A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
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Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni. Sala Atti Parlamentari, 5 novembre 2015
Lo scorso 5 novembre, nella sala degli Atti parlamentari, si è svolta una giornata di studio intitolata "Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni", promossa dal Senato della Repubblica e dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
Il Presidente Grasso ha ricordato l'importanza della scelta di ospitare l'incontro nel palazzo della Minerva, nella sede della Biblioteca del Senato che fortissimamente Spadolini volle aperta a tutta la cittadinanza, perche "solo le persone informate possono esercitare la cittadinanza con consapevolezza".
Gli interventi hanno ricordato le varie fasi della vita di Giovanni Spadolini, coordinati dal Presidente della Fondazione Spadolini, Cosimo Ceccuti. In particolare, "le tre anime" che hanno costituito le vocazioni principali della vita di Spadolini: il giornalista, lo storico, il politico e uomo delle istituzioni.
Gli interventi di Giuliano Amato, Giuseppe Galasso, Stefano Folli e Antonio Paolucci hanno sottolineato le varie fasi della biografia e le esperienze giornalistiche, politiche e culturali della vita di Giovanni Spadolini.
Quelle stesse fasi - insieme a una versatilità singolare - hanno caratterizzato una mostra storico-documentaria che è stata presentata in Senato e che si è svolta presso il Vittoriano e poi si sposterà a Firenze nelle prossime settimane, in occasione dei novant'anni della nascita dello stesso Spadolini.
La mostra è organizzata in varie sezioni, richiamate negli interventi dei relatori, corrispondenti alle svolte fondamentali della vita di Spadolini: "Gli anni della formazione. L'età favolosa 1925-1947", "Storico e giornalista 1948-1972", "Il politico e l'uomo delle istituzioni 1972-1994", "La Fondazione Spadolini Nuova Antologia".
Con l'occasione, nei giorni della mostra, è stata esposta presso la Biblioteca del Senato, la riproduzione della sede della Biblioteca elaborata dall'architetto Franco Borsi (con particolare attenzione, è stato sottolineato da Cosimo Ceccuti, alla finestra in cui si affacciava Benedetto Croce come ministro della pubblica istruzione).
Giuliano Amato ha sottolineato il ruolo e la funzione della rivista la Nuova Antologia: un luogo dove cultura e politica potessero esprimere la vera identità della rivista in linea con il carattere e la personalità del suo direttore. Successivamente la biografia di Spadolini è stata analizzata a fondo, negli interventi di Giuseppe Calasso e Stefano Folli. In particolare, il periodo del post-fascismo e il ruolo di storico e di giornalista. L'esordio al Messaggero di Mario Missiroli, e poi la collaborazione con il Mondo di Pannunzio. L'insegnamento di Storia contemporanea fino agli anni della direzione di quotidiani nazionali: Il Resto del Carlino (dal 1955 al 1968), il Corriere della sera (dal 1968 al 1972). Dal 1972 emerge la terza anima, quella del politico e dell'uomo delle istituzioni, come ricordato da Antonio Paolucci, con particolare attenzione al ruolo di fondatore del Ministero dei beni culturali. Segretario di partito e uomo di governo, come è noto Spadolini fu il primo Presidente del Consiglio laico nella storia della Repubblica. Diventò poi Ministro della difesa, per finire a fare la seconda carica dello Stato e il garante dei lavori parlamentari, in qualità di Presidente del Senato dal 1987 al 1994, gestendo il delicatissimo momento di passaggio dalla "prima" alla "seconda" Repubblica.