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Minerva Web
Rivista online della Biblioteca "Giovanni Spadolini"
A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
n. 68 (Nuova Serie), maggio 2022

Scaffale digitale

Progetto "Il pollo ruspante. Il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia (1950-1973)" (PRIN 2020-2023): il ruolo della Biblioteca del Senato

Spesso le ricerche che si svolgono in biblioteca diventano pubblicazioni e risorse che fanno progredire gli studi, la circolazione e il riuso della conoscenza. È questo il caso del progetto che oggi segnaliamo, elaborato in quattro università italiane e riconosciuto di "rilevante interesse nazionale" (PRIN), che si può ascrivere alla storia culturale del cinema ma si inserisce anche negli studi sull'industria culturale e in una linea di ricerca storico-economica sui modi di produzione. La Biblioteca del Senato ha contribuito al progetto mettendo a disposizione il proprio materiale (nella specifica circostanza, collezioni di periodici).

Per dare conto di questa e altre occasioni in cui la nostra biblioteca è stata terreno di scavo di documentazione, che ha poi avuto una circolazione pubblica, abbiamo allestito nella sezione "Pubblicazioni e testi" del sito internet istituzionale la pagina "La Biblioteca come fonte", che elenca opere, documentari, programmi televisivi, per la cui realizzazione si è fatto ricorso al materiale da noi custodito, salvo l'impegno degli autori all'assolvimento degli eventuali obblighi connessi al diritto d'autore con i relativi titolari.

Volentieri dunque pubblichiamo una presentazione del progetto "Il pollo ruspante. Il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia (1950-1973)" che abbiamo ricevuto da David Bruni e Mattia Cinquegrani, responsabile scientifico e membro dell'Unità Cagliaritana, per farne conoscere storia e sviluppi; li ringraziamo.

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Finanziato con i fondi MUR-PRIN 2017 (annualità 2019), "Il pollo ruspante. Il cinema e la nuova cultura dei consumi in Italia (1950-1973)" è un progetto di ricerca che vede coinvolte quattro unità locali riconducibili alle Università di Messina (Principal investigator Federico Vitella, membri di unità locale Laura Busetta, Antonia Cava, Giorgio Mario Grasso, Francesco Parisi, Dario Tomasello), Bari (Responsabile scientifico Federico Zecca, membri di unità locale Angela Bianca Saponari, Gabriele Landrini), Cagliari (Responsabile scientifico David Bruni, membro di unità locale Mattia Cinquegrani) e Chieti-Pescara (Responsabile scientifico Fabio Andreazza, membri di unità locale Federico Pagello, Eleonora Sforzi). Obiettivo del progetto è quello di studiare, per la prima volta in modo diffuso, il ruolo che il cinema ha esercitato nell'affermazione della nuova cultura dei consumi in Italia durante quella che Eric Hobsbawm definì «età d'oro del capitalismo». Allo scopo di elaborare un'indagine sistematica, il progetto muove lungo tre traiettorie complementari e necessarie ciascuna per una migliore comprensione dell'altra. In primo luogo, la volontà di analizzare la funzione che il cinema ha pubblicamente rivestito nella ridefinizione dei consumi nell'Italia repubblicana. Quindi, un'indagine volta a porre in evidenza le numerose implicazioni del cinema entro le differenti strategie ideate per la promozione delle diverse tipologie di prodotti. Infine, l'individuazione del ruolo che il cinema ha svolto relativamente alla diffusione dei nuovi beni di consumo, durante l'intero arco temporale preso in considerazione dalla ricerca.

Strutturate in diverse fasi, le attività del progetto si sono concentrate in larga parte sulla raccolta di articoli, recensioni cinematografiche, contenuti pubblicitari e altri materiali a stampa in grado di tematizzare, seppure in forme diverse, il rapporto tra cinema e nuova cultura dei consumi. Questi materiali, derivati da un vasto lavoro di spoglio che ha riguardato una considerevole varietà di periodici (quali riviste cinematografiche, ma anche giovanili e femminili, rotocalchi familiari e politico-culturali), sono confluiti in una banca dati resa accessibile online a quella parte della comunità scientifica che appare maggiormente interessata agli obiettivi della ricerca [ndr inclusi gli utenti iscritti al Polo bibliotecario parlamentare, con accesso esclusivamente dalle postazioni PC in sede].

Durante l'ultimo anno e mezzo la Biblioteca del Senato della Repubblica "Giovanni Spadolini" di Roma ha rivestito un ruolo fondamentale nell'articolazione del progetto. Accedendo ai servizi offerti presso le sue sale e nonostante gli effetti conseguenti alla diffusione della pandemia da Covid-19, è stato possibile provvedere allo spoglio di 11 annualità del rotocalco settimanale "L'Europeo" (quasi 600 numeri della rivista compresi tra il 1950 e il 1960), che hanno permesso di individuare più di 1.500 documenti. Dopo essere stati scansionati digitalmente e a seguito di un duplice processo di metadatazione, che ha consentito di segnalarne tanto le informazioni 'anagrafiche' quanto alcuni dati 'interpretativi', questo vasto insieme di materiali ha contribuito in maniera sostanziale al popolamento della banca dati del progetto, tuttora in corso.

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