A cura del Settore orientamento e informazioni bibliografiche
Emeroteca
Progetti in corso: digitalizzate dieci nuove testate del Sette-Ottocento
Negli ultimi anni la Biblioteca del Senato - anche in quanto responsabile dell'Emeroteca del Polo bibliotecario parlamentare - ha investito risorse crescenti in attività di digitalizzazione finalizzate alla pubblicazione online delle proprie collezioni di periodici e giornali, con particolare attenzione alle testate più antiche non più coperte da copyright e dunque utilizzabili liberamente da parte degli studiosi.
Il primo dei progetti di questo tipo era stato, diversi anni fa, GiSID (Giornali Storici In Digitale), una banca dati che comprende circa settanta riviste pubblicate in Italia fra il XVIII e il XIX secolo, tra cui "Il 22 Marzo", "La Costituente italiana", "Il Caffè" di Pietro Verri,"Il Giornale de' patrioti d'Italia", "Il Democratico imparziale", fino al "Conciliatore" di Silvio Pellico e Giovanni Berchet. In questa selezione una parte significativa è occupata dai giornali umoristici e satirici dell'Ottocento, tra i quali si segnalano "L'Arlecchino, giornale comico politico di tutti i colori", "Il Don Pirlone", la prima serie del "Lampione" fondato da Carlo Collodi e "La Caricatura" (si veda anche l'articolo pubblicato nel n. 36 n.s., dicembre 2016, di "MinervaWeb").
A GiSID sono seguiti progetti ancora più ambiziosi che hanno richiesto nella maggior parte dei casi contributi esterni e collaborazioni con altre istituzioni per poter essere realizzati, nonché - in taluni casi - la disponibilità dei detentori dei diritti per la pubblicazione online. Parliamo della banca dati contenente la collezione completa della rivista "L'Astrolabio" (si veda l'articolo di "MinervaWeb", n. 33 n.s., giugno 2016), della banca dati dell'"Avanti!" - i cui aggiornamenti continuano e continueranno a lungo nel tentativo di fornire una rappresentazione il più possibile completa di una testata ricchissima di storia (si veda l'articolo nel n. 57 n.s. di "MinervaWeb", giugno 2020) - e in tempi recenti della pubblicazione dell'archivio della rivista "Mondoperaio" (cfr. articolo nel n. 62 ns, aprile 2021).
Parallelamente, grazie a una Convenzione in essere con la Biblioteca nazionale centrale di Roma, si sta procedendo alla digitalizzazione delle testate possedute su microfilm con l'obiettivo di rendere anche queste disponibili in formato digitale al pubblico degli studiosi.
Proprio grazie a questa collaborazione con la Biblioteca nazionale, abbiamo ora a disposizione diversi contenuti digitali integrativi rispetto al posseduto delle testate storiche contenute nella banca dati GiSID. La prospettiva di un ampliamento di questa banca dati - reso già possibile da questi contenuti aggiuntivi - ci ha spinti a valutare la possibilità di avviare un progetto specifico di digitalizzazione per ulteriori testate giornalistiche del Settecento e Ottocento tra quelle possedute dalla Biblioteca del Senato.
All'inizio del 2021 è stato così affidato un incarico a una società esterna per la digitalizzazione e la metadatazione delle seguenti dieci testate: "L'aletoscopio", "L'araldo", "Il censore", "L'armonia", "La bandiera del popolo", "Il cattolico", "Correspondance de Rome", "Corriere milanese", "La domenica letteraria", "La domenica del fracassa". L'insieme di queste testate riguarda gli anni dal 1794 al 1886, per un totale di oltre 25.000 pagine.
Come già era stato fatto per la digitalizzazione della rivista "Mondoperaio", le specifiche per la digitalizzazione hanno previsto sia una scansione di alta qualità in formato TIFF (a fini di conservazione), sia scansioni a qualità inferiori (in formato JPG), nonché la produzione di file PDF ricercabili per i singoli fascicoli di ciascuna testata. I fascicoli sono stati metadatati secondo gli standard in uso presso la nostra Biblioteca e basati su Dublin Core, in modo da essere pronti per una - speriamo rapida - messa online.
Intanto a oggi possiamo dare notizia ai nostri lettori e agli utenti della biblioteca che il lavoro di digitalizzazione di queste dieci testate è terminato e dunque i file digitali sono già a nostra disposizione su supporto fisico. In attesa di individuare la soluzione migliore per la loro messa online, che ne consentirà la fruizione a tutti gli utenti della rete, i giornali sono già consultabili in formato digitale presso la biblioteca su richiesta degli studiosi che ne abbiano necessità per le loro ricerche.