); è possibile navigare anche tra le voci di classificazione, disposte alfabeticamente per quanto riguarda le classi principali, ma organizzate gerarchicamente nelle ramificazioni interne di ciascun lemma.

Dal punto di vista delle operazioni che è possibile fare sui documenti ottenuti dalla ricerca, il pulsante "Carrello articoli" consente salvataggio ed esportazione in diversi formati dei documenti, che possono essere combinati con altri risultati dell'interrogazione tramite operatori logici graficamente espressi. Infine (ma le novità potrebbero aumentare prossimamente: il lavoro di aggiornamento della risorsa è ancora aperto a nuovi sviluppi) è disponibile una guida all'utilizzo della risorsa che spiega, tra l'altro, come costruire una stringa di ricerca efficace con l'uso di virgole, parentesi, caratteri jolly e operatori booleani.

Al webinar, condotto da un piccolo gruppo di ricercatori, tecnologi e tecnici del CNR attivamente coinvolti nella realizzazione di DoGi, hanno partecipato oltre venti persone: un buon risultato, anche considerando che in vari casi chi ha seguito l'incontro era referente di gruppi di lavoro più ampi all'interno del Senato, in grado quindi di condividere con i colleghi le competenze acquisite, così contribuendo sia al raggiungimento dello scopo stesso della banca dati - la diffusione dell'informazione giuridica - sia alle finalità istituzionali dei servizi a supporto della documentazione parlamentare.

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